«Metal Valley Open Air»

Data dell'Evento:
10.07.2011

 

Nome dell'Evento:
Metal Valley Open Air

 

Band:
Deicide
Belphegor
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The Amenta
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Antropofagus [MetalWave] Invia una email a Antropofagus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Antropofagus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Antropofagus
Celebrum
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Lucky Bastardz [MetalWave] Invia una email a Lucky Bastardz [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Lucky Bastardz [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Lucky Bastardz
5 Star Grave

 

Luogo dell'Evento:
Area Expò

 

Città:
Rossiglione (GE)

 

Promoter:
Nadir Promotion [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Nadir Promotion

 

Autore:
Theclairvoyant»

 

Visualizzazioni:
3996

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione La seconda edizione del ligure Metal Valley Open Air, che vede come headliner i Deicide, inizia sotto il sole più rovente in quel di Rossiglione. La prima band a salire sullo stage sono i 5 Star Grave, che nonostante l’assenza per lo show del tastierista riescono a dare una buonissima impressione di se stessi con brani potenti come “Death Put A Smile On My Face” e “Death Times Eleven” ed anche sigillando lo show con la cover dei Ramones “Pet Cemetery” rifatta in stile 5 Star Grave.

SETLIST

1. Death Put A Smile On My Face
2. If
3. Dead Girls Don't Say No
4. Death Times Eleven
5. Pet Sematary

A seguire i più conosciuti Lucky Bastardz, che freschi del nuovo album "Bite Me, Dude" hanno calcato i palchi di tutta Italia e stanno concludendo il tour, portando il giro il loro devastante rock 'n roll. La setlist, che vede tratte dall’ultima fatica le prime tre tracce, riesce a conquistare il consenso del pubblico grazie ad un’ottima presenza scenica e ad una scaletta, anche se molto breve appena 20 minuti circa, ma indubbiamente potente.

SETLIST

1. Fire, Beers, Rock ‘n Roll
2. Bite Your Heart
3. Sin City
4. We Won’t Let You Down
5. Devil Cum
6. LBZ

Altra band che finora non fa altro che confermare un ottimo bill sono i Spanking Hour, band parmese con notevoli influenze panteriane che sponsorizza il nuovo album “Revo(so)lution”, eseguendo una perfomance che tiene alto il livello della giornata sino a questo momento.

SETLIST

1. Device
2. Reason For My Enemy
3. Leash
4. Anymore
5. The Pain Becomes My Friend

Dopo il diretto “Getting Nervous”, ecco salire sullo stage i genovesi Nerve nel tour promozionale del nuovo nascito “Hate Parade”. Famosi nel panorama estremo ed orgogliosi di due tour alle spalle tra cui uno in Polonia e molte date estere, già dall’opener, “The Threat”, tratta per l’appunto dal nuovo album, la band riesce a far esaltare l’audience a colpi di un death molto tecnico e brutale eseguendo, a parte la bella “3 Seconds Madness”, tutti brani da “Hate Parade”. Dal responso è stata senza dubbio una buona mossa che ha segnato una delle migliori esibizioni della giornata, sia dal punto di vista tecnico che scenico.

SETLIST

1. The Threat
2. Black Fades
3. My Inferno
4. Shelter
5. Mescaline
6. 3 Second Madness
7. Generation Lost

Con 25 minuti a disposizione e direttamente dalla Grecia arrivano i Celebrum per promuovere il loro debut album del 2009 “Spectral Extravagance”, eseguendo i primi otto brani del full lenght. Caratterizzati da un timbro vocale molto particolare portano in Italia la loro musica diretta e molto tecnica che riesce ad entusiasmare i fan del metallo più estremo.

SETLIST

1. Fragments Of Illusion
2. Pattern Of Fear
3. Epiphysis Thrive
4. Intolerable Ado
5. Scatter Brain
6. Edge Of Parallel Circles
7. Thorns Of Weakness

E’ ora il turno della storica brutal death band genovese Antropofagus, attiva dal 1996 e molto acclamata dal pubblico. Personalmente ho apprezzato il lato tecnico, nel quale ogni membro è una vera bestia da palco, mentre per quanto riguarda il repertorio non mi ha detto niente di significativo. Anch’essi attivi dal 1996, salgono sul palco i Methedras, rinomata band lombarda che presto toccherà la Romania e successivamente il Rock Hard Festival, con Coroner ed Onslaught su tutti, ed il Maximum Festival di Novara, con Sepultura e Sadist tra i tanti. Strutturano la loro mezz’ora di thrash/death incentrandola principalmente sul loro terzo ed ultimo album “Katarsis” e lasciando la chiusura di una più che buona esibizione a pezzi più vecchi.

SETLIST

1. Civil War
2. Flag Of Lie
3. Slave Your Mind
4. On My Knees
5. Davidian (Machine Head Cover)
6. Vermination
7. Subversion

Sale sullo stage un’altra band straniera nel bill del Metal Valley, gli australiani The Amenta, eseguendo un genere misto tra death e black vecchio stampo ed anche piuttosto sperimentale. Sin dall’opener “Void”, in pieno stile Bathory, la band completamente ricoperta di grasso per macchine da prova di saper tenere bene il palco e sfoggia una buona tecnica, rovinata secondo me da troppi intro ai brani che finiscono per dare troppo stacco e ad annoiare.

SETLIST

1. Void
2. Erebus
3. Sekme
4. Junky
5. Nihil
6. Vermin

Perdo purtroppo quasi tutta l’esibizione degli Elvenking per una simpatica ed interessante intervista/chiacchierata con i già visti Nerve. Arrivo però in tempo per assistere alla perfomance degli Hour Of Penance, band brutal death famosa nella scena che estrapola diversi brani dall’ultima fatica discografica “Paradogma”, del 2010. A parte un sound ottimo ed un batterista impressionante per la velocità e la tecnica dimostrata, risulto indifferente al loro set, non comunicandomi nulla di particolare. Cambiamo completamente genere per parlare di una delle due eccezioni fuori genere di questa edizione del Metal Valley: gli Skanners. Band sulle scene dal 1982, il prossimo anno festeggia trent’anni di puro heavy metal italiano, mentre oggi ci degusta con la promozione del nuovo “Factory Of Steel”, una vera bomba sonora per gli amanti dell’ heavy vecchio stampo. Di ritorno da una data in Germania, i “nostri” sfoggiano una setlist carichissima che prende per il collo tutti i presenti facendo cantare, saltare e pogare. Gli estratti del nuovo album si integrano alla perfezione con le vecchie glorie, ascoltando infatti un brano come “Hard And Pure” è difficile accettare che sia stato scritto nel 2011 e non negli ‘80s. Con i due nuovi membri della band Andrea Demasi al basso ed il fenomeno diciassettenne Davide “Pandemonium” Odorizzi, la line up sembra non essere mai cambiata vista la tecnica intoccabile eseguita; il set scorre purtroppo troppo veloce a causa del poco tempo a disposizione, ma la band riesce comunque a sfoderare, con una scaletta incentrata molto sulle ultime uscite, a dare momenti di gloria al metallo classico con particolari complimenti al cantante Claudio Pisoni, la cui voce non sembra essere stata minimamente intaccata dagli anni, e lo dimostrano degli acuti degni di Halford.

SETLIST

1. Welcome To Hell
2. We Rock The Nations
3. Blood In My Eyes
4. Iron Man
5. Factory Of Steel
6. Metal Party
7. Never Give Up
8. Hard And Pure
9. Starlight
10. Soul Finder

A seguire una leggenda ne troviamo un’altra, la seconda eccezione, la Strana Officina. Nome storico dell’heavy metal nostrano i quattro toscani salgono sul palco con la loro scenografia composta da potenza, lacrime ed umiltà.
Oltre ai nuovi brani come “Boogeyman” e “Beat The Hammer” i vecchi classici trovano tutti i presenti d’accordo sulla loro grandezza, purtroppo sottovalutata dalla scena dei cosiddetti “grandi”. Anche il loro set e lo dico con estremo rancore, scorre velocissimo, da “Profumo di Puttana” a “Officina”, esponendo in particolar modo le tracce cantata in lingua italiana come anche la bellissima “Non Sei Normale”. Il momento di maggior picco della giornata è personalmente toccato dalla sempre indimenticabile “Autostrada dei Sogni”, dedicata da Bud con commozione agli scomparsi, ma sempre vicini, Fabio e Roberto Cappanera ed a Marcellino Masi. Cantata da tutti a gran voce credo sia la miglior dimostrazione di come una band oramai leggendaria non abbia perso le proprie radici, ma che anzi ad ogni concerto ne fa crescere delle altre tra le lacrime di questa canzone e la potenza delle altre. In attesa di vederli nuovamente sui nostri palchi e con la speranza di vederli anche fuori, per quanto riguarda me e molte delle persone con cui ho parlato, gli headliner sono stati loro con passione, tecnica eccelsa ed infinità umiltà.

SETLIST

1. Nightflyer
2. Profumo di Puttana
3. Boogeyman
4. Non Sei Normale
5. Beat the Hammer
6. Autostrada dei Sogni
7. Viaggio In Inghilterra
8. Officina

A seguire la storica death/black band austriaca Belphegor, che con il loro face painting e aste dei microfoni con teste di capra ed ossa danno a mio avviso troppo occhio all’aspetto e poco alla sostanza, facendo molto fumo e poco arrosto. Acclamati dall’audience lasciano il palco agli americani Deicide, con i quali si riempie tutto il pit sottopalco. La band è piuttosto in forma e sforna molti classici che creano un notevole pogo costante che accompagna la band alla chiusura con “Sacrifical Suicide”. Capitanati dalla strana figura di Glenn Benton eseguono un set molto diretto e violento che vede “When Satan Rules This World”, “Desecration” e “Death By Dawn” su tutte; in conclusione l’ho trovata una buona perfomance dettata soprattutto da una massacrante setlist.

SETLIST
1. Homage To Satan
2. Dead By Dawn
3. Once Upon The Cross
4. Scars Of The Crucifix
5. When Satan Rules This World
6. Serpents Of The Light
7. Hang In Agony Until Your Dead
8. Convinction
9. Children Of The Underworld
10. Death to Jesus
11. Dead But Dreaming
12. Into The Darkness You Go
13. How Can Call Yourself
14. Kill The Christians
15. Lunatic Of Gods Creation
16. Sacrificial Suicide

Parliamo adesso della location di tutto ciò che ne comporta. Stage immerso nel verde di Rossiglione, in provincia di Genova, birra media a 3 euro e panini a 3 euro e 50; 14 bands a 20 euro, poco più di un euro a gruppo. I suoni erano davvero ottimi e l’ambiente generale fantastico, con i membri di tutte le band che vagavano per le varie bancarelle e tra i fans; una bella immagine quella di Glenn Benton in infradito che rovista in mezzo a delle borsette a forma di bara. Guardando il tutto si può quindi dire di avere assistito ad un festival ottimo sotto tutti i punti di vista, molto economico, con validissimi gruppi; ringraziamo perciò veramente di cuore Trevor dei Sadist, organizzatore di tutto questo per sbattersi così tanto per portare un po’ di vero metallo in Liguria. Con questo speriamo davvero che il Metal Valley diventi un appuntamento fisso dove i Metal Heads liguri potranno finalmente trovare vero metallo per le loro orecchie.

 

Immagini della Serata

 

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