Rain Paint «Disillusion of Purity» [2006]
Rain Paint
Titolo:
Disillusion of Purity
Nazione:
Finlandia
Formazione:
Aleksi Ahokas – Guitar, Bass, Vocal
Sami Koikkalainen – Guitar
Tim Toivanen - Drums
Genere:
Durata:
49' 55"
Formato:
2006
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Direttamente dalla terra dei mille laghi arrivano con il loro secondo full-lenght i Rain Paint, ex Prophet, e ci propongono un genere che tanti altri gruppi provenienti da quelle lande offrono, cioè una mistura di rock/metal a metà strada tra il gothic ed il dark; ed è soprattutto quest’ultimo genere ad influenzare i nostri e in special modo il sound che ha reso seminali i The Cure. Non a caso, a metà track-list troviamo la cover di Disintagration, magistralmente eseguita dal power trio. L’album esordisce con un riff vicino ai Sentenced del secondo periodo e la voce pulita viene alternata a quella growl, anche se musicalmente non si sconfina mai in generi più estremi, e restando sempre fermi su un mid-tempos, che poi sarà il leit-motiv del lavoro. Infatti, stesso discorso anche per “Give Back my Heart”, pezzo dal coro ruffiano che potrebbe costituire un potenziale singolo di successo; altra traccia dalla melodia adulatrice è “Heart will Stop” che non impiegherà molto tempo per fissarsi nella mente dell’ascoltatore. Con la seguente “Thru the Mire” i toni ed i ritmi diventano più cupi e lenti, con vaghi riferimenti ai My Dying Bride, ma che non risultano mai opprimenti nonostante la velocità d’esecuzione sia più lenta delle precedenti canzoni; dopo la cover dei Cure si ritorna alla musica dei Rain Paint con “Purity”, in cui si possono apprezzare cori in falsetto e controcori in growl ed istantanee digressioni in puro stile black metal. Con “Final Peace” e “Inside me” si ritorna ad un sound più dinamico e vicino ai Sentenced, a qualcosa dei vecchi Katatonia e agli HIM, con particolare riferimento all’ottavo capitolo. Il pezzo di chiusura è Disillusion, una Outro strumentale, costituita da atmosfere eteree, un incedere armonioso e, talvolta, epico. Concludendo, forse l’album avrebbe potuto avere una fortuna commerciale maggiore se avesse avuto i suoi natali qualche anno fa, quando si ebbe il boom del genere; verità è che gli HIM di oggi farebbero carte false per raggiungere il songwriting dei Rain Paint.
Track by Track
- Year for Two 69
- Give Back my Heart 70
- Heart Will Stop 69
- Thru the Mire 64
- Disintagration 68
- Purity 63
- Final Peace 66
- Inside Me 70
- Disillusion (Outro) 73
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 86
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 61
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Ernando pubblicata il --. Articolo letto 946 volte.
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