Fronte Popolare per la Musica Libera «Liberalarte 2» [2005]

Fronte Popolare Per La Musica Libera «Liberalarte 2» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ernando »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1104

 

Band:
Fronte Popolare per la Musica Libera
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Titolo:
Liberalarte 2

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
vari

 

Genere:

 

Durata:
1h 6' 47"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si parla di una compilation nata dalla sinergia tra Fronte Popolare per la Musica Libera e Linux Club Italia, in cui gli artisti si sono uniti, mettendo da parte egoismi e invidie, per un traguardo comune. Grafici, fonici, contabili, DJ delle radio ecc. sono gli stessi musicisti che si sono reinventati per far sì che questo progetto vedesse la luce. Essa è nata, quindi, con grandi propositi e anche noi di Metal Wave abbiamo appoggiato l’iniziativa sposandone il mood. La musica che viene proposta non è del tutto in sintonia con quanto si può trovare sulle pagine della nostra webzine perché, pur essendo variegata, non presenta estremizzazioni sonore, caratteristica principale del nostro benamato genere. Rock, musica d’autore, alternative e quant’altro condiscono il CD, presentando tracce piacevoli; naturalmente, il mio giudizio è quello di un ascoltatore per metà profano al cospetto di quanto inciso nella raccolta. Il platter è aperto dai Silversei dove sembra che i Luna Pop più “estremi” incontrano il rock alternativo; subito dopo i The End con Catwoman con una discreta canzone rock blues vicina agli Aerosmith e agli AC/DC di Bon Scott ma con un cantato alla Ozzy. Con Giovanni Santese, invece, si ha il primo incontro con la classica canzone d’autore italiana e la sua composizione fatta ad hoc per l’occasione, mentre con gli Almega ci troviamo davanti ad un connubio, già rodato, tra la musica rock alternativa e le linee vocali melodiche tipiche del pop-rock italiano dell’ultima decade. Anche con kuTso la musica non cambia molto, se non per un’influenza marcata dei Placebo, ma cambia radicalmente con Gianluca Bernardo, uno degli ideatori del progetto, che riprende sommariamente il discorso di Santese, anche se con risultati inferiori. Franco Fosca, col suo rock funkeggiante, allieta le orecchie fino a quando non dà spazio al ritornello, parte più debole della canzone. C’è ancora rock con i Morning Rain, che fanno il verso agli inglesi Kula Shaker; al contrario, Roberto Billi propone un bel brano che poteva essere stato scritto da un De André ispirato. I Presi per Caso fanno il verso ai più noti Neri per Caso, ma senza avere le stesse presunzioni vocali ma usando la musica come veicolo di denuncia. Con i Razmataz si assiste ad uno dei capitoli più illuminati del lotto con il suo incedere folkeggiante, molto vicino ad alcune cose di Capossela; e ancora i Fleurs du Mal, gruppo che non ha bisogno di presentazioni e che possiede un proprio marco di fabbrica ben distinto e molto gradevole. Altra canzone piacevole è quella dei Rein, anche se non ha il suo punto di forza nell’originalità, in cui la musica italiana d’autore si sposa con il folk; con i Pane si cambia registro e si ha davanti una composizione catartica davvero bella e che merita un apprezzamento particolare grazie alla sua teatralità e le sue orchestrazioni. Nuovamente sonorità rock, anche molto vicine a quanto recensito su queste pagine interattive, con i Lush rimbaud, per un brano tirato e potenzialmente apprezzabile dal popolo più giovane e adrenalinico; con i Sensasciou si lasciano le sonorità rock per un jazz-funky alla Herbie Hancock di Head Hunters, il tutto arricchito da sonorità calde e mediterranee con cantato misto italiano-genovese. Infine, a chiudere questo pout-pourry di generi e voci e strumenti ci pensano i Dispari in Mano con il loro sound che presenta una vena rock unita al De Gregori di “Canzoni d’Amore”. Per concludere, non posso fare altro che consigliare questa compilation a chi ha vedute musicali più ampie ed esortare i gruppi italiani facenti parte il circus metal ad emulare un progetto simile, ispirato da un’ideologia di fratellanza e parità.

Track by Track
  1. Silversei - Comete 63
  2. The End - Cat Woman 66
  3. Giovanni Santese - Fate bene Fratelli 63
  4. Almega - Forse son Pazzo 65
  5. kuTso - 3 Anni 63
  6. Gianluca Bernardo - I Prati di San Paolo 60
  7. Franco Fosca - Cane Morto 62
  8. Morning Rain - Rock On 65
  9. Roberto Billi - Notte d'Inverno 66
  10. Presi per Caso - Cristo Gospel 61
  11. Razmataz - Serial Killer 70
  12. Fleurs du Mal - Red Bird 69
  13. Rein - Summer Rain 60
  14. Pane - Abu Graib 70
  15. Lush rimbaud - The Tuna Song 62
  16. Sensasciou - Sperlenghejua 72
  17. Dispari in Mano - Capocotta 62
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 73
  • Originalità: 68
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
67

 

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