The Void «Remember» [2005]

The Void «Remember» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
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1961

 

Band:
The Void
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Titolo:
Remember

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sanathis :: tastiera
Demon :: chitarra e voce
Dimash :: batteria
Barniak :: basso

 

Genere:

 

Durata:
30' 2"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I genovesi The Void, gruppo attivo già da sette anni, escono con il loro secondo promo cd intitolato “Remember”; la band in questione suona un genere molto difficile da identificare e da etichettare dal momento che unisce suoni tipicamente gothic ad altri più squisitamente doom in un mix che risulta particolarmente piacevole eccezion fatta per alcune pecche.
Fin dalle prime note si può ben arguire in che direzione musicale si muovano i The Void; in “Remind me I have to die” infatti le atmosfere tristi ed estremamente cupe vengono maggiormente accentuate da una voce che sembra quasi lamentarsi e “piangere” rendendo il tutto quasi claustrofobico lasciando all’ascoltatore ben poche vie di scampo. Purtroppo però quando la voce di Demon (che nome originale! N.d.R.) si alza di tonalità e di volume lascia parecchio a desiderare risultando spesso stonata e fuori luogo.
Con “Lost in oblivion” la band riesce a creare un sound molto personale aggiungendo momenti black metal che rendono l’atmosfera ancora più piacevole e oscura grazie ad uno scream molto ben cantato e ad un sapiente uso delle tastiere.
Sicuramente il brano più vario e meglio riuscito è “Cadmo” che, sin dall’iniziale passaggio di piano ci trasferisce in un ambiente tanto fantastico quanto decadente, sembra quasi di attraversare una città come Praga in una fredda notte d’inverno; in questo caso la voce di Demon convince quasi sempre adattandosi bene al resto. I riff di chitarra, lenti e al tempo stesso pesanti tolgono il fiato anche grazie ad un ritmo di batteria cadenzato e martellante che calza a pennello con il brano che può essere visto in un certo senso come un’opera fine a se stessa.
Stupisce positivamente la voce del cantante in “Song for the lost sound” in cui, alzando notevolmente la sua tonalità rispetto agli altri brani, ci dà un’indubbia dimostrazione di una capacità di essere veramente convincente quando non vuole strafare. Il tutto è accompagnato da un suono di tastiere semplice ma altrettanto affascinante e da un uso perfetto del doppio pedale che esprime notevole potenza senza essere eccessivamente veloce.
Questo “Remember” è sicuramente la prova che i The Void sono cresciuti notevolmente negli ultimi anni sia come compositori che come musicisti; il lavoro in questione è infatti notevolmente migliore dei suoi predecessori pur non brillando per originalità. L’unico vero problema è la voce, che in alcuni frangenti suona stonata e fuori luogo; problema facilmente risolvibile con una maggiore cura degli effetti e con la consapevolezza da parte di Demon che, quando canta secondo le sue possibilità è davvero un valido cantante, mentre quando tende a fare cose che non appartengono alle sue capacità diventa indubbiamente meno valido.

Track by Track
  1. Remember me I have to die 53
  2. Lost in oblivion 60
  3. Cadmo 80
  4. Song for the lost sound 72
  5. The door of hell 68
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 67
  • Originalità: 64
  • Tecnica: 63
Giudizio Finale
66

 

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