Intervista Flash: Why Out

Why Out è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

(tom) tutti arriviamo da esperienze differenti, le singole bio le potete leggere sui nostri siti, per non annoiarvi arrivo subito al punto, un amico comune mi ha presentato ema nel 2005 ed insieme abbiamo fondato la band. ale gravitava già nella nostra orbita ed è entrato definitivamente in formazione all’inizio del 2009. dopo anni di live da cover band basata sui grandi classici dell'hard rock, che continuano tutt'ora al ritmo di un paio al mese, abbiamo deciso di dare sfogo alle nostre idee ed abbiamo registrato questo ep. le nostre pseudo carriere musicali hanno ormai toccato i tre lustri....... per qualcuno anche i quattro lustri!!!

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

(tom) principalmente da tutto ciò che è ignorante in ambito hardrock/metal! ognuno ha le proprie influenze, io arrivo dal thrash con overkill e testament; ema dall'hard più yankee, kiss su tutti; ale ha una fondamentale base hardrock classica ma non disdegna il metallone più rozzo, alla anvil per intenderci.
il nostro collante è principalmente hard: thin lizzy/deep purple/ac dc/led zeppelin/a. cooper/wasp/kiss e via così, volume a manetta!!!
non disdegniamo nemmeno la sperimentazione "pesa".

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

(tom) sicuramente è un ep molto vario in termini di generi sviluppati, abbiamo voluto confrontarci con situazioni differenti mettendo alla prova le nostre capacità tecniche. la produzione, il mix ed il mastering sono stati curati dal fonico dei verdena, che si è rivelato un ottimo professionista.
la nostra mission è sempre stata quella di far divertire il pubblico o l’ascoltatore, e qui ce n’è veramente per tutti i gusti, dai 70’s al metal più moderno ed attuale. eterogeneo.

(ale) e' stato la concretizzazione di tante idee dopo mesi e mesi di confronti e scambi di opinioni. nella registrazione non sono stati usati campionamenti, loop, autotune, triggers, ci piace ascoltare esattamente quello che abbiamo registrato, nel modo in cui l’abbiamo suonato!

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

(ale) farsi notare nel mondo musicale non è impossibile ma è molto complicato tenendo conto di quanta gente, come noi del resto, tenta di farsi spazio. abbiamo semplicemente registrato ciò che a noi piace suonare, mettendo in pratica tutti i consigli che i maestri del rock in tanti anni di meravigliosa musica ci hanno gentilmente trasmesso.

(tom) credo che come dgrz ci sia ben poco in giro, o almeno spero! il punto è che si privilegia l’aspetto tecnico rispetto a quello emozionale, noi ci auguriamo di non essere incorsi in questo errore, se riusciremo a far emergere il feeling che vogliamo trasmettere, sicuramente saremo notati ed apprezzati.

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

(tom) discreta scena, anche se inflazionata, come tutte del resto. come già detto la pecca maggiore è la troppa attenzione rivolta alla tecnica ed alle cerimonie di genere modaiole, piuttosto che al feeling ed in parte all’originalità.

(ale) il livello nazionale a mio parere invece non è un granchè… se ci si sposta all'estero c'è da mettersi le mani nei capelli per quanta differenza intercorre tra loro e noi italiani. ovviamente le eccezioni ci sono, anche qui tante band suonano bene ma, principalmente nei paesi anglosassoni c'è un playing, un modo di suonare ed un’ attitudine completamente differenti, più diretti ed immediati.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

(ale) io non cancellerei nulla. proprio tutto ciò che è successo sin qui, sia di positivo che di negativo, ci ha aiutati ad essere ciò che siamo. spero che altrettanti avvenimenti possano accadere per poter crescere sempre più.

(tom) i momenti peggiori sono sicuramente riferibili alle questioni organizzative, sotto ogni profilo, dalla formazione ai rapporti con organizzatori di eventi e gestori di locali. non parliamo degli aspetti logistici, organizzare un tour che non sia deficitario è sempre più difficile. alcuni miei conoscenti si sono trasferiti all’estero per poter suonare con continuità la musica che più ci piace.
i migliori sono riconducibili alle situazioni live, all’affetto del pubblico ed alle riconferme delle date. senza dimenticare i feedback positivi che riceviamo via web.

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

(tom) ottimo, appunto! e’ attualmente il mezzo più importante attraverso il quale veicolare la propria arte e creatività, promuovendola a livelli impensabili fino a pochi anni fa. il vostro prezioso lavoro ne è la prova.

(ale) la facilità e la democraticità del mezzo rendono tutto più facile ed a portata di mouse.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

(ale) sono amante del vinile..preferisco acquistare la plastica nera..diciamo comunque un paio al mese.

(tom) preferisco un paio di acquisti “pesanti” all’anno, una decina di album alla volta. per l’ascolto è un casino, gli impegni sono tanti: famiglia, lavoro, scalette da preparare per i live, comporre musica propria… insomma andare oltre il secondo ascolto vuol dire aver trovato un capolavoro!

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

(ale) diffondere la propria idea di rock il più possibile ed in più luoghi possibili, sperando che il pubblico possa apprezzarla.

(tom) donington? ahaahahah per me l’importante è lasciare una traccia nell’affollatissimo panorama musicale. la pianificazione, per quanto difficile, è fondamentale per ottenere la giusta esposizione. il sogno è quello vendere un sacco di copie fisiche e download, magari pubblicati da una major…
per ora siamo in contatto con un paio di etichette interessate a stampare il full che stiamo scrivendo, abbiamo partecipato ad una compilation usa, siamo in rotazione su alcune radio web estere e continuiamo l’attività live.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Collegatevi ai nostri siti, aiutateci acquistando il nostro ep, partecipate ai nostri concerti, comprate i nostri gadget, parlate di noi ai vostri amici in giro per il pianeta. grazie a metal wave ed al suon staff.
stay haaaaaaaaarrrrrrrrddddddd & metal!

Intervista di Jerico Articolo letto 324 volte.

 


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