Six Fold Enticed «Six Fold Enticed» [2004]
Six Fold Enticed
Titolo:
Six Fold Enticed
Nazione:
Italia
Formazione:
Fabio - voce
Frank - chitarre
Gabba - basso
Albert - batteria
Genere:
Durata:
32' 27"
Formato:
2004
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sembra proprio averci preso gusto l’Italia a tenere il passo con la scena metal core americana ed ogni giorno che passa assistiamo alla nascita di sempre più gruppi ispirati a questa corrente, considerata da più parti come la linfa vitale del movimento metal mondiale. E come un pugno dritto alle mascelle arriva in redazione il combo corrispondente al nome di Six Fold Enticed, giovane band pistoiese attiva soltanto da un paio d’anni, che lo scorso Novembre ha dato alle stampe questo omonimo cd d’esordio.
Della mezz’ora e poco più contenuta, ci bastano i primi secondi di “Dissident” per comprendere fino in fondo l’attitudine del four-piece toscano, fortemente devoto alle violente sonorità hard-core, condite da quel pizzico di modernismo in più che non guasta mai. E pezzi come la già citata “Dissident”, la cadenzata “Fanatic” e la martellante “Hate Me” dimostrano in pieno questa vocazione dei nostri per le sonorità estreme dal groove devastante. Ma sebbene ad un primo ascolto la sensazione sia quella di un effetto stordente, tipo “cazzotto alle gengive” tanto per intenderci, alla lunga nel lavoro dei quattro ragazzi toscani emergono diverse lacune, specie in fatto di song-writing. Prima fra tutte l’eccessiva monoliticità del cantato in growl, del tutto privo di una qualsiasi variazione per l’intero running-time del disco ed estremamente monocorde nella sua esecuzione. In secondo luogo, la scontatezza e la ripetitività di alcuni riff, che nonostante si distinguano per una buona graniticità e compattezza (eccezion fatta per alcuni episodi melodici su “Confession”), risultano fin troppo frequenti tra una traccia e l’altra, portando come logica conseguenza ad un calo qualitativo dell’intero operato. Un rovescio della medaglia compensato però dalla coerenza dimostrata dall’act di Pistoia, che sfugge da sperimentalismi inutili e dai vari ritornelli melodici che piacciono tanto alle metal-core bands odierne, preferendo puntare maggiormente su un sound diretto e privo di fronzoli e badare perciò più alla concretezza che alla sostanza. In particolare, si segnala la buona prova offerta dalla sezione ritmica di Gabba e Albert, su cui si erge il muro sonoro delle chitarre di Frank.
Occorre smussare ancora qualche angolo per giungere ad una definitiva quadratura del cerchio. Osare di più certamente non guasterebbe e qualche lieve ritocco in corso d’opera potrebbe portare in casa dei Six Fold Enticed dei risultati egregi. Staremo a vedere. Aspettiamo il secondo disco...
Track by Track
- Intro 55
- Dissident 70
- B.S.W. 65
- Fanatic 60
- Fury 55
- Hate Me 60
- Confession 65
- No Hope 55
- Leavin' 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 50
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
60Recensione di Cynicalsphere pubblicata il --. Articolo letto 833 volte.
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