Intervista: Macbeth

Nessuna Descrizione I Macbeth sono senza dubbio una delle più fulgide espressioni del gothic metal nostrano. A pochi giorni dall'uscita del nuovo album, ancora senza un titolo definitivo, abbiamo intervistato Fabrizio, drummer della band.

 

Ciao ragazzi, questa è la prima volta che ho il piacere di intervistarvi. Mi fa piacere vedervi in gran forma, al traguardo di un nuovo capitolo della vostra discografia. Cosa ci potete dire sul vostro nuovo lavoro, e quali speranza nutrite nei suoi riguardi?

Non posso darti anticipazioni purtroppo…è tutto top secret! Si tratta comunque di un lavoro nettamente superiore a quanto prodotto da noi fino ad ora sia per quanto riguarda il songwriting che la produzione. Siamo fieri di questo album.
Il sito ufficiale è sempre aggiornatissimo, quindi ogni tanto date un’occhiata per avere informazioni sul nuovo album.

Ci saranno delle differenze sostanziali rispetto al precedente "Malae Artes", o non snaturerete eccessivamente il vostro sound?

Certo ci saranno differenze, il sound è riconoscibile, ma si tratta di un prodotto diverso dal solito. Abbiamo dato molto spazio alle voci ed abbiamo curato ogni dettaglio.

Come si è svolto il processo compositivo del vostro nuovo lavoro? Le canzoni sono nate spontaneamente, e così gli arrangiamenti? Oppure vi siete trovati di fronte a scelte complicate, tipo riscrivere un brano tutto da capo o addirittura mettere da parte una composizione già fatta e finita?

Non ci troviamo quasi mai davanti a scelte complicate, suoniamo ciò che ci piace, nessuna scelta preventiva. Scriviamo ed arrangiamo secondo gusto personale.
Si potrebbe dire che siamo i primi fans di noi stessi, componiamo innanzitutto per noi, così non sbagliamo.

Ricordo di avervi seguiti sin dai vostri primi passi, e devo darvi atto di una grande costanza. La vostra carriera ha avuto molti alti e bassi, ma non vi siete mai lasciati travolgere dagli avvenimenti. Da dove nasce questo carattere? Forse dal fatto che i vari problemi non hanno mai consentito ai Macbeth di esprimere al massimo le proprie potenzialità? Pensate che il nuovo lavoro sancisca definitivamente la maturità raggiunta del vostro progetto musicale?

Siamo cambiati molto. Ho cercato a lungo elementi e musicisti con cui condividere l’esperienza che effettivamente è cominciata solo da qualche anno.
Con questa formazione, in soli due anni, siamo stati in tour in sud america, abbiamo raggiunto il libano abbiamo suonato in tutta Italia, abbiamo suonato in importanti festivals…questo significherà qualcosa, no?

Non posso che complimentarmi per la vostra dinamicità dal vivo, e per la futura partecipazione al Metal Female Voices Fest! Cosa significa per voi suonare dal vivo, dopo tanti anni passati sul palco? E questo festival belga, che vetrina potrebbe rivelarsi per la vostra band?

Si siamo felici di essere stati contattati per partecipare al festival. Si tratta di una buona occasione per conoscere nuove persone, anche se in realtà è stato un evento minore rispetto ad altri in cui abbiamo fatto da headliner.

Come siete cambiati, come artisti e persone, rispetto ai vostri esordi? Molti musicisti affermati cambiano radicalmente il proprio modo di "sentire" la musica, spesso riducendo il loro acquisto personale di dischi o non provando più le medesime sensazioni ascoltando un concerto. Questa cosa vale anche per voi, o l'entusiasmo di vedervi un concerto o comprarvi un CD non è mai venuto meno?

Beh, credo non si tratti di veri musicisti allora ;)
Le sensazioni sono le stesse, fortunatamente.
Acquistiamo musica ed andiamo a concerti regolarmente, c’è sempre da imparare.

Anno dopo anno, vi ho visti sempre più attenti all'immagine, oltre che alla qualità musicale. A parer mio, si tratta di un'ottima cosa, anche se la critica italiana tende spesso a svalutare tali scelte promozionali. Perchè, secondo voi, l'Italia non riesce ancora a scollarsi di dosso questa mentalità provinciale? E qual'è la vostra opinione sui giornali, le fanzine e le webzine del nostro bel paese?

Si, ho avuto modo di constatare l’ignoranza di qualche “esperto del settore”; ma siamo in un paese libero e ognuno può dire quello che pensa.
Il problema grosso è che spesso chi scrive e fa recensioni è anche musicista e se si tratta di musicista frustrato il gioco è fatto. Allora secondo loro: i gruppi che fanno strada sono raccomandati, i gruppi che si vestono in un determinato modo sono modaioli…
Ti dico la verità, quando leggo certe cose non provo rabbia, ma terrore perché con le persone ottuse non puoi nemmeno discutere e devi conviverci tutti i giorni.

Che progetti avete per il futuro? Promuovere soltanto il nuovo disco, o avete qualche sorpresa in serbo?

Per la promozione di questo disco verranno spese molte energie. Oltre ad interviste, pubblicità e live per cui abbiamo già interessanti proposte dall’estero, è stato realizzato un bellissimo video clip che speriamo di cominciare a far girare dall’estate.

Bene, l'intervista è finita. Ringraziandovi per la disponibilità, vi lascio un piccolo spazio per concludere l'intervista al meglio!

Grazie a te per l’intervista. Grazie a chi supporta la band, visitate il sito ufficiale per le news. http://www.macbeth.it

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Intervista di Aqualunaedreams Articolo letto 1993 volte.

 


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