Dirty Rain «Departure of Days» [2005]

Dirty Rain «Departure Of Days» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Painkiller »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
822

 

Band:
Dirty Rain
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Titolo:
Departure of Days

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Mondelli :: vocals, guitars and piano
Marco Ciuffreda :: bass and programming
Giuseppe Ciuffreda :: synth and programming

 

Genere:

 

Durata:
29' 55"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A solo un anno di distanza dal loro debutto musicale, “Luna e Ombre”, i Dirty Rain ritornano protagonisti con questo nuovo demo dal titolo “Departure Of Days”. Conviene subito avvertire che il nuovo lavoro della band segna una rottura con il pur breve passato, infatti se “Luna e Ombre” era stato dominato da un gothic metal malinconico farcito da alcune sfuriate nel black metal, “Departure Of Days” segna un passaggio a sonorità più melodiche (conservando comunque atmosfere malinconiche) vicine anche se non sempre coincidenti ai lavori dei Placebo.
Mi sento di appoggiare questo cambio stilistico, sopratutto perché tramite questa evoluzione i Dirty Rain sembrano esprimersi in modo più consono alle loro capacità; questo è vero sopratutto per quanto riguarda la voce, sembra inconfutabile infatti che il vocalist Federico Mondelli si sia trovato a proprio agio più in questo contesto,che non nelle atmosfere meno commerciali del precedente demo, fermo restando che in qualche frangente i difetti d’intonazione salgono al pettine, (basti sentire “Glass Morning”).
Un altro aspetto che è sicuramente migliorato rispetto a “Luna e Ombre” è la produzione e la conseguente resa acustica del Cd, che esalta ancora di più i tanti progressi fatti dal gruppo in questo anno che separa i due lavori.
Entrando nel dettaglio, il Cd è composto da sette tracce tra cui spiccano “Love Carrier”, sicuramente la più vicina alle proposte dei Placebo e l’opening track “Far Away”, brano che contiene il riffing più interessante e incisivo del disco. Discorso a parte bisogna fare per “Prophecy” e “...And Winter Comes Again”, due canzoni che sfociano nell’elettro dark che seppur non dispiacciono sembrano troppo lontane dalla proposta generale contenuta in “Departure Of Days”.
In definitiva, la nuova fatica dei Dirty Rain va promossa sicuramente, pur con l’avvertenza che sarebbe un peccato rovinare le ottime composizione della band per qualche difetto di intonazione e qualche peccatuccio d’esperienza, diventa necessario quindi migliorare le prestazione canore di Federico e rendere la struttura dei futuri lavori un pò più omogenea, conservando allo stesso tempo freschezza e vitalità. Ma visti gli enormi progressi fatti nell’anno trascorso dalla band non si può che ben sperare.

Track by Track
  1. Far Away 70
  2. Love Carrier 70
  3. Prophecy 60
  4. Glass Mourning 50
  5. Suite 60
  6. Leaving Yesterday 65
  7. ...And Winter Comes Again 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

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