Intervista: Grim

Nessuna Descrizione Impossibile restare indifferenti di fronte ad una band come i nostrani Grim. se siete curiosi andatevi ad ascoltare il loro ultimo lavoro "Masturbating Zombie”! abbiamo fatto una chiacchierata con il gruppo che si è dimostrato altamente disponibile e molto simpatico! buona lettura!

 

Ciao ragazzi e benvenuti su metalwave.it. Che ne direste di illuminare i nostri lettori con una breve storia di questa vostra creatura: i Grim? A voi la parola.

Alex - Ciao a te e a tutti i lettori! Allora i Grim prendono vita nel maggio 2008, avevo iniziato a lavorare ad un progetto, ovvero i brani che poi furono raccolti in “Noises From The Graveyard” (il primo disco della band) e scelsi di arruolare Mark e Rob, per creare una band con la quale poter lavorare ed arrangiare il tutto. Ovviamente come si capisce dalle art e dal sound ci siamo divertiti a mischiare l’horror con un genere musicale che varia dal metal al punk, mischiando le influenze di tutti i componenti, ispirandoci a quelli che erano i vecchi film cult e b-movie per le nostre canzoni. Dopo qualche mese di songwriting eravamo già a buon punto, ed entrammo in studio per incidere le dieci tracce nel novembre 2009. Da li iniziammo ad esibirci dal vivo in locali e festival, per poi entrare nella famiglia della Necrotorture Agency e nell’agosto 2011 rilasciare il nostro secondo album “Masturbating Zombie”.

Siete un trio eppure ciò che esce fuori è una musica che non ha nulla di vuoto quanto a qualità. Parlateci di come siete soliti comporre i vostri pezzi.

Mark – Ci fa piacere ricevere questo complimento, più che altro essendo consapevoli di essere un trio e scrivendo la parte musicale assieme non esageriamo mai con sovraincisioni o campionamenti che potrebbero poi far perdere al livello di resa nell’ambito live. Diciamo che ci piace impostare il tutto alla Motorhead, brani medio-veloci con soli corti e una buona sezione ritmica a coprire il tutto. Il genere poi è molto old school, quindi come ho detto prima evitiamo i fronzoli e serviamo tutto crudo in maniera semplice.

Dopo lo scorso “Noises From The Graveyard” avete fatto ulteriori passi da gigante con questo nuovo eclettico “Masturbating Zombie”, dotato di una copertina piuttosto esplicita e, correggetemi se sbaglio, provocatrice. Mi chiedo, nella vostra musica c’è spazio anche per la satira in un certo modo, oltre che naturalmente dei temi horror? Parlateci dei vostri testi.

Alex – Hai colto nel segno! Come hai ben detto una buona parte dei testi è ispirata alla scena cinematografica, il resto non lo definirei proprio satira ma “humor nero”. Ci piace inserire il macabro nei temi di attualità e magri in qualche storia o riflessione che ci viene in mente, senza però appesantirla troppo, dandogli un tocco di spirito per non cadere nella depressione. Per quanto riguarda la copertina e tutto il concept grafico dell’album è una provocazione, abbiamo deciso di pubblicarlo perché a noi piaceva così, anzi, avendo l’intenzione di fare qualcosa di non commerciale forse ci siamo spinti anche oltre. Il tutto è stato curato da Oscar Celestini, che ha fatto un magnifico lavoro. Comunque come detto precedentemente è una provocazione diretta agli ipocriti, all’industria musicale di plastica, e a tutti quelli che ancora non hanno capito che in questa società di merda (consentimi la parolaccia) divertirsi incondizionatamente è forse l’ultima libertà che c’è rimasta, e dobbiamo sfruttarla finché possiamo, eliminando vecchi tabù e pregiudizi, sfogandosi nella musica.

Affrontiamo l’argomento: gestazione del disco. Descriveteci le dinamiche che hanno portato alla pubblicazione dello zombie masturbatore.

Mark – Appena pubblicato Noises From The Graveyard abbiamo subito iniziato a scrivere il materiale per il secondo album, quindi possiamo dire di non esserci mai fermati, abbiamo cambiato un po’ le sonorità, il nuovo disco infatti è più pesante del precedente, e oltre alle venature metal sono presenti più tratti punk rock, rispetto ad un primo album hard’n heavy. Poi con un lavoro già alle spalle avevamo un buon rodaggio per rientrare in studio con nuove idee e una bella grinta.

Vostri commenti riguardo la vostra ultima fatica?

Rob – Di sicuro ci siamo divertiti molto sia nel comporre che nel registrare quest’ ultimo lavoro. A noi piace come è uscito il tutto, siamo molto soddisfatti, certo magari non abbiamo inventato niente di nuovo, ma proponiamo un genere che a pare mio non siamo in molti a suonare, la maggior parte delle “horror band” tendono molto al punk, molte rifacendosi anche in maniera spudorata ai Misfits, noi invece mischiamo parecchie influenze quali hard rock anni ’80, trash e punk, il tutto contornato da una forte matrice horror.

Cambiamo discorso. Parlateci dei vostri ascolti musicali personali e di quelli che, in un certo qual modo, possono avervi contaminato aiutandovi un po’ a generare il vostro stile.

Come abbiamo detto prima le nostre influenze sono tante e diverse tra loro, amiamo ascoltare l’hard rock ed il metal anni 80’/90’ con il quale siamo cresciuti, quindi W.A.S.P., Alice Cooper, Twisted Sister, Lizzy Borden, Nasty Idols e così via. Non ti nego però che apprezziamo anche il punk e magari forme di metal più estremo. Per quanto riguarda la musica contemporanea apprezziamo molto Rob Zombie, Ghost, Murderdolls.

C’è qualche aneddoto simpatico della vostra carriera musicale che ricordate con piacere e che vorreste condividere con noi?

Alex – Beh, ce ne sarebbero molti, i ricordi più spassosi sono legati ad aneddoti in cui Mark parla in inglese con componenti di band straniere che si evolvono in situazioni deliranti… ci sono poi altre occasioni in cui spettatori stonati da alcool o droghe fanno delle cose assurde, te ne dico una tra tante, una volta c’era un trio di ragazzi che sniffava speed sul cofano del nostro furgone, pensa che gli era caduta una bustina nella griglia di areazione, abbiamo dovuto aprirla e cercare con le torce elettriche per recuperargliela.

Dite la vostra riguardo al panorama musicale del nostro paese.

Mark – Guarda io non mi rendo conto della scena musicale di altri paesi, ma in Italia ci sono un casino di bands! Molte sono comunque validissime, e meriterebbero molto a nostro parere. Per il genere che proponiamo ci capita spesso di condividere il palco con gruppi provenienti da generi musicali completamente diversi, come punk, rock, heavy metal, trash, viking addirittura, e in ogni campo ci sono delle vere formazioni fenomenali! La nota dolente è quella dei clubs e realtà varie che dovrebbero ospitare e organizzare eventi a supporto della scena italiana, purtroppo oggi non c’è molta voglia di uscire e vedere concerti, inoltre i locali preferiscono ingaggiare cover band e andare sul sicuro per il riscontro della serata. Io non ho nulla contro cover o tribute band, ma si espandono a macchia d’olio, penso che ogni città abbia la sua cover band AC/DC (nella nostra ce ne sono addirittura tre), Guns ‘n Roses, e compagnia bella… lo stesso vale per le band che magari trattano generi più soft, come pop e musica commerciale, anche loro hanno una bella concorrenza con le cover band, per non parlare dei dj improvvisati!

Ci sono tour in vista o qualche altra novità che potete svelarci? Passerete per l’Umbria prima o poi?

Alex – Tour per il momento no, oltre alla carriera musicale abbiamo anche un lavoro che molte volte non ci permette di stare fuori a lungo, comunque a brevissimo uscirà il video di Beverly Hells tratto appunto dall’album Masturbating Zombie. Ti anticipo che ci saranno due versioni di quest’ultimo e pubblicheremo anche i vari backstage, il tutto realizzato dalla Pachidermica produzioni.

Cosa vuole fare il gruppo “da grande”?

Mark – Sicuramente ci piacerebbe suonare di più dal vivo, e partire per qualche tour, inoltre non ci siamo mai fermati nel songwriting, abbiamo già diversi brani nuovi che se tutto va per il verso giusto saranno inclusi nel prossimo album. Poi ci piacerebbe realizzare altri videoclip, visto che comunque abbiamo riferimenti con il mondo horror e sci-fi cinematografico, con quello che dovrà uscire avrete una bella sorpresa!

Bene ragazzi. Come ultimo punto vi lascio la parola se volete aggiungere qualsiasi altra cosa prima di salutarci.

Alex – Innanzitutto ringraziamo te e tutto lo staff che si impegna a portare avanti MetalWave per averci dato la possibilità di fare una bella chiacchierata e passare qualche minuto piacevole, inoltre ringraziamo tutti i lettori sperando che rimangano soddisfatti dalla nostra proposta e che si divertano nell’ascolto dei nostri brani. Speriamo di risentirci per l’uscita del nostro prossimo album, o per qualche altra occasione, per noi è sempre un piacere! Un saluto a tutti, e mi raccomando… STAY ZOMBIE!!!

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Intervista di Carnival Creation Articolo letto 2447 volte.

 


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