Intervista Flash: Kross of Khaoss

Immagine di Kross of Khaoss Kross of Khaoss è il nome di un nuovo progetto che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. Jerico ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo cosa hanno da dire!

 

Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

I Kross si sono formati quasi dieci anni fa, senza un nome e con componenti diversi. Sono rimasti nell'ombra, tra prove e cambi di Lineup per circa due anni, finché a una buon'ora, ci siamo svegliati e abbiamo pensato di combinare qualcosa! Da allora molte cose sono cambiate, passando da un obsoleto heavy rock, a un miscuglio di punk e trhash, che abbiamo battezzato sbrang&Roll. Abbiamo iniziato ad uscire nel 2012 suonando in piccoli locali, che ancora ci piacciono, ma siamo riusciti anche ad imbroccare qualche data interessante, riuscendo a suonare con Anvil, Nanowar of steel, Furor Gallico, Kanseil, Burning Black, Animal Drive, Tytus... Ad ora siamo all'attivo di un EP, ed un album uscito da poco.

Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Beh, direi che attualmente, tra tutti, siamo molto influenzati dai Venom, e lo potete vedere in live...rnQualche momento Doom, in cui c'è lo zampino del nostro chitarrista, molto ispirato anche dai Church of Misery.rnUna spruzzata di Exploited, un pochino di trash alla Slayer qua e là. In genere anche il punk '77 non ci dispiace affatto.

So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Certo. Politicamente scorretto, cinico, diretto, brutale, sarcastico. Un'osservazione smaliziata su quel che sta diventando la gente. Morti viventi. Nei testi potete trovare metafore dei comportamenti umani che abbiamo imparato ad accettare come normali, perché imposti dalla società. Parliamo anche dei comportamenti sociologici, trattando l'argomento dei serial killers. Tutta gente distrutta da questa società.

La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Non ci poniamo il problema. Nella musica come in altre tipologie d'arte ognuno fa quel che si sente di fare, e dice quello che vuole dire. Se dovessimo partire dal presupposto che quel che facciamo sia vecchio, non si andrebbe più avanti. Al giorno d'oggi è praticamente tutto derivato da qualcos'altro... Nel metal c'è un sacco di roba, ma è così dappertutto, perché adesso è possibile produrre materiale con tempi e costi minori. Il mondo delle labels è stravolto, e di fatto secondo noi non serve quasi più, tant'è vero che ci autoproduciamo da sempre...

Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Certamente molto vasto, pieno di idee belle e non, sicuramente preda di mangiasoldi, mal ricompensato, purtroppo poco promosso e seguito; ma senza l'underground andremmo a vedere solo quattro cariatidi, per completare la nostra raccolta di figurine del metal. Andate a vedere i gruppi underground; a volte ne trovate di davvero interessanti!

La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Beh, essendo una band di vecchi amici, tra le cose che ci dispiacciono di più, ci sono le partenze dei vecchi membri, per un motivo o per l'altro. A volte aprono ferite che non si risanano più. Negli anni abbiamo visto partire un sacco di bassisti ed il chitarrista fondatore... Personalmente, ovunque ricordo un concerto in cui suonavano tardissimo, circa all'una di notte. Ormai eravamo stanchi e il locale si era svuotato. All'inizio avevamo rifiutato la data a causa dell'orario, appunto; ma poi, dietro insistenze varie abbiamo deciso di suonare. Il service, per ragioni a me oscure, aveva smontato le casse spia, e noi abbiamo iniziato a suonare dopo un veloce linecheck... È stato un disastro. Uno dei due chitarristi era così sbronzo che nemmeno stava in piedi, rendendo le canzoni impossibili da eseguire anche al resto della band... un'esperienza orribile che è costata la sua testa e un mese di riflessione. Perdemmo anche un bravissimo bassista quella volta... Naturalmente le cose sono cambiate.

Come giudicate il veicolo Internet per la promozione della scena musicale?

È praticamente tutto quello che rimane. I giornali non li compra più nessuno e farsi recensire in formato cartaceo è solo una soddisfazione personale. Anche per la distribuzione delle canzoni ormai le piattaforme streaming sono un'istituzione, e le label ti seguono un minimo solo sulla distribuzione digitale.rnÈ un mondo molto dispersivo, ma utile, dal momento che la gente non esce di casa e sta tutto il giorno attaccata al telefonetto. Almeno gli fai vedere un video...

Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Dipende. Noi compriamo CD prevalentemente ai concerti, anche per supportare le bands che ci piacciono, comunque direi che tra mercatini e negozi circa una di decina per ogni membro attuale del gruppo. Il nostro cantante fa anche il DJ... Io personalmente li ascolto tutti ma non ne compro molti.

Cosa vuole fare il vostro gruppo da grande?

Ahahahah, siamo quasi tutti over 40, comunque sicuramente abbiamo in programma un'altro album. Stiamo decidendo se sviluppare un concept, anche se lo trovo n po' noioso... Cercheremo sicuramente di toglierci altre soddisfazioni: suonare continua ad essere un nostro bisogno primario e vogliamo continuare a fare concerti finché non creperemo sul palco!

Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Il messaggio è questo: chi di voi può, continui a tenersi i capelli lunghi; uscite e andate ai concerti, piccoli e grandi, ma meglio quelli piccoli, perché sono i più divertenti. Staccatevi da quei cazzo di telefonetti e pogate invece di fare video; e soprattutto ascoltate, invece di collezionare musicisti famosi... Ciao, bastardi!

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