Fuori Uso «Black signs» [2007]

Fuori Uso «Black Signs» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
FallenAngel »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Fuori Uso

Titolo:
Black signs

Nazione:
Italia

Formazione:
Holly :: voce
Lucky Toxic :: basso
Van Toxic :: chitarra
Rig :: batteria

Genere:

Durata:
38' 40"

Formato:

Data di Uscita:
2007

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Fuori Uso nascono nel 1995 dalle ceneri di altre due band e oggi ci propongono il loro primo full-length intitolato “Black signs”. Il cd, che si potrà trovare sugli scaffali dei negozi a partire da febbraio 2007, è un sapiente mix tra hard rock e metal classico, con qualche venatura dark.
Già dai primi brani “Sexy teens (the ecstasy)” e “Danger in the city” si può ben capire come la band in questione si ispiri notevolmente all’ hard rock-glam americano visto i notevoli riferimenti a L.A. Guns e Warrant. Riff di chitarra distorti e ruvidi accompagnano un cantato pulito e molto spesso polifonico per giungere a ritornelli molto orecchiabili e che rimangono in mente già fin da un primo sommario ascolto.
“F.T.W.” è invece maggiormente carico di personalità; il ritmo estremamente cadenzato delle chitarre che ricorda vagamente il southern rock dei Lynyrd Skynyrd lascia spesso spazio a cori avvincenti e da cantare a squarciagola. Gli assoli presenti nel brano sono di tutto rispetto pur non essendo eccessivamente complessi e rendono il tutto maggiormente piacevole.
“Are you allright” è senza dubbio il miglior brano di tutto il cd dal momento che riesce a mischiare in maniera pressoché perfetta un’incredibile energia con una concezione di melodia sempre convincente e mai sdolcinata.
Con “Decadence dream”, invece, si esprime al meglio la vena darkeggiante dei Fuori Uso che riescono ad associare atmosfere cupe e claustrofobiche a momenti squisitamente glam ed allegri.
Passiamo invece all’ heavy metal più puro con “Love desire”, una vera e propria mazzata sonora che lascia interdetto l’ascoltatore grazie alla potenza e all’energia che la band riesce a sprigionare senza mai risultare banali od ovvi.
Questo “Black signs” è quindi un ottimo lavoro carico di personalità e di idee sviluppate in maniera oserei dire quasi perfetta. Ci troviamo di fronte ad un platter che riesce a divertire e ad emozionare al tempo stesso senza mai perdere d’occhio la capacità compositiva o la tecnica d’esecuzione. In attesa di poter vedere i Fuori Uso suonare nella vostra città, godetevi fino in fondo questo bel lavoro.