Intervista: Cabal Cripta
Siete dunque giunti al vostro primo album full-length. Per chi non vi conoscesse, volete spiegare il vostro progetto ai lettori di Metalwave?
Innanzitutto, vogliamo ringraziare Metalwawe e te, in particolare, per la lusinghiera recensione del nostro lavoro e per averci dato ulteriore visibilità presso i vostri lettori con questa chiacchierata. In merito alla tua domanda, il nostro progetto è il risultato di anni di prove e sperimentazioni ispirate dalla musica che ascoltiamo sin da ragazzini e dalla voglia di proporre qualcosa di personale, incrociando diversi stili della musica metal, pur sempre rimanendo dei “thrashers” di base.
Volete analizzare la vostra release sia dal punto di vista creativo, sia da quello dei testi?
Certo: in genere, il tutto nasce da un riff di chitarra dal quale successivamente prende forma la canzone in tutte le sue sfumature, dalla ritmica all’arrangiamento ai testi. Il risultato è un thrash aggressivo con influenze death, doom, sludge ecc. A noi piace chiamarlo “evil thrash”...rende bene l’idea. Alcuni testi sono vecchi, altri più recenti e spaziano su vari argomenti, da quelli seri come società, guerra, cultura a quelli più personali.
Essendo voi dediti ad un thrash metal molto tecnico, vi chiedo se vi concentrate più su questa caratteristica o vorreste in futuro badare più ai contenuti dei testi?
Dipende dal momento nel quale si scrive un pezzo, spesso un testo/argomento ispira la musica e viceversa. Ogni componente del gruppo poi ha le sue idee, la soluzione sta nel trovare un punto d’incontro.
Vi ritenete un gruppo a cui interessa parlare, nelle proprie lyrics, della società odierna?
Decisamente sì. Alcuni testi trattano problemi molto attuali, ad esempio in “The Flag You Adore” si sottolinea il concetto di come le diverse mentalità, culture e religioni tra i popoli del mondo portino spesso a guerra e distruzione; oppure in “Reign Under Hell” si critica la nostra situazione societaria, governativa in Italia.
Ogni componente dei Cabal Cripta ha un proprio bagaglio musicale. Come relazionate tra loro i vari generi metal dai quali provenite, affinchè la vostra musica sia gradevole a tutti i membri?
Come avrai intuito abbiamo all’interno del gruppo un’estrazione musicale assai eterogenea. Ci ispiriamo a vari generi: blues, fusion, thrash, death, sludge. Obbiettivo finale: colpire il più duro possibile!
I soli e la sezione ritmica sono molto articolate, segno di grande devozione in fase di registrazione. Curate molto i vostri pezzi anche dal vivo?
Certo, noi siamo essenzialmente una live band, quello che hai ascoltato sul cd lo riproponiamo fedelmente dal vivo, spesso ci divertiamo molto anche ad aggiungere qualcosa di nuovo che possa servire anche per i pezzi futuri. Ci siamo fatti il mazzo in sala prove per mesi, ma alla fine abbiamo impiegato molto meno di quanto si possa pensare ad incidere le dieci tracce.
Le recensioni del vostro “Cabal Cripta” sono molto positive. Siete soddisfatti di questo?
Sì, le recensioni sono state fino ad ora tutte più che positive, abbiamo avuto riscontri anche da alcune radio underground estere che sono interessate ad inserirci nella loro programmazione. Mmm, a dire il vero il voto più basso ce lo hai mollato proprio tu su Metalwawe, ma la pagherai cara non appena avremo modo d’incontrarci, ahahahah!
Anche se siete una band underground, avrete sicuramente un piccolo gruppo di fans militanti. Questi vi preferiscono in sede live oppure su disco?
E’ molto difficile farsi seguire, soprattutto con questo tipo di musica. Non suoniamo un genere commerciale, facciamo poche cover e di solito, quando succede, è per omaggiare i musicisti ai quali ci ispiriamo, o semplicemente per far divertire il pubblico. Abbiamo per fortuna una piccola “crew” di fedeli che ci segue sempre quando può, ovviamente quando si fanno uscite fuori regione il discorso è un po’ più complicato.
La scena thrash attuale è molto variegata. Pensate di “sovrastare” gli altri gruppi?
Assolutamente no. Ci sono band ancora sconosciute con musicisti in gamba e molto tecnici, ma purtroppo le possibilità di farsi vedere in questo paese sono molto ridotte. Noi ci riteniamo una discreta band e pensiamo di offrire una buona musica che meriterebbe forse di farsi conoscere un po’ di più...ma come?!? Aiutateci!
Ultima domanda. Siete interessati anche alla scena hardcore italiana e non? Dato che se ne sente di hardcore nel vostro primo lavoro.
Veramente? Ci teniamo aggiornati su tutto quello che esce fuori dall’estero e dall’Italia, ma sinceramente non seguiamo particolarmente questa scena.
Le domande sono finite. A voi la parola per l’autopubblicità.
Siamo soddisfatti del nostro lavoro e dell’apprezzamento che sta avendo un po’ ovunque, ci piacerebbe trovare qualcuno che ci potesse aiutare a far girare di più il nostro cd e suonare live. Se volete vedere i Cabal Cripta dal vivo non esitate a contattarci su Myspace o su Facebook, voi portate l’entusiasmo e noi il metallo (qualcuno però si ricordi della birra). Ringraziamo e salutiamo nuovamente te e tutti i lettori di Metalwawe. Stay Metal!
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Intervista di Fabio HC Articolo letto 1659 volte.
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