Silver Dirt «Sonic Boom» [2006]
Silver Dirt
Titolo:
Sonic Boom
Nazione:
Svizzera
Formazione:
Silver Gregg - drums / vocals
Silver Steff - lead vocals
Dirty Lyo - guitar / vocals
Dirty Seb - bass / vocals
Genere:
Durata:
53' 10"
Formato:
2006
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
A dimostrazione del fatto che la scena hard rock non è mai veramente morta ma continua tuttora a contare un'infinità di estimatori nell'underground, ogni mese veniamo sommersi di demo e album che portano avanti il discorso con alterno successo ma indubbio amore, fuori da ogni logica di mercato. Questi Silver Dirt, svizzeri, sanno il fatto loro, e spostano le lancette ancora più indietro del solito, addirittura prendendo come punto di riferimento i Led Zeppelin (di cui sono stati peraltro la cover band, ma tra le influenze ho sentito qualcosa anche dei primi Kiss), quindi le sonorità sono questa volta molto vintage e settantiane, e questa ricerca emerge soprattutto dal suono di chitarra, sporco ed overdriven proprio come quello del maestro Page. La produzione è buona e perfettamente in linea con lo stile che i nostri ci propongono, tanto che non avrebbe sfigurato se quest'album fosse uscito all'epoca; la prestazione di tutti i membri è assolutamente all'altezza e per una volta il cantante spicca per l'intonazione e lo stile, pesantemente influenzato da Robert Plant ma di indubbia bravura esecutiva. Un'altra nota di merito va per il basso, suono e giri perfettamente settantiani, che spiccano per l'estro e la precisione. Passando all'analisi delle canzoni ho invece notato purtroppo poche idee interessanti, poche soluzioni veramente degne di nota che unite al fatto che l'album è piuttosto lungo (53 minuti per 13 canzoni) fanno sopraggiungere la noia in fretta e la fanno permanere per tutta la durata del disco. L'hard rock è un genere che dovrebbe basarsi sulle grandi melodie, e invece qui ad esempio la voce preferisce buttarsi su vocalizzi e cori quasi di matrice punk piuttosto che cercare di coinvolgere con armonizzazioni, e questa scelta infligge un pesante ostacolo alla godibilità finale, così come i riff sono raramente degni di nota, o particolarmente interessanti a livello di armonie (sì è solo rock and roll, ma allora gli Aerosmith che genere fanno?). E anche questo, per una band hard rock, è fondamentale. I pezzi abbastanza interessanti in ogni caso cercando ci sono, come ad esempio la divertente “About Rock n'Roll”, nel cui testo vengono citati i pezzi classici delle più famose band rock, o l'iniziale “Go! She Said”, che è quella un po' più movimentata del disco; infine possiamo citare tra i pezzi degni di nota “Room 666” in cui sono chiare anche le influenze Ramones a livello di composizione (altro pezzo da citare è "Wasted Dream" il cui ritornello è esattamente identico al ponte di "The Wicker Man" degli Iron Maiden, guardacaso infatti è uno dei migliori del disco!). Concludo questa recensione sperando in un seguito a questo Sonic Boom più ispirato e originale, e allo stesso tempo più breve e conciso; a presto!
Track by Track
- Go! She Said 70
- Sonic Boom 68
- City Prowler 60
- About Rock' N' Roll 72
- The Last Time 70
- Last Exit - Voodoo Land 70
- Mean Machine 65
- Angel With Silver Wings 65
- Room 666 67
- She's Got to Be 60
- Wasted Dream 67
- Zero Gravity 70
- Freedom Haven 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 72
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di AtoragoN pubblicata il --. Articolo letto 1648 volte.
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