Fulmini Scarlattj «Absolum» [2005]

Fulmini Scarlattj «Absolum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BurdeN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
940

 

Band:
Fulmini Scarlattj
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Titolo:
Absolum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:

 

Durata:
39'

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Fulmini Scarlattj sono una rock band romana molto grezza che ne ha passate di tutti i colori, cambio di monicker, progetti paralleli, abbandoni da parte dei componenti… insomma le tipiche controversie che le giovani bands in genere sono costrette a subire.
Ma ora sono tornati di nuovo con questo nuovo disco intitolato “Absolum”, un concentrato di energico e ruvido hard rock anni 90 con qualche influenza punk, soprattutto nell’approccio vocale, molto istintivo e sguaiato (pure troppo in certi casi a dirla tutta) che ben si sposa con il contesto musicale.
Prima di passare all’analisi approfondita direi sia il caso di togliersi subito il dente avvelenato, la produzione, che qui è quasi ridotta allo zero, sarà il budget bassino messo a disposizione dall’etichetta discografica, sarà tutto quello che volete ma per come la vedo io con un po’ più di pazienza si poteva fare molto meglio, i suoni non graffiano, non hanno spesso, sono piatti insomma, e lo dico con dispiacere perché i pezzi ne sarebbero usciti sicuramente potenziati nell’impatto e nella resa sonora in generale, ma questo è bene chiarirlo non è che vada poi a influire tanto sull’aspetto centrale, la qualità delle canzoni.
Le strutture dei brani si muovono fra rock e hard rock, anche se spesso fa capolino qualche influenza blues, soprattutto a livello ritmico che arricchisce un po’ il tutto, senza per questo essere cosi invadente, la velocità non è mai elevata, ci si attesta spesso su tempi medi abbastanza trascinanti, anche se il meglio forse esce nei momenti solisti del chitarrista, ahime però penalizzato come detto prima da una produzione insufficiente, tutto ciò lo potrete trovare in brani come l’opener “Pippo”, “Sinistre Emozioni”, “Gli Umili” e cosi via discorrendo.
Una nota d’attenzione va spesa anche per i testi, a volte deliranti, a volte più concreti, ma sempre legati da una sorta di ironia che cela poi alla fine un critica diretta e senza fronzoli.
Che dire, siamo su una sufficienza meritata, ma la strada da fare è ancora molta, si cade in spesso in soluzioni già sentite e risentite, “Ciao”, “Cosa Sei Cosi”, canzoni che anche se risentite molte volte non portano da nessuna parte.
Nella bio vengono citati i The Doors (??) e anche i più congeniali Guns ‘n Roses, bene, il grezzo è presente, l’energia pure, un pizzico in più di fantasia e dinamismo non guasterebbe affatto.
Da rivedere dal vivo.

Track by Track
  1. Pippo 65
  2. Siniste Emozioni 65
  3. Gli Umili 65
  4. Ciao 55
  5. Cosa Sei Cosi 59
  6. Ciccio 60
  7. Costo 62
  8. Ilaria 60
  9. Tratta 60
  10. Blues (cover) s.v.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

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