Livello Zero «Hidden Stars» [2005]
Livello Zero
Titolo:
Hidden Stars
Nazione:
Italia
Formazione:
Luke :: Voce
Maurone :: Chitarra
Taba :: Basso
Fax :: Batteria
Genere:
Durata:
47' 10"
Formato:
2005
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sono passati quasi dieci anni da quando i Livello Zero hanno prepotentemente fatto ingresso nella scena rock italiana, aiutati anche dal successo che gruppi come i Linea 77 riscuotevano in quegli anni e dal buon risultato ottenuto dal singolo “Eumenidi” tratto dal loro penultimo lavoro “Ciò Che è (Stato)” datato 2002. I tempi quindi si sono fatti maturi per l’uscita del nuovo capitolo in casa Livello Zero, realizzato dall’attivissima Ammonia Records e distribuito da Edel.
Il disco, intitolato “Hidden Stars”, poggia le sue solide basi sul sound che è ormai diventato il trademark tipico della band emiliana: riff potenti e aggressivi di matrice metal, crossover e hardcore. Forse la novità che salta più all’occhio è una prospettiva maggiormente legata al metalcore dei Biohazard rispetto al passato e la scelta di includere alcune tracce cantate in italiano.
L’album mostra sin dall’inizio le qualità del quartetto di Ravenna, con la potentissima “Struggle”, ma sopratutto con la successiva “Fenice” e con il primo singolo estratto da “Hidden Stars”, “Miseri Sbagli”, due tracce quest’ultime che rendono evidente il rapporto tra melodia e aggressività che caratterizzerà tutto il lavoro.
Non deludono nemmeno le successive “Too Silent”, maggiormente legata al new metal e “CowBoy Song”, brano invece più vicino al metalcore e che forse rappresenta il pezzo più indovinato di tutto il disco.
Purtroppo dopo la band si perde un pò o meglio non riesce a confermare l’altissimo livello raggiunto con i primi cinque brani di “Hidden Stars”, infatti pezzi come “Demone A” o “Memento” pur restando composizioni gradevoli e oneste non riescono a bissare il risultato delle precedenti tracce.
Per fortuna i Livello Zero si riprendono alla grande in chiusura dell’album con “Lybra” e con la ballad “Bewitched” che riporta in mente gli Staind, ma con un tocco personale che rende il pezzo un pò acerbo ma sicuramente interessante.
Insomma i Livello Zero riescono anche con “Hidden Stars” a confermare le qualità gia mostrate in passato grazie ad una buona attività compositiva e a delle strutture sonore semplici ma efficaci, a me comunque resta la convinzione che la band renda di più quando si dedica a pezzi più aggressivi come “Cowboy Song” piuttosto che nei brani più contaminati della loro ultima produzione.
“Hidden Stars”, pur con i limiti sopra descritti, resta comunque un album onesto e intraprendente, il cui ascolto è consigliato sopratutto ma non solo ai fans di Linea 77 e simili, proposto da una band fresca e in ottima salute a cui serve una piccola ed ulteriore crescita per evitare i cali di tensione avvertiti nel presente lavoro e per confermarsi come una delle band più in forma dell’intera scena nazionale.
Track by Track
- Struggle 70
- Fenice 80
- Miseri Sbagli 80
- Too Silent 75
- Cowboy Song 85
- Demone A 60
- Memento 60
- Lybra 80
- Nemo 70
- Fuoco Dentro 65
- Dama 60
- Bewitched 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
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