Retrista «Demo 2006» [2006]

Retrista «Demo 2006» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Erebo »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
816

 

Band:
Retrista
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Titolo:
Demo 2006

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mirko B. :: voce
Daniele F. :: chitarra
Valter S. :: basso
Piga :: batteria
Andrea M. :: piano e synth

 

Genere:

 

Durata:
27' 58"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ciao, la recensione di oggi riguarda un rock cantato in lingua madre con influenze e sonorità derivate dal metal, dall’indie e darkwave che creano melodie molto particolari affini al romanticismo. Anche i testi sono un susseguirsi di parole struggenti e poetiche che guardano al romanticismo e al decadentismo letterario. I ragazzi cominciano la loro avventura nel 2003 in tre con l’arrivo del bassista cominciano a esibirsi in una serie di live e partecipano a molti contest dove riscuotono un discreto successo. Nel 2005 la formazione sostituisce il batterista, ma sembra che le canzoni da loro composte si riferiscano al periodo passato con il vecchio batterista.
Il sito della band, per quanto funzionale e pieno di spunti su cui riflettere (alcune citazioni fanno da sfondo alle pagine), rimane alquanto scialbo e povero di informazioni.
Quattro song formano il demo, tutte orecchiabili e piacevoli da ascoltare, ma alla fine del disco non rimane che qualche piccolo motivo in testa che subito si dissolve.
“Cielo Sporco”, la prima, è improntata su un sonorità alternative che ricorda molto i Marlene Kuntz, ma questo in tutte le canzone, forse per la voce che gli rassomiglia.
“Il Silenzio non Esiste” segue e sembra cominciare a mostrare un po’ di grinta con un del riff in chiave metal, che finisce un po’ bruscamente e torna alle sonorità di prima, un assolo un po’ bruttino in questa canzone fa perdere quel po’ di mordente che aveva acquistato all’inizio, cmq la migliore, a mio avviso, del lotto.
Poi si trova “Nuvole di Miele” nella quale il cantante sembra proprio stonato, qualche inserto elettronico da un po’ di originalità alla canzone che però sembra non decollare mai.
Infine c’è “Piccola Gloria”, che non fa altro che confermare lo stile della band senza eccellere.
Insomma di strada i ragazzi ne devono fare ancora per raggiungere maturità compositiva e tecnica. I suoni della chitarra non convincono, buona la sezione ritmica, precisa ma non grandiosa.
Le tastiere e i synth sono ben comandati da Andrea, mentre la voce di Mirko proprio non va.
C’è ancora da studiare e provare, ma continuiamo a sperare per il futuro.

Track by Track
  1. Cielo Sporco 55
  2. Il Silenzio non Esiste 62
  3. Nuvola di Miele 50
  4. Piccola Gloria 52
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 52
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 48
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
54

 

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