GF93 «The Bloody Bastard Remixes» [2006]

Gf93 «The Bloody Bastard Remixes» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Darth Ghisus »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
GF93

Titolo:
The Bloody Bastard Remixes

Nazione:
Italia

Formazione:
Carlo :: Voce
Alvaro :: Batteria
Mario :: Chitarra
David :: Basso

Genere:

Durata:
57' 42"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I GF93 non hanno certo bisogno di presentazioni, essendo una delle realtà più attive ed apprezzate del panorama underground italiano. In attesa del prossimo lavoro, la band fa uscire un album di remix di brani contenuti nei due album di maggior successo: "Convulse All-Star" e "OSR". Un album fortemente voluto, che ha avuto una lunga gestazione (un anno e mezzo) e che vede la collaborazione "dei più bastardi remixers dell'underground" come cita la presentazione del disco.
La prima cosa da sottolineare è che non ci troviamo davanti al solito album di remix stile b-sides, ma si tratta di un lavoro complesso e con una propria anima. Più che una collezione di bonus tracks, si tratta quindi di una vera e propria rivisitazione musicale dei suddetti dischi, in stile "Fixed", "Further Downward The Spiral" o "Things Falling Apart" dei Nine Inch Nails.
Chi ha lavorato a questo progetto ha letteralmente smembrato pezzo per pezzo, sample per sample la musica dei GF93 e l'ha ricomposta secondo la propria visione personale. Tutto ciò lasciando inalterato il "Lato Oscuro" che da sempre accompagna Carlo & soci. Anzi... Nella maggior parte delle tracce, questo "Lato Oscuro" risulta amplificato a dismisura creando atmosfere a dir poco disturbanti.
Se gradite viaggiare con la mente in luoghi remoti ed improbabili consiglio l'ascolto con un paio di buone cuffie in un ambiente in penombra o addirittura buio. Il risultato è assicurato!! Lasciatevi trasportare ed abbandonatevi all'ascolto delle quattordici tracce a partire dalla sulfurea e claustrofobica "Demonology", per poi passare alla liquida "Eight Years", perdersi nei ritmi elettrici di "Bring Further Signification", prendere un po' fiato con la digitale "Heartbeat" per poi gettarsi nella frenetica ed epilettica "Enter The Cult" (la mia preferita... Sentire Carlo urlare "Enter the cult… This is the answer" ossessivamente e con una voce magistralmente filtrata è da brividi...). Molto belle anche la delirante "Earthagram", l'ipnotica "25 Times Fire Devastates" e la conclusiva OSR (veramente molto particolare).
Che dire... Complimenti agli esecutori del lavoro e complimenti alla band per il coraggio dimostrato. Eh, sì... Questo è un album coraggiso per due motivi principali: non è di facile ascolto (ci vuole un po' di tempo) ed è completamente fuori dagli schemi per una band come i GF. Ma proprio per questo secondo me è un bel lavoro. Altra nota positiva è la produzione. "The Bloody Bastard Remixes" suona parecchio bene!!
In conclusione... Chi non ama le sonorità sintetiche, elettroniche o simili, non credo potrà apprezzare il disco e per quanto riguarda gli amanti dei power trippin' di stampo più "metallico" credo preferiscano stordirsi con i Meshuggah. Un avviso ai fan della band: se vi aspettate delle versioni simili ai pezzi originali, magari con un po' di suoni cambiati ed una batteria elettronica vi sbagliate di grosso. Io ho faticato parecchio a riconoscere i pezzi senza leggerne il titolo!! Questa è un'ottima occasione di vedere la musica dei GF da un altro punto di vista! Enter the cult!!