Intervista Flash: Escatology
Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?
Luis Maggio: Gli Escatology nascono nel 2012 da un’idea mia e del chitarrista Giuseppe Ciurleo, reduci già dalla collaborazione in un progetto musicale precedente, abbandonato anni prima; dopo due anni di live e molti cambi di line up, si è arrivati a quella che è la formazione attuale e che, probabilmente, sarà la più duratura.
Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?
Luis Maggio: L’intento degli Escatology è quello di fondere elementi appartenenti a generi come il death metal classico e il technical, al groove metal e al thrash, in un unico genere, caratterizzato da riff personalizzati, scritti, per la maggioranza, da Giuseppe. Le bands che maggiormente ci influenzano sono: At The Gates, Behemoth, Carcass, Dååth, Death, Dream Theather, Gojira, Lamb Of God, Nevermore, Opeth, Pantera, Sepultura, Suffocation, Soulfly, Testament, The Black Dahlia Murder, Vektor.rnrnCesar Augusto Rossi Carvalho: Definirei noi Escatology più "ecclettici", in quanto non siamo attaccati ai clichè di un solo genere. Prendiamo sempre spunto dal death metal, ma proviamo a dimostrare la nostra "ecletticità" con le variazioni, con gli arrangiamenti e tentando di crescere nella tecnica, dando vita, in tal modo, al genere che è il nostro e a ciò che noi sentiamo di fare a livello creativo e musicale. Non vogliamo suonare i classici generi che il pubblico, con gli stereotipi, si aspetterebbe suonassimo.rn
So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?
Luis Maggio: “Blasphemous Godhead”, il nostro primo EP, racchiude quelle che sono state le nostre prime composizioni e le nostre prime canzoni, è l’anticipazione di quello che sarà il nostro primo full lenght, per il quale abbiamo in mente di proporre al pubblico, oltre ad alcune delle canzoni dell’EP, molti pezzi inediti e di gran lunga più tecnici. Con “Blasphemous Godhead” abbiamo voluto proporre dei pezzi dai riff e dai ritmi prevalentemente groove e ritmati, caratterizzati da intermezzi melodici, cambi con ritmi più veloci e serrati e dall’alternanza delle parti in growl alle, di gran lunga più presenti, parti in scream, concentrate su note molto alte, anche se si ha in mente, per l’album, di inserire molte più parti con voce death più grave.rnrnGiovanni Toto: Il nostro disco è il risultato di tutte le idee e delle singole influenze di ogni componente del gruppo. La musica per me e per i miei compagni è sinergia. Abbiamo fatto in modo che ognuno potesse esprimere tutto se stesso in ciascuno dei brani che proponiamo.rnrnMirco Bernoni: Un vero calvario, ci abbiamo messo molto tempo per finire le registrazioni a causa degli inconvenienti che si sono presentati, però, per quanto mi riguarda, sono molto soddisfatto del lavoro considerando il fatto che è la nostra prima release sotto il nome Escatology.rn
La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?
Luis Maggio: Il nostro intento è, per l’appunto, proporre riff e sonorità originali e, nonostante il fascino del confronto con altre bands e altre situazioni, le sfide e la competitività, tutti aspetti fondamentali nella crescita personale e musicale e, in questo caso, di un gruppo di cinque persone, non crediamo di essere ne più ne meno degli altri, vogliamo solo metterci in ballo, realizzare il nostro sogno di far diventare gli Escatology un progetto a tempo pieno e far felice il nostro pubblico e i nostri fans, nell’intento di riuscire ad essere originali e, forse, innovativi.rnrnGiovanni Toto: Ritengo che nel mondo del Metal e della musica in generale ognuno sia in grado di esprimere se stesso nel modo più spontaneo e naturale. Il bello della musica sta proprio qui: la libertà d'espressione e di pensiero sono concetti fondamentali che ti spronano a crescere come artista e contribuire a portare avanti insieme ad altre persone quella cultura che può chiamarsi "Metal" ma che in generale si chiama arte.rnrnMirco Bernoni: La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui, spesso, risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicalirn
Cosa pensate del panorama underground nazionale?
Luis Maggio: L’Italia, a discapito di ciò che pensano molti, è una realtà dove pullula una moltitudine di bands molto valide; il dramma è che, in questo paese e in particolare, in questo periodo, non è semplice affermarsi proponendo generi estremi come nel nostro caso o nel caso di tanti altri, sia a livello di opinione di massa che a livello di possibilità economica. Siamo dell’idea che la vera sfida sia proporre qualcosa di nuovo che però rinnovi il vecchio e il retrogrado, qualcosa che possa essere gradevole all’ascolto dei non amanti del “genere” e che, allo stesso tempo, non scada troppo nel commerciale. Molte realtà musicali italiane e non, anche nel metal, si accontentano di proporre generi “spiccioli”, accessibili a un pubblico più vasto per la loro banalità o di riproporre roba trita e ritrita. Ma assicuriamo e ribadiamo che l’Italia può far vanto di moltissimi gruppi, più che validi, che meriterebbero più visibilità e più ricompense per la fatica spesa e il sudore versato e che, se si premiasse più spesso in base alla meritocrazia, surclasserebbero tranquillamente i rappresentanti di scene come quella commerciale, italiana e non, che, secondo noi, rientrano nella categoria di quelli che si accontentano.rnrnCesar Augusto Rossi Carvalho: Molto vario e valido a livello di qualità ma, allo stesso tempo, morto a causa di vari fattori riguardanti sia intere band che singoli musicisti che, invece di supportare la scena e farne parte, si isolano, si montano la testa o creano inutili discordie, mostrando, quindi, prepotenza e arroganza. Senza contare molte persone nel pubblico, diventate più pigre, con il passare degli anni o seguaci di bands affermate e già famose che non hanno interesse a dare l'opportunità a molte bands, musicisti o cantanti di aspirare a realtà musicali più ampie; locali che falliscono per ovvi motivi o che chiudono le porte alla scena metal (e non solo) per difficoltà finanziarie o per semplice chiusura mentale, puntando, quindi, su generi più commerciali e scontati, come ultimo urlo disperato, dando il colpo di grazia a molti artisti del metal contemporaneo, che, spesso, investono tanto per poi non guadagnarci quasi nulla, sia per quanto riguarda il merchandise che per quanto riguarda il cachet.rnrnMirco Bernoni: In Italia e, specialmente nell’ultimo periodo, c’è una costante crescita di band, gran parte delle quali possiamo trovare a Roma, anche fra i nostri amici che, a parer mio, hanno sicuramente qualcosa da dire di più, dei soliti nomi blasonati, che oramai si ostinano a suonare riff triti e ritriti.rn
La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?
Luis Maggio: Nonostante abbiamo avuti molti problemi in passato, in particolar modo con le line-up passate, con le quali il metodo di lavoro era più approssimativo o vi erano molti conflitti d’interessi fra i vari membri del gruppo e quindi gli obiettivi non coincidevano, non abbiamo particolari rimpianti, perché ogni esperienza passata, positiva o negativa, ci è servita per crescere e per permetterci di “familiarizzare” fra di noi e senza contare il fatto che siamo molto soddisfatti della complicità che si sta creando, nel comporre, nel prendere decisioni importanti e nel suonare live, in poche parole: tutto fa brodo.rnrnCesar Augusto Rossi Carvalho: Cancellerei le serate in cui non abbiamo dato il massimo a livello esecutivo e quelle in cui ci siamo dovuti arrangiare con un'apparecchiatura ridicola. Per quanto riguarda le cose positive, oltre ad aggiungere dieci punti a favore dei nostri amici e seguaci, ne aggiungo uno in più ai miei compagni e al rapporto che si è creato, con loro, ll'interno della band. Gli Escatology sono una famiglia, formata da persone diverse con rispettive esperienze, dove i litigi si alternano a momenti di grande allegria e dove i problemi si risolvono insieme. E se duriamo da tanti anni, nel male e nel bene, un motivo c'è. Senza contare la gioia di aver trovato l'etichetta discografica che distribuirà il nostro primo lavoro in studio in Italia e in giro per il mondo. Avere in mano il nostro EP stampato, frutto della propria fatica, significa tanto.rnrnMirco Bernoni: Proprio come in una famiglia, si vivono periodi di buio e periodi bellissimi; sicuramente le cose che ricorderò per sempre sono l’amicizia e la fratellanza che si è venuta a creare all’interno degli Escatology, le sbronze post concerto che ci hanno fatto ridere un casino, i bei momenti passati a suonare su un palco, i momenti passati in sala prove, dove si crea quella chimica e quel feeling che in pochi possono capire. Per quanto riguarda i periodi negativi, anche se di negativo hanno ben poco perché fanno più ridere, forse sono i litigi che mi facevo con Luis i primi periodi in cui bisticciavamo per delle sciocchezze! Periodi brutti almeno per quel che mi riguarda non ci sono, poi può capitare un momento di nervosismo tra di noi, dopo tutto siamo esseri umani dove ognuno la pensa, spesso e volentieri, in maniera differente dall'altro, però magari, poco dopo, ci ritroviamo tutti insieme, allo stesso tavolo, a bere birra.rn
Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?
Luis Maggio: Essendo noi nati in quest’epoca, eccezione fatta per il nostro drummer Cesare, membro più “anziano” della band, non possiamo definire l’avvento di internet come una cosa positiva o negativa, sicuramente ha rivoluzionato le maniere di pensare e agire nel mondo della musica e non solo, ma, data l’importanza smisurata di questo mezzo, è necessario accingerne se ci si vuol fare pubblicità nella maniera più efficace; è chiaro però che l’utilizzo di internet non deve sostituirsi all’attività live, che rimane sempre la più importante per un gruppo, potremmo quasi definirla, la prova del nove.rnrnCesar Augusto Rossi Carvalho: Un'arma a doppio taglio, ottima da sfruttare per farsi pubblicità e per l'auto-promozione, ma anche una sorta di rovina per noi musicisti, in quanto, a causa di internet, quasi più nessuno compra i cd o i dvd nei negozi o è interessato a godersi l'esibizione live di una band, dal momento che, la musica, può essere scaricata gratuitamente o basta semplicemente accedere a siti come YouTube per avere tutte le informazioni riguardanti la band o l'artista musicale in questione.rnrnMirco Bernoni: Sicuramente è un ottimo mezzo di pubblicità, poi ogni giorno esce una piattaforma nuova su cui pubblicare e condividere la propria musica e le proprie news, fantastico! Ha molta visibilità ed è a "portata di click".rn
Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?
Luis Maggio: Preferisco risparmiare il denaro per investirlo nella musica, ma, se capita, non mi dispiace levarmi, ogni tanto, questo tipo di sfizio.rnrnCesar Augusto Rossi Carvalho: Ne compro raramente a causa delle mie difficoltà finanziarie, ma, quando e se posso, non mi dispiace.rnrnMirco Bernoni: Io ne avrò una miriade, tra dischi, audiocassette e vinili, ogni mese ne compro in quantità industriale, compro soprattutto CD di gruppi underground poi, quando vado a vedere i concerti di questi ultimi, a fine serata, il disco è d’obbligo.rn
Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?
Cesar Augusto Rossi Carvalho: Beh, direi che, ovviamente, i nostri obiettivi sono quelli di arrivare nell'Olimpo delle grandi band e di condividere il palco con esse, conquistando fama e seguito.rn rnMirco Bernoni: Sicuramente suonare a show importanti come il Summer Breeze o il Wacken, credo sia il sogno di ogni grupporn
Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!
Cesar Augusto Rossi Carvalho: Se volete veramente bene al metal, aiutate e supportate la scena, non solo con le parole o con i like su Facebook, ma anche andando ai concerti ed evitando di marcire in casa con il telefono in mano! Anche comprando, se ve lo potete permettere, il merchandise o almeno i CD delle band che reputate valide, affermate e non!rnrnMirco Bernoni: Grazie per lo spazio che ci avete concesso, continuate a seguire l’underground, dove militano realtà che meritano! Seguiteci sulle principali piattaforme social, dove potete rimanere sempre aggiornati, grazie e arrivederci!
Intervista di Jerico Articolo letto 1577 volte.
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