Intervista Flash: SHW

SHW è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

L'idea di formare una band è partita nel gennaio del 1995. I primi anni ci sono soprattutto serviti per creare quel feeling indispensabile ad una band che si possa considerare tale. All’inizio eravamo solo quattro ragazzini di quindici/sedici anni che sapevano dove volevano andare ma non conoscevano né la strada né i mezzi necessari per arrivarci. Dopo aver suonato per alcuni anni covers solo ed esclusivamente in lingua inglese, nel 1999 abbiamo cominciato a comporre musica originale. All'inizio non è stato molto semplice! Allora, come adesso, ascoltavamo musica piuttosto differente e questo fatto ci ha creato non pochi problemi. Ognuno cercava di "spingere" il sound della band dalla propria parte finché un giorno ci siamo guardati in faccia e abbiamo preso la decisione di camminare assieme su una strada comune... naturalmente con molti compromessi! Da qui siamo arrivati all'autoproduzione di "Psycho E.P." (maggio 2004) e al videoclip di Momentary Visions che ci hanno permesso di partecipare a numerosi concorsi nazionali. Visto i risultati positivi, abbiamo deciso di spedire qualche copia ad alcune case discografiche tra le quali la New LM Records che, ascoltato il materiale, ha deciso di seguire il nostro progetto fino alla realizzazione di Psychotheque, il nostro album d'esordio in uscita nei negozi di dischi dal 9 gennaio 2006 con distribuzione Masterpiece.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Più che ispirarci a generi o bands in particolare, direi che siamo semplicemente partiti dalla base che consideriamo più fertile per la nostra personale evoluzione musicale. Inizialmente il nostro modo di comporre e il nostro approccio alla musica era ben diverso. Sapevamo a chi non volevamo assomigliare senza però avere una precisa band ispiratrice. Avevamo come tutt'ora, gusti musicali piuttosto diversi che in un certo senso hanno aiutato la band a costruire un sound, a detta di chi ci ascolta, piuttosto indefinibile. Brick è un chitarrista che ascolta prevalentemente bands Rock/Grunge americane dal sound piuttosto noise mentre Japo stima bassisti come Flea, Saturnino ecc... anche se alla fine ascolta di tutto, dalla classica all'Hard Rock! Graziano si allena su ritmiche alla Dave Weckl, Mike Portnoy, Billy Cobham, Christian Meyer ecc... e ascolta prevalentemente musica inglese prediligendo però generi soft come Enya, per fare un esempio. Io sono un patito di musica dallo stampo "vintage". Tutto quello che suona storico ed impegnato fa per me! Tra le mie preferenze rientrano bands come Pink Floyd, Muse, Coldplay e gli immancabili Radiohead!

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Premetto che siamo molto autocritici e difficili da accontentare! A parte tutto, siamo piuttosto soddisfatti del risultato finale. Come ti dicevo prima, ci sono serviti diversi anni di attività per produrre questo disco che è frutto di un lavoro iniziato nel 2000 e concluso praticamente due anni fa!
Detto questo, troviamo veramente difficile descrivere il nostro primo lavoro anche perché pensiamo che debbano essere le persone che lo ascoltano a farlo! Possiamo dirti che hanno definito il nostro genere come Gothic Pop/Rock che tradotto vuol dire una miscela di influenze di rock bands britanniche unite alle grigie atmosfere melanconiche della scena musicale scandinava.
Non è un concept-album anche se tutti i testi parlano e raccontano esperienze realmente vissute dai componenti della band mentre il "sound generale" si mantiene piuttosto crepuscolare ed introspettivo con linee vocali melodiche e qualche momento di suono puramente "grunge". Secondo noi le ritmiche di batteria sono uno degli aspetti più interessanti del disco anche se nel mix finale a volte non vengono messe molto in risalto. Detto questo... provare per credere!

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Guarda, stiamo ricevendo recensioni piuttosto contrastanti riguardo l'originalità di Psychotheque! Una cosa sulla quale i giornalisti sembrano essere d'accordo è sicuramente la fruibilità della nostra musica.
Questo non può che farci piacere visto che consideriamo la musica una forma artistico/espressiva piuttosto forte e socialmente importante. Pensiamo che un artista abbia raggiunto il proprio obiettivo quando riesce a far rispecchiare l'ascoltatore dentro le proprie canzoni e/o i propri testi. La musica serve sicuramente a svagarsi e divertirsi ma è anche un ottimo mezzo per riflettere.
Personalmente credo che il nostro primo lavoro contenga parecchi brani che aggiungono al panorama musicale una ventata di esperienze e "prospettive" diverse da quelle che sono già state "raccontate" dai nostri predecessori.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Più passa il tempo, più ci innamoriamo del panorama underground italiano che presenta una vastissima scelta di bands molto più valide di quelle "famose"! Purtroppo però la situazione musicale in Italia è veramente difficile. Penso che il problema principale sia a livello culturale. Innanzitutto non troviamo giusto che la musica non venga riconosciuta come bene culturale come in tutte le altre nazioni europee. Questo fa sì che la gente spesso non valorizzi sufficientemente quello che è a tutti gli effetti un’espressione artistica. In Italia abbiamo la pretesa di ascoltare musica senza spendere nulla! Con questo non voglio dare ragione ai prezzi assurdi di certi dischi che sono senz’altro ingiustificabili, ma troppe persone si nascondono dietro a questa scusa per scaricare illegalmente brani facendo in modo che gli artisti prima o poi non abbiano più modo di andare avanti. Può sembrare strano ma alla fine chi ci rimette in primis è proprio il musicista. Un altro problema è legato ai gestori dei locali che spesso sono incompetenti. Da un po’ di tempo a questa parte hanno pretese assurde riguardo ai “cachet” delle bands che vengono trattate in maniera secondo noi poco dignitosa. C’è la brutta abitudine di non considerare il musicista come un lavoratore a tutti gli effetti. Se poi aggiungiamo il problema sempre più in crescita delle cover bands… Parlando con musicisti e persone dell’ambiente musicale, siamo venuti a conoscenza di dati piuttosto drammatici. Pensa che siamo la nazione con il numero più elevato di cover bands al mondo e la vendita dei dischi è stata subissata dalle suonerie per i cellulari!? Questi dati ti fanno capire come possa essere semplice proporre musica nuova e cercare di emergere…

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Personalmente non riuscirei a vedere la mia vita senza musica! Per me ed anche per gli altri è sempre stata una fonte energetica insostituibile, una sorta di sostegno vitale. Proprio per questo sento di dirti con la massima certezza che ricorderemo per sempre tutto o quasi quello che ci è successo riguardo alla musica. In questi dieci anni ci ha segnato tantissimo e se adesso siamo così è anche per merito/colpa della musica!? Pensiamo che la musica sia una malattia... una volta che ti prende non ti molla più!
Se dovessi scegliere un' esperienza o meglio, uno stato d'animo da cancellare ti direi sicuramente... quella volta che una casa discografica ci ha tenuto in ballo per sei mesi continuando a ripeterci che avremmo investito pochi soldi per produzione e promozione del disco e alla fine ci ha presentato un "conto" esorbitante!

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Beh, troviamo che sia indispensabile, oggi più che mai! Guarda, oltre ad avere avviato una campagna pubblicitaria piuttosto consistente attraverso webzines musicali, prestiamo la massima cura al nostro sito web ( http://www.shweb.it ) perché pensiamo che sia una specie di biglietto da visita della band. L'abbiamo messo on-line da pochi mesi ma ti dirò che è bellissimo avere uno "scambio virtuale" di sguardi! In un certo senso, tu aggiorni le varie pagine e: utenti, fans o persone di passaggio leggono e proprio in quel momento è come se ti stessero ascoltando guardandoti negli occhi! Per noi come per tutte le bands emergenti è, assieme ai concerti, l'unico modo per farsi scoprire, per farsi conoscere. Internet rappresenta una risorsa aggiunta sia per tutto il mondo underground che per quello già "visibile" oltre ad essere il mezzo sempre più utilizzato per la vendita del merchandising e dei CD...

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

Bella domanda! Non saprei dirti con precisione quanti CD acquistiamo ogni mese. Diciamo che dipende molto dalle uscite discografiche del momento. Se in un determinato periodo escono uno, due anche tre dischi che ci interessano non abbiamo problemi ad acquistarli come, al contrario, possiamo aspettare anche parecchi mesi se non escono lavori a nostro avviso interessanti.
Comunque sia ascoltiamo parecchia musica differente... personalmente sono un pò "abitudinario". Tendo ad ascoltare continuamente un disco fino alla morte dopodiché, quando proprio non ce la faccio più, cambio e via di nuovo con un altro. Diciamo che finché un disco non l'ho marcio in testa non smetto di ascoltarlo!

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Tanto per cominciare, venerdì 20 gennaio 2006 ci sarà la presentazione ufficiale del disco alla gente e agli addetti ai lavori (stampa, giornalisti ecc...) presso il Nec Ente di Cremona. Ne approfittiamo per invitare tutti! All'interno della serata, verrà proiettato anche il videoclip di Broken che è il primo singolo estrapolato da Psychotheque. Ci teniamo a dirlo perché la regia e la sceneggiatura sono a cura di Michele Rosanìa, regista indipendente fiorentino dotato di un talento incredibile. Verranno inoltre girate le riprese della serata per un video live. Dopo la presentazione, avrà inizio il nostro particolarissimo tour. Chi avrà la possibilità di venire ai nostri concerti capirà subito il perché dell'aggettivo "particolarissimo"!
Per quanto riguarda il futuro cercheremo di fare il più possibile senza mai stancarci di migliorare sia tecnicamente che personalmente.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Vogliamo ringraziare di cuore te per la disponibilità e chi ha creduto in noi fin dall'inizio sostenendoci ed aiutandoci anche nella realizzazione del disco, innanzitutto le nostre famiglie e i nostri amici che ci hanno supportato tecnicamente e moralmente nelle varie fasi della lavorazione.
Speriamo di riuscire a trasmettere il nostro messaggio attraverso la musica a più persone possibili e... veniteci a trovare sul nostro sito! Abbiamo bisogno di voi!

Intervista di Mark Keen Articolo letto 472 volte.

 


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