Intervista: Dogs 'N' Bones

Nessuna Descrizione Anche se in ritardo di qualche mese sull'uscita del loro primo album in studio, abbiamo avuto la fortuna di poter porre qualche domanda al simpatico e loquace leader dei Dogs 'N' Bones Hellcat, promettente band Street originaria di Brescia, la quale ha avuto l'onore di essere stata scelta direttamente da Dario Mollo per produrre il proprio esordio. A voi adesso scoprire quanto detto...

 

Salve ragazzi, cominciamo questa chiacchierata presentando un po’ il gruppo e la proposta musicale ai lettori di metal Wave…

Hellcat: Ciao sono Manuel (Hellcat) il bassista della band, che dire noi suoniamo un rock’n’roll bastardo con influenze hard rock, heavy street e alcune velate influenze punk’n’roll. La band esiste da parecchio tempo, anche se il monicker Dogs’n’Bones è nato dopo la firma con la My Graveyard, prima ci chiamavamo G@ttitude, nome che fondeva il mio cognome Gatti al mio strumento Yamaha Attitude. Dopo un esordio buono e diverse recensioni positive del nostro EP uscito nel 2004, abbiamo deciso di registrare in uno studio vero per sentire come avrebbero suonato i pezzi nuovi che verso metà 2006 avevamo pronti. Ora quelle canzoni potete sentirle su Dirty Fuckin’ Loud.

L’anno passato è uscito sugli scaffali il vostro primo lavoro in studio con questo monicker: quali sono le aspettative di vendita del vostro Dirty Fuckin' Loud?

Ti dirò i veri “numeri” di vendita li conosce il boss della My Graveyard (a detta dell’etichetta stiamo andando bene), le copie che erano in mano nostra, che abbiamo gestito noi, sono quasi tutte finite…amici, fans, e ragazzi conquistati durante le serate live sono stati i nostri migliori acquirenti.

Come si svolge il songwriting al vostro interno e di cosa parlano prevalentemente i vostri testi?

Allora, il songwriting è completamente affidato al sottoscritto, il quale, “armato” di chitarra scrivo tutte le linee e i riff di chitarra, ovvio che i guitar solos e gran parte delle melodie sono tutti ad opera del vero chitarrista della band, Dr. Rock; in sala prove, assieme a OldBoy (batterista) e Dr.Rock (chitarrista) rifiniamo il tutto, il metodo è buono, visto che la canzone che porto ha un inizio e una fine, insomma è completa in ogni parte, non crediamo molto nel “jammare” per tirar fuori un pezzo. Anche per quanto riguarda i testi sono il maggiore autore, a volte unico autore, a volte (anzi la maggior parte) sono stati scritti a quattro mani con Seven il cantate e i rimaneti scritti a quattro mani da Dr.Rock e Seven, insomma chi è ispirato, scrive, poi sempre assieme andiamo a correggere o aggiungere parti sia nella musica che nei testi. Allora brevemente i testi trattano di argomenti prevalentemente divertenti. “Hard To Say No”, scritta da Dr. Rock, tratta del classico triangolo, dove è difficile tirarsi indietro, e soprattutto fuori, per questo è “Hard To Say No”, “Give Me A Reason” riassume la storia di “Alias” , serial per il quale siamo tutti impazziti, e quindi ho creduto giusto dedicare un pezzo alla nostra cara Sidney Bristow. “Ka-Boom” è una riflessione su quanto siano stupidi gli attentati e le guerre per ,cosi dire, “sante”; una critica in particolare va anche ai media, che ci spiattellano tutto in TV come se niente fosse, allientando i nostri pranzi e cene con scene di morte, guerra e sofferenza. “I Hate You” è dedicata a tutte quelle ragazze che abbiamo avuto e che non sono rimaste con noi, visto che in molti casi, preferivamo la nostra musica a loro. “Never Seen Before” è una riflessione su quanto le donne belle possano mandarci in pappa il cervello, il vero antidoto è mandarle a quel paese prima che sia troppo tardi...”Dogs’N’Bones” è tracotanza pura, si marca il territorio, come cani, su tutto, le donne soprattutto e si ha sempre fame di
”ossa” nuove, analogie uomo animale qui vengono descritte abbastanza bene. “All We Need” è il riassunto di una serata di tanto tempo fa quando dei ragazzi ci offrirono cinquantamilalire, per ri-suonare “Black Night” come bis a concerto finito..grandiodo no? “Smell Of Death” parla di come a volte sia percepibile “l’odore della Morte” nell’aria e di come a volte ci possa passare così vicina da farci stare male. “God Of Rock” è un personaggio inventato, un rocker di altri tempi che torna sulle scene e subito è chiaro che è sempre il numero uno. Questo personaggio, tornerà anche nel prossimo cd, con altri aneddoti della sua vita, visto che la sua figura nacque nel nostro primo EP “Rock Target”, abbiamo deciso di dedicargli altro spazio per raccontare le gesta di questo personaggio, attraverso alcuni pezzi; il filo conduttore di ogni lavoro futuro.

Brescia, la vostra città natale, è recettiva nei vostri confronti o vi si presentano problemi di odiens o di spazi in cui suonare? E qual è il riscontro nazionale e le problematiche connesse?

Stiamo per concludere il nostro Tour promozionale con i Dreamhunter, band anch’essa sotto My Graveyard, di Brescia e uscita con il loro cd lo stesso giorno nostro. Il Dogs & Hunter Tour 2006-2007 ha fatto varie tappe nel Nord Italia e varie anche nel Bresciano e provincia, per essere solo l’inizio devo dire che è andato bene, concluderemo il tutto il 18 Maggio assieme anche agli Skanners al Motorock 2007 a Cremona presso il parco Colonie Padane.

Il vostro lavoro è stato prodotto da un monumento vivente come Dario Mollo nei suoi Damage Studio Inc. di Ventimiglia: quanto può aiutare a lavorare con un mostro sacro del genere e quanto si può apprendere da questa esperienza?

Si apprende tantissimo te lo assicuro, un’esperienza che consiglio a tutti i musicisti, ci siamo trovati benissimo e per questo a fine novembre 2007 torneremo da lui per il successore di “Dirty Fuckin’ Loud”, ormai siamo arrivati quasi al capolinea con il nostro nuovo lavoro, sul nostro sito http://www.dogsandbones.com tutte le notizie e le curiosità riguardo il nuovo CD.

La vostra casa discografica è la My Graveyards Productions, sempre più attiva sul mercato, sia italiano che straniero: cosa significa lavorare con una label alimentata da così tanta passione?

La My Graveyard è un ottima casa discografica, poiché il titolare è un ottima persona; disponibile, simpatico e appassionato di musica rock/metal fatta da italiani, infatti lui punta solo su band italiane che ovviamente scrivono in inglese i testi, per essere competitivi in tutto il mondo, credo che sia giusto così, non sempre l’erba del vicino è sempre più verde.

In passato ho raccolto testimonianze non proprio entusiastiche del music-bussiness italiano: quali sono le difficoltà che si possono incontrare nel firmare un contratto discografico?

Per noi non è stato così difficile, fortunatamente, visto che, come spiegavo prima, la My Graveyard punta su ragazzi italiani; è difficile in generale, poiché in tanti vogliono solo musica fatta da stranieri, l’esterofilia, purtroppo è un fenomeno a 360°, guarda il calcio come è colmo di stranieri, gli italiani non sono capaci di giocare meglio a calcio, così come non sono altrettanto bravi a scrivere musica? Solo punti di vista.

Avete in progetto una serie di date in Italia o all’estero per questa estate? E, in caso affermativo, come si articoleranno tali concerti?

Come detto prima abbiamo già suonato tutto questo inverno, a Maggio faremo l’ultima data ufficiale del nostro Tour, anche se già altre serate assieme ai nostri compagni di etichetta Dreamhunter, sono ufficiosamente in ballo per i mesi a venire. Noi appena fatta quest’ultima serata ci concentreremo nell’arrangiamento del nuovo cd, i pezzi sono un po’ di più questa volta. Entro fine luglio, dovremmo avere una pre-produzione strumentale di tutti i quindici pezzi scritti, le voci, già preparate in questi mesi e altre da preparare, saranno registrate a settembre; ottobre per gli assoli e le melodie, novembre per chiudere il tutto e a secondo del tempo che a novembre ci servirà, vedremo poi quando fissare l’entrata ai Damage Studio, tutto sarà pronto comunque entro fine anno, è importante avere una data, altrimenti queste cose non finiscono mai, te lo assicuro…

L’Italia sta sempre più accrescendo la propria fama all’interno della musica dura: quale prospettiva può avere un manipolo di giovani come voi che propone un genere così distante dalla tradizione musicale indigena, nonostante sia caratterizzata da una incontestabile qualità?

Sono tredici anni che suono e per quasi nove anni ho fatto cover metal, poi canzoni commerciali, per suonare nei locali per gli altri, ora i Dogs’N’Bones, suonano solo per compiacere i propri gusti musicali, certo la musica che suoniamo è anche ascoltata da un pubblico, ma non mi sono mai posto il problema di suonare e scrivere canzoni affinché possano piacere più o meno a questo o quello, quando inizi a fare così ti sei rovinato con le tue mani.I primi fans dei Dogs’N’Bones, siamo noi stessi, se la scelta deve essere tra un pezzo che potrebbe piacere alle masse non avvezze al nostro genere, ma che non ci convince o qualcosa di più tirato, e meno commerciale, stai tranquillo che la scelta ricadrà sulla seconda opzione.

Tornando al lato prettamente artistico dell’intervista, quali influenze avete avuto in passato e quali sono gli album a cui vi ispirate oggigiorno?

Non mi ispiro a niente in particolare, visto che nella vita musicale sono bassista, le canzoni che scrivo con la chitarra le scrivo e basta senza essere influenzato da nessun chitarrista, visto che i chitarristi che amo, sono per me tecnicamente irrangiungibili, Zakk Wylde, Steve Vai, Paul Gilbert, Van Halen, sono nomi a caso. Se parliamo invece di Album e cd vari amo svariate band, Iron Maiden, Kiss, Ozzy, Annihilator, Pantera, System Of A Down, Muse, Motorhead, e tanti altri.

Che importanza ha internet per la musica Hard Rock, partendo dal sito del gruppo terminando allo spazio che ormai ognuno ha su myspace e passando dai numerosi portali o blog che trattano tale genere e dai programmi di sharing?

Importantissimo internet, My Space soprattutto, emule, malgrado tutto, pure. Il nostro cd ho visto essere molto condiviso, certo non si becca un soldo ma intanto il nome gira, se si pensa al Tape Trading degli anni ottanta, ora si veda internet come la giusta evoluzione. Personalmente compro troppi cd, internet o non internet, quindi sarà sempre all’individuo la più ardua scelta, mai e poi mai scaricherei, prima, un cd di una band che amo, perchè rovinasi la sorpresa, prima dell’uscita? Tanto sò che li comprerò in ogni caso, se invece rapportiamo il tutto a band che non conosco prima magari me li sento poi se apprezzo compro, ovvio che se non mi piace cancello il tutto, quindi personalmente non credo di danneggiare nessuno.

Avete un messaggio da mandare ai lettori di MW?

Ragazzi se vi piace il rock’n’roll e trovate il nostro cd fatelo vostro, se proprio non lo trovare e volete provare qualcosa di nuovo basta fare un salto sul nostro sito e ordinarlo tramite pay pal. http://www.dogsandbones.com. Grazie per lo spazio concessoci. Ciao ci si vede, su My Space, ovviamente, venite e linkatevi: http://www.myspace.com/dogsnbones

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Intervista di Ernando Articolo letto 1145 volte.

 


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