Intervista: Hayley's Royal Whores

Nessuna Descrizione A pochi mesi dall'uscita del loro secondo album "Back to the Zone" e dopo averlo recensito, abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questi quattro ragazzi finlandesi! A rispondere alle domande è stato Pasi Crash, cantante e chitarrista della band.

 

Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui con noi su MetalWave! Per cominciare , potreste presentarvi ai nostri lettori?

Hey, sono Pasi Crash, cantante e chitarrista degli Hayley’s Royal Whores. Gli HRW sono un gruppo formato da quattro rockettari / metallari finlandesi. Noi mescoliamo elementi rock con il metal e cerchiamo di suonare in maniera molto dritta. Quindi, niente stronzate progressive. Inoltre usiamo molto le tastiere, che hanno una grande importanza nella nostra musica. Io credo che abbiamo molto da dare ai fans del gothic, alternative e ai metallari in generale.

E’ da poco uscito il vostro secondo album e noi di Metalwave l’abbiamo recensito con entusiasmo. Diteci qualcosa dal vostro punto di vista riguardo “Back to the Zone”.

Penso sia un album capace di farvi scatenare. Ha elementi forti, ma anche delle belle atmosfere ed elementi malinconici. Siamo finlandesi, quindi credo che potete sentire questa malinconia nella nostra musica; viene naturale. Ma tutto sommato vogliamo fare un album con un buon feeling che spacchi i culi. Sono anche un fan della musica anni ’80 in generale, questo è il motivo del perché si respira un’atmosfera anni ’80. Io credo che questo album abbia due lati, o lo ami o lo odi. Ma penso che sia abbastanza buono.

Diteci un po’ cosa è cambiato in “Back to the Zone” rispetto al vostro primo album “Discoteque Tranny”?

La produzione e le canzoni sono molto meglio. Abbiamo registrato entrambi gli albums nello studio Watercastle a Jyväskylä, Finlandia. In ogni caso abbiamo molta più potenza per questo nuovo album. Volevamo una grande produzione e specialmente con le tastiere abbiamo ricercato suoni particolari, non solo archi e cori noiosi in sottofondo e ci abbiamo speso un bel po’ di tempo. Inoltre penso che anche le chitarre siano più potenti. Non è sbagliato dire che forse eravamo ancora dei principianti quando abbiamo fatto il primo album, ci è voluto del tempo prima che la band capisse il suo potenziale. Quindi, credo che è il miglior album sotto ogni aspetto anche se il concetto delle nostre canzoni è rimasto lo stesso.

Quali tematiche trattate prevalentemente nei vostri testi?

Oh, ci sono un sacco di temi diversi, abbiamo una buona intesa nella band per fare testi seri e meno seri. Voglio dire, c’è sempre un messaggio intrinseco dietro ogni testo. Mi sono preso la libertà di scrivere quello che voglio. Quindi, scrivo di sesso, alcool, satana, droghe, amore o qualsiasi altra cosa voglio…non ci sono limiti. Se mi sento di scrivere qualcosa su di una figa leccata, posso farlo. La stessa cosa vale per i testi più seri. Il tuo stato d’animo ti guida!

Come nasce un vostro brano ? C’è dietro un lavoro collettivo o nasce tutto dalla mente di uno solo di voi?

Noi componiamo le canzoni per la maggior parte a casa e le mettiamo insieme durante le prove. Io scrivo il 70% della musica, ma ovviamente ognuno da un contributo personale alle canzoni. Inoltre , cerco di renderle abbastanza semplici, così è facile fare cambiamenti all’ultimo minuto in studio. In genere inizio dal ritornello e poi mi dedico ai versi e poi al resto. Quando suoni da più di 15 anni in una band, hai trovato il giusto modo di comporre. Quindi, risulta abbastanza facile adesso.

Quali sono le vostre maggiori influenze in ambito musicale e non che vi portano a comporre la vostra musica ? Inoltre a quali gruppi vi ispirate ?

Quando ero ragazzo, i miei amici suonavano prevalentemente cover. A invece non era mai piaciuto, quindi ho sempre suonato le mie canzoni. Non so cosa mi ha portato a suonare ea creare musica. Forse è la passione di creare qualcosa di nuovo. Oggi siamo una band attiva, di conseguenza è molto importante non sedersi sugli allori. Io ascolto un sacco di generi musicali diversi e sono molto aperto a tutto e vengo ispirato in molti modi. All’inizio ascoltavo molto metal, ma sono aperto a tutto…rock, metal, pop e anche musica techno. E’ difficile dire quali sono i gruppi preferiti, ma in passato ero un grande fan dei Tiamat, Theatre Of Tragedy etc. Adesso ascolto molto di più cose commerciali, ma non dimentico le mie origini. C’è sempre tempo per ascoltare Burzum o i Dark Throne.

Il 2012 è stato un anno molto ricco per voi, quali sono stati gli avvenimenti principali e più significativi?

Abbiamo fatto un tour molto figo nei paesi baltici prima di entrare in studio. Era il nostro primo tour con gli HRW. Un sacco di alcool, fantastici shows e super sbronze dopo gli shows. Ci piace fare festa, ma ovviamente i nostri concerti sono molto più importanti. Quindi non puoi sputtanarteli. Tutto sommato l’intero anno è stato pieno di impegni ed è stato molto produttivo, abbiamo fatto tre settimane in studio e ne è valsa la pena. Certamente firmare un contratto con l’etichetta austriaca ci ha aiutato molto.

Come pensate di promuovere il vostro ultimo disco ?

La nostra etichetta Noisehead Records si prende cura della promozione. Può sempre andare meglio, ma sono di gran lunga soddisfatto Ci sono milioni di bands che combattono per avere l’attenzione della gente, soprattutto adesso che la promozione avviene più che altro su internet. Abbiamo fatto interviste a radio e giornali in Finlandia, ma in Europa la promozione potrebbe andare meglio. Speriamo che la situazione migliori in futuro perché il nostro obbiettivo primario è rendere la band più grande di anno in anno.

Che cosa avete in mente per il futuro ? Avete in progetto di fare un tour europeo ?

Abbiamo un tour europeo di due settimane e mezzo tra Aprile e Maggio. E’ il nostro primo tour da headliner, quindi sto aspettando di vedere come va in Europa. Abbiamo suonato tante volte in Europa in passato con la nostra band precedente, i “Selena And Sin”. Suoneremo in alcuni festival estivi, ad esempio suoneremo nel più grande festival rock lituano. L’importante è fare tours e fare concerti e avere bei momenti on the road. E’ una cosa molto importante per la nostra band. Siamo una band live al 100% con concerti che spaccano i culi, quindi qualsiasi cosa è possibile quando suoni dal vivo.

Com’è la scena metal underground finlandese?

Così e così. La musica metal è diventata mainstream in Finlandia negli ultimi 5-6 anni. Le radio trasmettono musica metal non stop e non so per quanto a lungo sarà piacevole. Voglio dire, credo che la musica metal sia cresciuta troppo in Finlandia. Non voglio sembrare uno stronzo, ma il download illegale ha portato svantaggi anche alle band underground. Nessuno compra i cd ai concerti ed in questo modo le bands perdono un sacco di soldi, specie quelle underground. Anche organizzare concerti è diventato più difficile per le bands come la nostra. La gente non è disposta a pagare l’ingresso se suonano gruppi sconosciuti e sotto questo aspetto i locali non sono disposti a organizzare concerti per gruppi underground. E’ una situazione difficile e solo le bands più forti sopravvivono.

Mi ha incuriosito molto il nome della vostra band, come mai l’avete scelto? Ha qualche significato particolare?

Ahahah è divertente, perché me lo chiedono tutti. Ad essere onesto ci sono due facce della stessa medaglia, da una parte il nostro nome è curioso e magari la gente ha anche voglia di scoprire la musica della band. Dall’altra parte però ci sono alcuni locali che hanno paura ad organizzare concerti per noi, perché non sanno cosa può pensare la gente. Per esempio non abbiamo possibilità di suonare in locali da fighetti. Anche la promozione su internet è difficile perché google non accetta la parola “Whores”. Abbiamo scelto il nome perché volevamo qualcosa di speciale. Sai, è più come odiarlo o amarlo… proprio come la nostra musica. Per quanto riguarda il significato, non c’è niente di speciale.

E’ giunto il momento di lasciarci, mandate pure un messaggio ai vostri fan e ai nostri lettori.

Grazie mille per l’intervista! Auguro il meglio ai tuoi lettori e speriamo che la gente vada a scoprire la nostra band!

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Intervista di Revenant Articolo letto 1755 volte.

 


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