Krys «Black Cat» [2005]
Krys
Titolo:
Black Cat
Nazione:
Italia
Formazione:
Chris - vocals, guitars
Die Die - guitars
Nasty - bass
Ale - drums, backing vocals
Genere:
Durata:
12' 43"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Arriva alla sua terza autoproduzione la formazione romana dei Krys, quartetto attivo dal 2002 dedito ad un rock/hard-rock di stampo classico, che non ha mancato occasione durante gli anni di farsi sentire sia per buona parte della penisola, anche a supporto di act famosi come i Private Line, che all’estero (è di quest’estate un tour in Finlandia, culminato con la presenza al “SummeGlamAttak” Festival). Fin dai primi ascolti di “Black Cat” è chiara la devozione del four-piece capitolino a band che hanno fatto e che continuano a fare la storia del rock ‘n roll, genere che si sa esser duro a morire. Hanoi Rocks, Hellacopters o Pink Lizard sono solo alcuni dei riferimenti al tipo di sound improntato da questi ragazzi, che il mestiere del rocker lo hanno imparato bene. Forse anche troppo mi permetto di dire, dato che i quattro pezzi a disposizione, seppur estremamente diretti e indirizzati su un sano rock senza fronzoli, risultano a volte un po’ troppo scarni e privi di quel mordente in più che caratterizza l’aggressività del rock ‘n roll. Certo, non è sempre così. E di fatto la title-track, nonché il brano d’apertura, ci mostra i Krys nel loro lato più rabbioso e coinvolgente: struttura del brano semplice ed istantanea all’ascolto, riff di chitarra taglienti quanto bastano e ritornelli che rimangono impressi di colpo, come vuole ogni rock ‘n roll song che si rispetti. Ma il susseguirsi di questi dodici minuti scarsi non ripete quanto di buono offerto in apertura e sotto questo aspetto si potrebbe rimanere con l’amaro in bocca. Per un altro verso invece, se proviamo ad analizzare “Black Cat” da un diverso punto di vista, scopriamo che “Rock ‘n Roll Fever”, “In My Dreams” e “Baby Paradise” altro non sono che il lato più melodico del piece laziale, in cui predominano ballad, pezzi cadenzati e scanzonati ritornelli dal sapore quasi country, non privi però della loro matrice rock d’origine. Occorre quindi un approccio diversificato per ogni brano offerto dai Krys e non è assolutamente un difetto. Bensì sottolinea le varie sfaccettature di una band ancora in fase di crescita, ma con buone idee alla base. E’ necessario comunque lavorare di più sotto l’aspetto della produzione, la vera nota dolente di “Black Cat”, ma con i dovuti accorgimenti anche questo problema sarà superato. Attendiamo perciò i quattro rockers capitolini al varo della loro nuova uscita, invitando comunque a dare un ascolto al loro demo. A presto!
Track by Track
- Black Cat 75
- Rock'n Roll Fever 65
- In My Dreams 60
- Baby Paradise 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 55
- Tecnica: 60
Giudizio Finale
62Recensione di Cynicalsphere pubblicata il --. Articolo letto 1190 volte.
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