Ground Control «Insanity» [2006]

Ground Control «Insanity» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
AtoragoN »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Ground Control

Titolo:
Insanity

Nazione:
Italia

Formazione:
Alessio Garavello (Guitars & Vocals)
Fabio Cavallaro (Guitars & Backing Vocals)
Giovanni Raddi (Bass & Backing Vocals)
Fabio Perini (Drums)

Genere:

Durata:
38' 15"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ground control to major Tom... No non c'entra niente David Bowie, ma è stata la prima cosa a cui ho pensato trovandomi a che fare con questa band, che invece ci propone un thrash metal della frangia più melodica e catchy, non troppo diverso da un'altra band nostrana che sta ottenendo un buon successo anche all'estero: le Merendine Atomiche. Innanzitutto sono stato colpito positivamente dalla produzione: sufficientemente professionale e pulita, con la voce molto in primo piano e una batteria ottima; uniche due pecche sono il basso, a mio parere, dato che la scelta di frequenze è ricaduta sulle stesse della chitarra quindi viene completamente coperto, e sul suono in sé delle chitarre, troppio pieno di gain tanto da sgranare e perdere definizione, ma questa più che altro è una questione di gusti. La voce è alta, non male a livello di intonazione ma in più di un'occasione cade in quello che considero un grande difetto che affligge anche tante band di thrash-power americano, cioè il voler cercare a tutti i costi linee altissime e spesso amelodiche magari per paura di risultare scontati, ma scadendo nell'errore opposto: il poco piacevole. In ogni caso tutta la band sfoggia un'esecuzione abbastanza professionale e senza sbavature. Venendo ai pezzi, come accennato all'inizio, ci troviamo alle prese con un thrash di matrice melodica, che unisce diciamo una pesante influenza Megadeth di “Countdown to Extinction” (che adoro), anche come suono di batteria e come scelta di riff, con qualcosa del classic metal americano. A livello di pezzi il disco è vario e ben costruito, e comincia con quella che forse è una delle pochissime intro che meritano davvero di essere ascoltate, un arpeggio veramente spettrale, per poi esplodere in un andirivieni di pezzi che spaziano dalle sfuriate thrash che trovano il massimo della loro pesantezza nel trittico “Truth”, "Vortex Of Violence" e "Free your Soul" (quest'ultima dai richiami speed), a mid tempo ben costruiti, che mostrano come la band si senta più a suo agio su questi ritmi (il che è raro, in genere la maggior parte dei gruppi appena rallenta leggermente il metronomo mette in mostra tutte le sue carenze!), che trovano il loro apice nella bellissima “Oriental Sorrow” (che a dire il vero non è un vero e proprio midtempo), forse il pezzo meglio arrangiato del disco. Non manca neanche la ballata con chitarra pulita, “Alone”, pezzo oppressivo e sulfureo che ha il pregio di non stuccare grazie ad un'interessante intreccio di chitarre. L'album si conclude con una buona cover di “Metal Thrashing Mad” degli Anthrax resa molto bene nello stile della band tanto da sembrare una composizione originale! In conclusione questa band punta in alto, se solo in futuro riuscirà a curare maggiormente le linee vocali e azzeccare qualche melodia giusta in più potremmo trovarci di fronte ad un prodotto di assoluto rilievo. Per il momento... Promossi!