Infliction «The Silencer» [2005]
Infliction
Titolo:
The Silencer
Nazione:
Italia
Formazione:
Bjorn - voce
Gianluca - chitarra
Ricky - chitarra
Claudio - basso
Chris Z. - batteria
Jan - tastiere
Genere:
Durata:
45' 0"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I milanesi Infliction si sono formati nell'ormai lontano 1995 e, dopo due demo e il primo full-length "The faint smell of suicide" uscito nel 2002, giungono ora alla pubblicazione di questo secondo full dal titolo "The Silencer" sotto l'ala protettrice della nostrana Cruz del Sur Music. Sinceramente non so dirvi se ci sia stato un miglioramento o meno rispetto al sopra citato primo album, che purtroppo non ho avuto l'occasione di ascoltare; ma comunque il qui presente "The Silencer" si è rivelato senza dubbio un buon disco di thrash metal con influenze death per quanto riguarda le parti vocali, genere che va tanto di moda di questi tempi. Parlando proprio delle vocals, è notevole la prova di Bjorn (dei Night in Gales) al microfono, ottima l'alternanza di linee vocali growl e pulite. I riff dal canto loro sono di buona fattura e i pezzi si rivelano freschi e piuttosto dinamici, senza cali di tono evidenti, aiutati in questo da una buona registrazione e dal mixaggio che ogni tanto mette in evidenza le tastiere (che comunque non sono mai la base portante dei pezzi, come è giusto che sia in questo genere!). La preparazione tecnica dei singoli è buona e i nostri si alternano tra pezzi propriamente thrash (sentire l'attacco di "Sleepers" per credere), e momenti dal vago sapore gothic - se così si può dire - come in "Nocturnal". Tra l'altro nel CD è presente anche un video girato dal vivo del primo pezzo "Eyeseeblack".
In conclusione, con questo "The Silencer" si sente che abbiamo a che fare con un prodotto piuttosto professionale, ben suonato e ben arrangiato, con dei pezzi davvero interessanti al suo interno, e che nulla ha da invidiare a nomi stranieri ben più famosi e "creditati" degli Infliction. Ora il problema maggiore penso che sia emergere ritagliandosi in qualche modo una nicchia all'interno di un genere in cui escono cento dischi al mese e che negli ultimi tempi si trova ad essere saturo fino alla nausea. In bocca al lupo quindi agli Infliction e agli appassionati di thrash-death (o come lo volete chiamare) consiglio di contattarli perché meritano e di non sentirsi sempre e solo i The Haunted e compagnia thrasheggiante scandinava.
Track by Track
- Eyeseeblack 80
- Redhouse 75
- Poisonradio 75
- Nocturnal 80
- Sleepers 70
- Welcome 70
- Paperlife 75
- Thirtyseven 80
- Breathe 70
- Closer 70
- The voice 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Heresy pubblicata il --. Articolo letto 1494 volte.
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