Iter Charontis «De Desolatione» [2005]

Iter Charontis «De Desolatione» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Heresy »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1553

 

Band:
Iter Charontis
[MetalWave] Invia una email a Iter Charontis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Iter Charontis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Iter Charontis

 

Titolo:
De Desolatione

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Zergo - voce
Francesco - chitarra
Luigi - basso
Angelo - batteria

 

Genere:

 

Durata:
42' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Iter Charontis sono un gruppo calabrese e fanno black metal vecchio stile, influenzato da Ulver, Darkthrone, MayheM, Burzum e altri nomi storici del genere, cantato però in italiano. Il CD mi è arrivato così, nudo e crudo, senza che i nostri si degnassero di allegare una bio o altro, il che mi costringe ad andare a vedermi il sito dove apprendo che gli Iter Charontis si sono formati nel 2002 e arrivano ora, dopo la pubblicazione di un demo e alcuni cambi di formazione, a dare vita a questo "De desolatione". Sei tracce di raw black metal i cui temi lirici principali sono appunto desolazione e abbandono. La registrazione, anche se effettuata con mezzi propri, è appena superiore alla media dei dischi underground che escono in questo genere (che è veramente molto bassa), e perlomeno consente di distinguere i vari strumenti. Principalmente ho apprezzato gli stacchi di chitarra acustica dal vago sapore ambient, la scelta di inserire il flauto in alcuni pezzi ad affiancare gli strumenti "tradizionali" e il fatto che i testi siano scritti in italiano (testi che a me personalmente non sono piaciuti, ma siccome mi sembrano molto personali non mi sento di criticarli). Per il resto la grossa pecca di questo demo è che i pezzi sono molto lunghi e prolissi e vengono a noia (soprattutto nelle parti più propriamente black), dato che non è che trabocchino di chissà quali idee e comunque la loro struttura è semplice e minimale. La conclusiva "Gli occhi della foresta" ad esempio arriva a durare addirittura dieci minuti e sono davvero tanti ma tanti. La voce poi è troppo monocorde per tutta la durata del CD, vabbe' che in questo genere la varietà delle linee vocali non è esattamente la prerogativa fondamentale, ma fino a un certo punto...
In definitiva gli Iter Charontis riescono in qualche modo a strappare la sufficienza, per gli aspetti positivi che notavo di sopra; consiglio questo demo agli appassionati del genere, gli altri possono tranquillamente passare oltre.

Track by Track
  1. Elogio funebre 65
  2. Mormurat terra 60
  3. In perpetuum mori 65
  4. Intermezzo 60
  5. Lux adversa 65
  6. Gli occhi della foresta 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Heresy pubblicata il --. Articolo letto 1553 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.