Mirror of Deception «The Estuary» [2018]
Mirror of Deception
Titolo:
The Estuary
Nazione:
Germania
Formazione:
Jochen Fopp :: Guitars
Michael Siffermann :: Guitars, Vocals (lead)
Hans Schwager :: Bass, Vocals
Rainer Pflanz :: Drums, Vocals
Genere:
Doom Metal
Durata:
44' 57"
Formato:
CD
09.11.2018
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Si sente che i Tedeschi Mirror of Deception sono veterani del genere e che sono al quinto album con questo “The Estuary”, per via della proposta musical, cioè un Doom Metal molto old school e degno di questo nome, che poco o nulla ha a che vedere con le sonorità odierne, e si sente anche che hanno avuto successo e consensi durante la loro carriera, per via di un’estrema consapevolezza delle proprie capacità facilmente ascoltabile dalle canzoni contenute in questi quasi tre quarti d’ora di musica.
La musica dei MoD è infatti relativamente semplice: i riffs sono costruiti da accordi perlopiù normali e una batteria abbastanza minimale e statica, e tutto viene tenuto su dalle tele tessute dalla chitarra solista e dalle linee melodiche della voce, anch’essa declamatoria e non molto dinamica. Tutto qui. Eppure il risultato ha un esito costante e inamovibile, che ti fa inquadrare bene il sound all’inizio, e che successivamente si rivela granitico e molto potente, da cui non ci si schioda più, e le cui variazioni stilistiche comunque non sfuggono mai dalla formula compositiva, neanche quando si va un po’ più sul decadente come “Magnets”, o sulla austera sobrietà di “Divine” o sulla potenza struggente delle migliori di tutte “To dust” e “Immortal”, la prima delle quali più estroversa, e la seconda più introspettiva ma che sa esplodere potente verso la fine.
Questo è “The Estuary” dei Mirror of Deception: un disco che con pochi mezzi riesce a fare tanto, e che con pochi semplici accordi e arrangiamenti riesce a portarti lontano con la mente per la sua durata. Non male in un ambiente dove ormai le emozioni musicali sembrano soppiantate da pedali, suoni di chitarra improbabili e quant’altro. Se il Doom Metal è il vostro genere e non avete mai dimenticato i numi tutelari di questo genere, “The Estuary” è un disco molto consigliato all’acquisto.
Track by Track
- Splinters 75
- Orphans 75
- At my shore 75
- Magnets 80
- To drown a king 75
- To dust 80
- Divine 75
- Immortal 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
78Recensione di Snarl pubblicata il 01.04.2019. Articolo letto 894 volte.
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