«DIE! DIE! DIE! FUCKIN' FEST 2024»

Data dell'Evento:
21.12.2024

 

Nome dell'Evento:
DIE! DIE! DIE! FUCKIN' FEST 2024

 

Band:
La Menade [MetalWave] Invia una email a La Menade [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di La Menade [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di La Menade
Neurasty [MetalWave] Invia una email a Neurasty [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Neurasty [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Neurasty [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Neurasty [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Neurasty [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Neurasty
MazeBrain
Daylight Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Daylight Silence [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Daylight Silence

 

Luogo dell'Evento:
Traffic Live Club

 

Città:
Roma

 

Autore:
Sabba Maledetto»

 

Visualizzazioni:
74

 

Live Report

È una serata gelida quando mi dirigo al Traffic Club di Roma per partecipare al primo episodio del Die! Die! Die! Fuckin’ Fest, un festival metal dedicato alle band emergenti romane organizzato proprio dal Traffic iniziato nella serata del 21 dicembre il quale sarà ripreso per venerdì 27 dicembre e sabato 28 dicembre come ultima serata.
Fatto il biglietto e presa la prima birra, vado sotto il palco per assistere all’esibizione della band d’apertura del festival, i Daylight Silence che si distinguono per una musica dotata di una tecnica alquanto particolare; chitarre con riff frizzanti e vivaci che si alternano ad assoli squillanti e superbi mentre un’ugola raffinata canta con maestria facendo ascoltare una voce stilisticamente affine fra il prog ed il power metal.
I Daylight Silence salutano il pubblico e lasciano spazio ai Mazebrain, in cui spicca la voce particolare di Sylvia Nardoni che alterna fra una pulita ma dura voce heavy metal con vari growl fra le strofe delle canzoni; ruggiti e ringhi che fanno tremare il pubblico del Traffic, seguiti dai ragazzi di una band che si dimostrano maestri nell’alternare sonorità più lievi ad altre più potenti in concomitanza con le regole ritmiche dei brani.
Il palco viene occupato successivamente dai Neurasty che ci deliziano con un symphonic metal deciso e travolgente dove fra una stupenda miriade di assoli profondi e mistici riesco ovviamente colpito – nonostante l’abbia già visto diverse volte all’opera quando stavo in Calabria – dall’esecuzione batteristica di David Folchitto che tiene anche stavolta un’esibizione eccellente dimenando le sue bacchette sul suo insieme di tamburi a velocità supersonica senza mai perdersi una battuta e facendo tribolare la grancassa con la sua personale abilità col doppio pedale martellato di continuo a 300 km/h.
La serata è quasi giunta al termine, e i Neurasty si fanno da parte per lasciare spazio ai La Menade, gruppo tutto al femminile artefice di un particolare heavy metal cupo ed oscuro a cui fanno da contraltare anche note più aggressive mescolate alle melodie prodotte dalla tastiera giudicato da me come vero fiore all’occhiello del gruppo grazie alla ricca fantasia di suoni che riesce a dare vita nelle canzoni.
Il concerto è ormai finito, i La Menade salutano il pubblico nel pit che li omaggia con una serie di applausi e corna vero l’alto con annessi ringraziamenti allo staff del Traffic per aver organizzato un evento che per tre giorni permetterà al metal di dominare le strade della Capitale, chiudendo il 2024 e aprendo le porte per un 2025 che, ci auguriamo tutti, possa essere ancora più ricco di eventi del genere.

 

Recensione di Sabba Maledetto Articolo letto 74 volte.

 

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