Hollow Haze «End Of A Dark Era» (2010)

Hollow Haze ĞEnd Of A Dark Erağ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1893

 

Band:
Hollow Haze
[MetalWave] Invia una email a Hollow Haze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Hollow Haze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Hollow Haze [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Hollow Haze

 

Titolo:
End Of A Dark Era

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Ramon Sonato - Vocals
Nick Savio - Guitar
Camillo Colleluori - Drums
Dave Cestaro - Bass Guitar
Simon Giorgini - Keyboards

 

Genere:

 

Durata:
51' 45"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Formati nel 2003, gli Hallow Haze ci presentano il loro terzo album "End of a dark era", dopo una fortunatissima serie di apprezzamenti di "Hollow Haze” del 2006 e "The Hanged Man” del 2008. Fin dai primi dischi, i ragazzi si sono sempre distinti per lavori di altissimo livello tecnico, espresso in ottimi mix di Heavy metal (in stile abbastanza classico), con molte contaminazioni provenienti dall'Hard Rock e a mio avviso, anche dal mondo del Power.
Con questo ultimo lavoro, i ragazzi si mantengono sempre su livelli di produzione veramente eccellenti: l'indiscutibile caratura tecnica di tutti i musicisti viene ampiamente valorizzata da quello che è un sound fine e ricercato perfettamente ingrado di trasmettere ottima carica di groove dove richiesto e di far risuonare elegantemente il mixing con armonizzazioni e parti melodiche. Da questo punto di vista, a questo album non manca assolutamente niente, nessuna imperfezione o leggerezza di alcun tipo; questo si traduce in un ascolto veramente fluido ed estremamente dinamico.
Da sottolineare, la prova vocale di Ramon Sonato, voce della band, che attraverso una voce capace di raggiungere intonazioni assolutamente non banali, riesce ad inserire sezioni più graffianti veramente interessanti. Senza nulla togliere al resto della band, che come già detto, offre una prestazione esecutiva nettamente al di sopra della media; credo che molto del merito della riuscita di questo disco sia da attribuirsi proprio alla voce.
Come sottolineato nella premessa di questa recensione, la band si muove su un genere Heavy Metal molto melodico, elemento ben valorizzato da sezioni di tastieramolto ben inserite, che però non offrono spunti particolarmente originali: ad eccezione di qualche tempo abbastanza complesso e passaggi ben inseriti, questo disco rimane ben ancorato su territori più o meno "Old style"; questo aspetto ovviamente potrà essere molto apprezzato da alcune categorie di ascoltatori e recensori, purtroppo per chi ritiene l'originalità un elemento di notevole rilievo, il giudizio complessivo potrà essere leggermente abbassato, ma in ogni modo, tutte le composizioni sono molto ben fatte e curate, senza tener conto che una band alla terza pubblicazione è giusto che si esprima in quello che è un sound ben consolidato nelle proprie corde.

Chi non ha mai ascoltato nulla degli Hallow haze quindi, potrà trovare questo lavoro veramente ottimo ed interessante; soprattutto perchè appartengono a quel grandissimo insieme di gruppi italiani che non hanno assolutamente nulla da invidiare ai rivali esteri, ma che hanno solo bisogno di essere sostenuti ed appoggiati.

Track by Track
  1. Every single word 80
  2. Open your Eyes 75
  3. Pain 80
  4. Coming from hell 75
  5. Running 80
  6. Hot Blood 75
  7. Dark Night 80
  8. Born to be alive 80
  9. Gates of Babylon 75
  10. Beyond 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Dust » pubblicata il --. Articolo letto 1893 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti