Recensione

I Furere provengono da Bologna, città in cui nonostante la musica prolifichi, non esiste una consistente scena estrema. I nostri incidono, o sarebbe meglio dire hanno inciso circa sei mesi fa, e più precisamente il 06/06/’06, una demo CD di Death/Thrash, molto vicino più al secondo, dal cantato rigorosamente in italiano. Musicalmente la band esprime concetti già ampiamente pronunciati da miriadi di gruppi, senza, però, sfigurare oltremodo al loro cospetto. Certamente, la produzione non è paragonabile ad una professionale e rende il lavoro un po’ piatto; e ciò è un peccato perché ogni traccia è discretamente strutturata e gli assoli di chitarra compaiono puntualmente in ognuna di loro donandogli una personalità ben definita, col risultato di dilettare l’ascoltatore. I sei capitoli presenti sul dischetto ottico non sono dissimili tra loro e questa caratteristica fa sì che gli ascolti sufficienti per metabolizzare lo stesso debbano essere notevoli. Passando ai testi, un interessante dato è, come in precedenza accennato, l’uso della nostra lingua madre, con una resa sonora dai risultati sensibili; in più, gli stessi testi non trattano tematiche banali, come spesso accade, ma, tra le altre, anche la spersonalizzazione dell’individuo e l’omologazione dello stesso all’interno della società. In sintesi, i Furere hanno bisogno di una produzione professionale e di una limatura delle loro composizioni per poter entrare a far parte del music-business e potersi giocare le proprie carte alla pari con gli altri gruppi: c’è ancora un po’ da lavorare!
P.S. Avrei la curiosità di verificare lo stesso lavoro con un cantato non growl!

News

• Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.

Recensioni

• Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.

Interviste

• Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.

Live Reports

• Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.

Concerti

• Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.