Fuzz Fuzz Machine «The About Box» (2006)

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Autore:
Queen Crimson »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Fuzz Fuzz Machine

Titolo:
The About Box

Nazione:
Italia

Formazione:
Ale Regis - Vocals & Guitars
Mark Cassone - Guitars
Gabri Giovanna - Bass
Jo MacrÃ¬ - Drums

Genere:

Durata:
24' 21"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Lessi per la prima volta dei Fuzz Fuzz Machine nel 2002, quando furono recensiti da Psycho (ah, mi manca Psycho!) che generosamente (e, a parer mio, meritatamente) approvÃ² il loro "Tropical Flying Fruit" tanto da innalzarlo a demo del mese.
La band, per chi non ne avesse mai sentito parlare, ha compiuto numerosi cambiamenti di line-up, dal '97 ad oggi, riscuotendo anno dopo anno onori & clamori, vincendo concorsi, partecipando a svariati eventi, solcando i palchi con coinvolgenti ed apprezzatissime performance live.
L'ultima fatica, "The About Box", viene affidata per il mastering a mr. Danny Giordana, il quale vanta collaborazioni con bands del calibro di Hatebreed e Biohazard, e si presenta al pubblico con una produzione curata e davvero ben riuscita, forte dell'evidente dovizia nella fase di scrittura e composizione del promo.
Curiosi di sapere nello specifico cosa hanno enucleato i FFM? Fate bene.
Heavy rock crossovereggiante, stile abbastanza personale, tanto da rendere la catalogazione del genere alquanto difficoltosa ed approssimativa, pezzi variegati e gradevoli, saporita mistione fra momenti melodici accompagnati da assoli morbidi, curati, dai suoni freschi e sinuosi ("Nothing New Under The Sun"), e fra ritmiche piÃ¹ serrate valorizzate da incalzanti chitarre.
La frenesia di "A Trip In Your Ego" conquista immediatamente tra suoni nervosi ed accattivante alternanza di tracce vocali graffianti ed un pulito fresco che delinea l'orecchiabilissimo ritornello.
Notevole almeno quanto le prime due tracce "Iwazaru", cosÃ¬ saporita negli arrangiamenti, dominata dalla splendida quanto versatile voce di Regis, a completamento del piÃ¹ che degno lavoro dei pionieri dello Spirito Tropical che chiudono questo promo di alto livello con "Hoka Hey", prestando instancabilmente minuziosa attenzione alla scelta dei suoni, alla cura degli assoli e della sessione ritmica generale.
Si riconfermano, i FFM, una delle bands piÃ¹ interessanti della scena italiana, non solo per gli estimatori del genere (come giÃ precedentemente annunciato, di non facile catalogazione), ma anche per tutti coloro che amano semplicemente godere di un lavoro meritevole d'elogio, sotto ogni punto di vista.