Mirror of Deception «The Estuary» [2018]

Mirror Of Deception «The Estuary» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.04.2019

 

Visualizzazioni:
894

 

Band:
Mirror of Deception
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Titolo:
The Estuary

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Jochen Fopp :: Guitars
Michael Siffermann :: Guitars, Vocals (lead)
Hans Schwager :: Bass, Vocals
Rainer Pflanz :: Drums, Vocals

 

Genere:
Doom Metal

 

Durata:
44' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.11.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Si sente che i Tedeschi Mirror of Deception sono veterani del genere e che sono al quinto album con questo “The Estuary”, per via della proposta musical, cioè un Doom Metal molto old school e degno di questo nome, che poco o nulla ha a che vedere con le sonorità odierne, e si sente anche che hanno avuto successo e consensi durante la loro carriera, per via di un’estrema consapevolezza delle proprie capacità facilmente ascoltabile dalle canzoni contenute in questi quasi tre quarti d’ora di musica.
La musica dei MoD è infatti relativamente semplice: i riffs sono costruiti da accordi perlopiù normali e una batteria abbastanza minimale e statica, e tutto viene tenuto su dalle tele tessute dalla chitarra solista e dalle linee melodiche della voce, anch’essa declamatoria e non molto dinamica. Tutto qui. Eppure il risultato ha un esito costante e inamovibile, che ti fa inquadrare bene il sound all’inizio, e che successivamente si rivela granitico e molto potente, da cui non ci si schioda più, e le cui variazioni stilistiche comunque non sfuggono mai dalla formula compositiva, neanche quando si va un po’ più sul decadente come “Magnets”, o sulla austera sobrietà di “Divine” o sulla potenza struggente delle migliori di tutte “To dust” e “Immortal”, la prima delle quali più estroversa, e la seconda più introspettiva ma che sa esplodere potente verso la fine.
Questo è “The Estuary” dei Mirror of Deception: un disco che con pochi mezzi riesce a fare tanto, e che con pochi semplici accordi e arrangiamenti riesce a portarti lontano con la mente per la sua durata. Non male in un ambiente dove ormai le emozioni musicali sembrano soppiantate da pedali, suoni di chitarra improbabili e quant’altro. Se il Doom Metal è il vostro genere e non avete mai dimenticato i numi tutelari di questo genere, “The Estuary” è un disco molto consigliato all’acquisto.

Track by Track
  1. Splinters 75
  2. Orphans 75
  3. At my shore 75
  4. Magnets 80
  5. To drown a king 75
  6. To dust 80
  7. Divine 75
  8. Immortal 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Snarl pubblicata il 01.04.2019. Articolo letto 894 volte.

 

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