Intervista: Elvenking

Nessuna Descrizione Il 2010 è stato l'anno del ritorno degli Elvenking, band di spicco del metal italiano, che con “Red Silent Tides” pone un nuovo tassello nel mosaico musicale del gruppo. Il chitarrista Aydan risponde ad alcune domande, raccontandoci com'è nato l'album e dando unosguardo a oltre dieci anni di carriera.

 

Al momento la band è impegnata nella promozione del nuovo album “Red Silent Tides”. E’ passato qualche mese dalla sua uscita: potete fare il vostro personale punto della situazione? Siete soddisfatti di com’è stato accolto, dalla critica e dai fan?

Aydan :: Assolutamente soddisfatti. Penso che sia il nostro album accolto in maniera in assoluto più favorevole dalla critica. Non ci è mai successo di avere commenti così unanimemente entusiasti dalla stampa specializzata. Abbiamo appena suonato i primi concerti dell’anno in Olanda, Germania, Olanda e Svizzera e la reazione dei fan ai pezzi del nuovo album è stata eccezionale. Quindi direi per ora tutto positivo.

2) Che cosa pensate rappresenti “Red Silent Tides” per la carriera del gruppo e come lo ponete rispetto ai vostri lavori precedenti?

Aydan :: Direi che è un altro passo della nostra evoluzione e ricerca musicale. Lo considererei come un album più melodico e più emozionale del precedente “The Scythe”. E’ un album pieno di passione e di colore rosso, qualsiasi questo rappresenti.

3) Come avete lavorato alla stesura dei brani?

Aydan :: Un po’ nella stessa maniera di sempre, forse in questo caso un po’ più individualmente nella primissima fase, per poi presentare delle prime bozze di idee a tutta la band e valutare insieme quale fosse il materiale valido e che meritava di essere approfondito.

4) C’è qualche “dietro le quinte” che potete svelarci, in merito alla realizzazione di “Red Silent Tides”? Qualche episodio particolare legato alle registrazioni o alla fase di composizione che volete raccontarci?

Aydan :: Beh, questa volta abbiamo lavorato con un grande professionista come Dennis Ward, in Germania, e questo ci ha fatto fare un notevole salto in avanti per quanto riguarda la produzione, la scelta degli arrangiamenti e molte altre cose. E’ stata un’esperienza assolutamente grandiosa lavorare con una persona come lui, la cui esperienza è fondamentale.

5) Al brano “The Cabal” è legato anche un video, che i fan possono vedere su Youtube; di recente poi avete presentato anche il video di “Your Heroes Are Dead”. Potete raccontarci come mai avete scelto proprio questi due brani e come sono nati i due video, tra l’altro piuttosto diversi tra loro?

Aydan :: Proprio perché sono due brani molto diversi tra loro. Eravamo un po’ indecisi sulla scelta del primo singolo, poiché non eravamo sicuri di uscire con una power ballad non distante da “The Divided Heart”, ma alla fine ci sembrava una delle canzoni più catchy che potesse essere apprezzata da un pubblico più vasto ed infatti si è rivelata una scelta apprezzata e dal vivo è già una grande successo. Non avevamo in programma realizzare un secondo video inizialmente, ma quando ci è stato richiesto e se ne è presentata l’occasione non abbiamo avuto dubbi nel proporre la canzone più heavy del disco e mostrare finalmente tutto il nostro lato più metal.

6) A parte le due song già citate, quali sono a vostro parere le canzoni più significative dell’album, e per quale motivo?

Aydan :: Direi che tutto l’album è ricco di grandi canzoni, anche molto diverse tra loro, quindi non me la sento di fare nomi ma vedo che nelle recensioni e nei vari forum una delle canzoni più nominate e apprezzate è “Runereader” .

7) Parlateci dei testi di “Red Silent Tides”: su cosa sono incentrati, dove trovate l’ispirazione per le lyrics?

Aydan :: I testi di “Red Silent Tides” trattano la passione e l’emozione, quello che ti brucia dentro e ti fa sentire vivo, nel bene e nel male. Tutto ciò che ti lascia affogare nelle maree silenziose della vita e ti fa sentire che tutto ciò che fai è degno di essere vissuto, totalmente.

8) Sono passati ormai più di dieci anni dal vostro primo demo, “To Oak Woods Bestowed”. Guardando indietro a tutta la vostra carriera, quali sono stati a vostro pareri i momenti più significativi, quelli che hanno segnato una crescita della band, quelli che ricordate con particolare piacere, o, al contrario, quelli più difficili?

Aydan :: In più di dieci anni ovviamente sono successe moltissime cose, e soprattutto siamo tutti cresciuti come musicisti, ma soprattutto come persone, all’interno di questa band. E’ quindi inevitabile portarsi dietro una serie di ricordi e memorie importantissime, sia che queste fossero positive che negative. Di sicuro ne abbiamo passate tante, ma quello che voglio guardare oggi giorno è solo il punto in cui quattro ragazzini partiti dal nulla sono stati capaci di arrivare, utilizzando solo le loro forze, i loro sogni e fantasie.

9) Come giudicate la scena metal attuale in Italia? Si parla spesso delle difficoltà di suonare questo genere nel nostro paese, rispetto all’estero...

Aydan :: Come ti dicevo a supporto del nuovo album per il momento abbiamo fatto solo concerti all’estero e la nostra prossima tappa sarà in Spagna. Torneremo a suonare in Italia a Marzo, per cui siamo curiosi di come verrà accolto il nostro nuovo lavoro. Abbiamo una buona serie di date fissate in Italia, quindi mi riservo il giudizio dopo aver suonato. Posso dire che negli ultimi anni abbiamo notato un notevole miglioramento da ogni punto di vista anche nel suonare in Italia.

10) Tra tutti i live che avete fatto, ce n’è uno che vi è rimasto maggiormente impresso?

Aydan :: Beh, si ci sono esperienze che per vari motivi ci sono rimaste più impresse che altre. Per esempio aver suonato in Russia oppure negli Stati Uniti sono state esperienze fantastiche per noi.

11) Potete anticipare qualcosa sui vostri progetti futuri? Cosa possiamo aspettarci dagli Elvenking nel 2011, oltre ai live previsti in Italia e all'estero (Svizzera, Spagna, Austria...) nei primi mesi dell’anno?

Aydan :: La nostra intenzione è di suonare live il più possibile per tutto il 2011 e portare “Red Silent Tides” sui palchi di tutta Europa e del mondo. Abbiamo in programma un tour in Sud America per la seconda parte dell’anno. Poi il 2011 è anche l’anniversario dei 10 anni dall’uscita del nostro primo album “Heathenreel”, quindi pensiamo di celebrarlo nella seconda parte del 2011 con degli show dedicati.

12) C’è una band che ammirate e che vorreste poter accompagnare in tour, in futuro?

Aydan :: Ce ne sono un sacco tra le nostre preferite. Se dovessi fare dei nomi direi Nightwish o Helloween.

13) La vostra biografia, sul sito ufficiale della band, si chiude con una descrizione di “Red Silent Tides” e la frase “It’s poetry that rocks!”. Possiamo considerarla come una chiave d’interpretazione per comprendere gli attuali Elvenking e il discorso musicale che state portando avanti?

Aydan :: E’ una frase proposta dalla nostra etichetta discografica, ma devo dire che descrive perfettamente quella che è il nostro percorso e devo dire che mi piace moltissimo. Se dovessi descrivere la nostra musica userei gli stessi termini. Direi che è perfetta.

14) Volete aggiungere qualcosa per i fan che leggeranno questa intervista?

Aydan :: Grazie e voi per la disponibilità e invito i lettori che non ci conoscessero ad ascoltare “Red Silent Tides”, per tutti coloro che hanno ancora la volontà di sognare.

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Intervista di Aislinn Articolo letto 2970 volte.

 


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