Stick it Out «Stick It Out» (2008)

Stick It Out «Stick It Out» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1943

 

Band:
Stick it Out
[MetalWave] Invia una email a Stick it Out [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Stick it Out [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Stick it Out [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Stick it Out [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Stick it Out

 

Titolo:
Stick It Out

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Freddie :: Vocals
Andy :: Guitar
Dave :: Guitar
Trip :: Bass
Fo :: Battery

 

Genere:

 

Durata:
43' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Disco gustoso questo degli Stick it out, una band capitolina che con questo cd composto da 10 pezzi e due cover (“Jack the Bastard”, Faster Pussycat e “Neat Neat Neat dei The Damned, gruppo che non conoscevo) di glam rock abbondantemente contaminato dal punk, e valorizzato da una buona perizia tecnica strumentale.
Non è facile, allo stato attuale, cercare di ritagliarsi la propria percentuale di allori da generi come proprio questo che fanno gli SIO, va detto, poiché spesso ci si trova a dover far fronte ad una mancanza di personalità endemica, dovuta al fatto che il genere è stato sviscerato anni addietro ed è appannaggio esclusivo dei gruppi storici; gli SIO però sono ad ogni modo riusciti a confezionare un disco che comunque è onesto per le loro capacità, capace di rendere agli stessi, se non un tripudio, quanto meno un applauso nostalgico. Perché? Beh, perché comunque la formula compositiva degli SIO funziona abbastanza, i brani possiedono tutti un discreto tiro più o meno conquistatore, che forse non va del tutto a segno solo nella penultima e ripetitiva “You S.U.C.K.”, mentre tutte le altre ammaliano e toccano il cuore anche grazie ad un chitarrista solista che fa sempre la sua porca figura, e con un cantante che riesce a colpire per alcune tonalità altissime che riesce a prendere; buona, a tal proposito, la sua interpretazione vocale sulla conclusiva “Wooden Spoon”. Poi ok, in realtà usa soluzioni stilistiche che ho già sentito sia da Axl Rose che da Sebastian Bach, ma per favore non facciamo lo sbaglio di paragonare le persone a chi ha lasciato una sua impronta nella musica.
Difficile, per tutto ciò che è stato detto poc’anzi, segnalare degli Highlights del disco, ma in effetti forse il loro singolo “Stop teasing me” è stato ben scelto: il brano è potente e dotato di un chorus letteralmente da brividi, mentre si possono ancora notare l’iniziale “Marry the swine” e “Soakin’ wet skin”, oltre alla già citata “Wooden Spoon”, che invece cambia marcia e ci regala un episodio, posto in conclusione, che suona stanco, distaccato dagli altri, quasi malinconico, oserei dire. Ottimo stacco stilistico, non c’è che dire.
Tiriamo le somme: Stick it Out promossi: certo, saranno pur sempre una minestra riscaldata, ma vogliamo forse negare che riascoltare questa musica da anni ’80 non ci continui a scaldare il cuore? A me, hanno scaldato il cuore ed entusiasmato per quasi tutta la durata del cd. Ben fatto.

Track by Track
  1. Marry the swine 80
  2. Dog’s Friday nite 75
  3. Sgt Lizzie 75
  4. Jack the Bastard (Faster Pussycat Cover) 75
  5. Slippin’ away 75
  6. I wanna be a parasite too 75
  7. Neat Neat Neat (The Damned cover) 75
  8. Stop Teasing me 80
  9. Soakin’ wet skin 80
  10. Touch 75
  11. You S.U.C.K. 70
  12. Wooden spoon 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 1943 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti