Face of Fear «Face of Fear» [2005]
Face of Fear
Titolo:
Face of Fear
Nazione:
Italia
Formazione:
Luciano "Googhy" Robibaro :: basso
Paolo "Doctor" Bianchi :: chitarra
Cristian Robibaro :: batteria
Mauro Guarnacci :: voce
Genere:
Durata:
23' 54"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Face of Fear, gruppo proveniente dalla provincia di Latina dalla biografia inesistente, ci propone l’omonimo demo cd, un lavoro di sei tracce dall’aspetto alquanto controverso. È infatti parecchio difficoltoso relegare il sound della band sotto una ben precisa etichetta stilistica visto che essi prendono spunto da differenti generi metal.
“Black chrysalis” è un brano di death metal molto particolare costituito da veloci passaggi di batteria ed una voce che riesce a passare senza alcun imbarazzo da un growl di tonalità molto bassa (alla Six Feet Under per intenderci N.d.R.) ad uno scream quasi urlato che rende il tutto ancora più “marcio” e decisamente valido.
La titletrack “Face of fear” ci sposta verso una sorta di sperimentazione abbastanza originale; dopo un momento strumentale che lascia il tempo che trova, si parte con suoni di chitarra molto strani che si avvicinano notevolmente ad un lamento vero e proprio accompagnato da un sound di batteria cadenzato che rende l’ambiente cupo all’inverosimile. La voce nel brano in questione è relegata esclusivamente a suoni gutturali o a voci disperate che riescono, con la loro intonazione, a creare una sorta di apprensione e disagio nell’ascoltatore.
“My defeat” e “No fun” sono sicuramente i brani del cd che destano maggior interesse; potenza e una giusta dose di melodia si intrecciano in un’esplosione di suoni che ricordano da un lato l’hard core, per poi passare ad un death metal iper-veloce con alcune sonorità che riportano alla mente i Death di “Leprosy”. Il vocalist riesce a dare il meglio di sé nelle parti in growl, mentre non riesce a convincere del tutto quando si cimenta in un cantato pulito risultando abbastanza banale e, a tratti stonato.
Con “Resurrection” la somiglianza dei suoni di chitarra con quelli dei Death è impressionante suonando alle orecchie in maniera stridula ma al tempo stesso affascinate; i repentini cambi di tempo rendono il brano ancora più interessante evitando così di cadere in banalità eccessive.
Questo demo dei Face of Fear è quindi un lavoro di difficile assimilazione dal momento che presenta momenti decisamente discordanti tra di loro; alcuni sono infatti decisamente validi sotto tutti gli aspetti e denotano una buona capacità da parte della band sia dal punto di vista tecnico che esecutivo; di contro altri frangenti risultano deludenti sia per quel che concerne la struttura del brano che per la sua esecuzione che potrebbe sembrare approssimativa e poco studiata. La voce non rende per nulla bene nelle parti pulite causando così una caduta di ritmo notevole.
Track by Track
- Face of Fear 75
- Black Chrysalis 70
- No Fun 78
- Resurrection 63
- My Defeat 77
- The Wizard 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 68
- Qualità Artwork: 59
- Originalità: 77
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di FallenAngel pubblicata il --. Articolo letto 864 volte.
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