Intervista: Arcadia

Facciamo quattro chiacchiere con gli Arcadia, band che si sta dando molto da fare in questo periodo e che si sta plasmando sempre più...

 

Dopo “Synth”, “Fracture Concrete” ecco arrivare l’ultima vostra fatica: “Cold Cold Bodies” che ci è piaciuta tanto. Parlateci del vostro ultimo lavoro.

Abbiamo scritto e registrato il disco interamente nel nostro studio tra il 2005 e il 2007 durante le pause dal tour.. E’ un disco molto piu’ diretto rispetto al predecessore “fracture concrete” anche se ne mantiene le coordinate. Abbiamo lavorato molto di piu’ sulla voce che in questo disco trova molto piu’ spazio come si puo’ sentire su brani quali: “Ravens and doves, kissing cynaide” oppure “Oxygen and a very good pill”, tanto per citarne alcuni, inoltre abbiamo curato molto di piu’ la produzione in quanto è il primo disco degli Arcadia senza un produttore esterno…Si infatti è stato completamente autoprodotto in studio dalla band.

E’ stato difficile concepirlo?

No, direi che sicuramente c’è voluto del tempo ma la composizione è stata un processo pressoché spontaneo. Il difficile è stato trovare il tempo materiale per assemblare le nostre idee dato che per la maggior parte del tempo eravamo in tour, basti pensare che appena finita la batteria siamo partiti per il nostro primo Tour europeo e abbiamo continuato le sessions di registrazione una volta tornati a casa 3 mesi dopo..

C’è qualche aneddoto che avete, per così dire, consacrato come “storico” per la vostra band?

Un aneddoto storico eh... fammici pensare... beh, più che altro diciamo c’è una frase ke è entrata a far parte del nostro vocabolario quotidiano, che è:" VOTO 10"; questa è una frase ke il nostro manager della Valery Records (ndr. Niky) ci ha messo in testa fin dal primo momento: un vero e proprio tormentone… tuttora ,ogni volta che si parla di una situazione figa, si commenta sempre con la frase: VOTO…10!!!!

Parlateci della vostra esperienza in Florida a fianco dei grandi Testament, Obituary, Ice-t & body Count, Mod, Trivium, Prong.

E’ stata un’esperienza incredibile, il nostro management Americano ha lavorato molto bene e ci ha inserito in un’ottima posizione nel bill, il pubblico è stato grandioso nonostante si trattasse di un contesto un po’ piu’ “death”, tra l’altro sul nostro sito ufficiale si trova una sorta di “tour diary” con tutti i particolari di questa magnifica esperienza, è stato veramente incredibile dividere il palco con personaggi del calibro di James Murphy, Chuck Billy, Danny Stratton e molti altri….

E a Los Angeles ?

Abbiamo suonato in tutta la California per circa 9 mesi: Los Angeles, San Diego, San Francisco, San Marcos ecc..Sempre sul sito ufficiale potete trovare lo showcase per le labels tenuto al wisky a go go di Hollywood.
E’ da un po’ che non siamo piu’ in tour da quelle parti ma contiamo di tornarci al piu’ presto, abbiamo un ottimo ricordo di quei giorni..

Diciamo che come band avete sfondato alla grande a quanto pare. E’ difficile gestire le vostre vite personali ora oppure è restato tutto, più o meno come prima ?

Diciamo che il termine “sfondato” non è esatto..comuque stiamo dando il tutto per tutto per questo progetto, siamo sempre in tour e chiaramente non possiamo avere una vita “normale”. Tanti sono i sacrifici ma lo facciamo in nome di qualcosa che prima o poi ci darà tantissimo e che già ci sta dando tanto eppoi la musica è la nostra vita percui è comunque sempre un piacere.

Come vi vedete tra 10 anni?

Sempre on the road e a scrivere o registrare musica in studio oppure su un qualunque palco con la mia band ma possibilmente con qualche sicurezza economica in piu’.
Oramai sono 10 anni che vivo cosi e nn ho certo intenzione di fermarmi proprio adesso che sta arrivando il piu’ bello e il piu’ difficile.

Avete intenzione di partire per qualche tour o vi soffermate nella stesura di nuovo materiale per la serie “senza riposo mai” ?

Siamo appena rientrati dal nostro secondo tour europeo, 3 mesi on the road suonando quasi ogni sera: Germania, olanda, belgio, UK, Repubblica ceca, Slovakia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Serbia, Italia, Francia.
Ripartiremo in tour in Europa a febbraio, nel frattempo stiamo sunando un po’ in Italia, comunque saremo in tour fino al 2009, poi entreremo il studio per il prossimo disco.

La scena metal italiana oggi come oggi. Cosa ne pensate ragazzi?

Purtroppo il nostro pensiero riflette la nostra esperienza di band metal underground, e devo dire che non è affatto positiva! Purtroppo in Italia le band metal che hanno un grande riscontro da parte del pubblico e fanno metal ad un buon livello sono davvero poche, ma questo non vuol dire che non ce ne siano in giro, anzi… il problema però è sempre il solito, cioè che ci sono troppo pochi spazi che offrono visibilità a tutte le band, ma questo penso sia dipeso anche dal fatto che siamo un popolo ancora poco emancipato musicalmente e quindi i locali preferiscono far suonare le cover band perché è più probabile che la serata vada bene…

Ragazzi. Dobbiamo salutarci a quanto pare. Avete qualcos’altro da aggiungere?

Si, ci piacerebbe esortare tutti quanti a non smettere di andare a vedere i concerti live… in Inghilterra abbiamo visto con i nostri occhi come si sta riducendo la scena live musicale ed è davvero triste vedere che la gente è sempre più disinteressata! L’unico rimedio è uscire, andare a vedere le band, parlarci, dargli dei feed-back, degli stimoli, affinché si mantenga tutto caldo e vivo!!
E poi vorrei approfittare per ringraziare TUTTI quelli che vengono a vederci, che ci hanno aiutato e che continuano a farlo credendo in noi! ;-)

Intervista di Carnival Creation Articolo letto 2306 volte.

 


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