Intervista: Secret Rule

Nessuna Descrizione Il nuovo album dei Secret Rule uscirà a breve, noi lo abbiamo ascoltato in anteprima e ora vogliamo parlarne un pò con loro. Lasciamoci stupire ancora...

 

Nuovamente un nuovo disco in un anno. Come fate ad avere idee e tempo per un nuovo lavoro nonostante i vostri impegni?

Ciao Reira, è semplice, non lavoriamo, non mangiamo, non abbiamo una famiglia, e soprattutto siamo ricchissimi! :D LOL!!! Ovviamente, purtroppo, nulla di tutto ciò. Ma diciamo che questo ritmo di produzione ci calza a pennello, non facciamo affatto fatica a gestirci. Del resto quando entriamo in modalità scrittura siamo piuttosto rapidi a tirare giù idee. Mediamente facciamo sempre una ventina di tracce sulle quali poi man mano andiamo a fare una scrematura, lasciando poi solo quelle che riteniamo idonee all’album che abbiamo in mente.
Poi posso aggiungere che di tanto in tanto ci piace complicarci la vita, aggiungendo idee, talvolta non molto semplici da inserire, o magari suoni, ritmiche.....insomma una serie di cose che magari ci portano via più tempo per realizzarle, ma quando si è spinti da una forte passione e voglia di creare...il tempo è sempre irrilevante.

Come mai un concept album? Cosa vi ha ispirati in questa direzione?

C’era bisogno forse di aria nuova, o semplicemente il desiderio di cimentarsi su qualcosa di diverso. Scrivere un concept è sempre molto complesso. Non stai più facendo i conti con una tua idea, ma con qualcosa di più ampio, soprattutto se come noi (in questo caso), hai a che fare con qualcosa scritto prima da altri e soprattutto scritto molto bene. In particolare sono io l’appassionata di fumetti e ci tengo a dire che i fumetti non sono solo quelli per bambini/adolescenti, anzi, ci sono dei fumetti che sono dei veri capolavori e scritti appositamente per gli adulti. Quello che ho fatto è stato ispirarmi all’universo creato da Neil Gaiman per il comic “The Sandman”. Queste 7 entità così strettamente legate agli esseri umani, che sono Sogno, Morte, Destino, Desiderio, Delirio, Disperazione e Distruzione, vengono in contatto con la protagonista del concept, dalla sua nascita alla sua morte. Insomma, qualcosa di molto serio.

Cosa rappresenta la copertina del nuovo disco, come è stata sviluppata?

Bene, questa volta è una copertina molto diretta, l’abbiamo fortemente voluta cosi, visto che rispecchia il mood dell’album, forse più aggressivo, e volevamo un pò uscire dagli stereotipi del Symphonic Metal. Non che non ci piaccia esserne integrati, ma non ci sentiamo cosi sinfonici od almeno, non ci sentiamo esclusivamente sinfonici. Riteniamo che il nostro sound non sia incanalato in un solo genere, non lo è mai stato...abbiamo sempre avuto brani tendenti anche al power, cosi come classici brani più semplicemente heavy...non ci poniamo dei limiti, suoniamo quel che ci va...e talvolta vediamo anche un pochino di osare...non ci siamo mai nascosti dal fatto che strizziamo l’occhio all’elettronica, cosi come alle parti più (oserei dire) ignoranti! :) Tornando comunque alla copertina, rappresenta essenzialmente i 7 Eterni...queste figure eteree delle quali quasi non si percepisce la presenza, ma piuttosto l’essenza.

Partiamo da The Endless, un brano nel quale vi ho accostato ai Within Temptation di qualche anno fa. Cosa ne pensate? So che Angela ha fatto una cover con Federica Lanna di un loro brano recentemente.

Beh, è un paragone che ci riempie di gioia, ci lusinga. Amiamo il modo di scrivere dei Within Temptation, anche se sicuramente non sono la sola band che apprezziamo nel panorama generale della musica internazionale. Ma devo dire che “The Endless” è forse il pezzo più sinfonico del disco...non poteva essere altrimenti per un pezzo di apertura. Per quanto riguarda la cover, “Somewhere” è un brano che amo particolarmente e pensando ad una cantante con cui duettare, mi è venuta in mente subito Federica, quindi le ho proposto la cosa ed è stato subito un “si”, dato che anche lei è particolarmente legata a questo brano. Abbiamo ricevuto poi molti feedback positivi e di questo siamo state molto contente.

In Dream collaborate con Andrea Ciccomartino dei Graal, come mai questa scelta? Ho anche notato l’assenza di Henrik Klingenberg (Sonata Arctica) artista che negli ultimi anni è stato presente come ospite.

Per quest’album ci eravamo detti niente collaborazioni, ma semplicemente perchè sono cose che abbiamo già provato, e dal quale abbiamo imparato tanto. Ma poi è arrivata Dream, dove un bel giorno Andy senza dire nulla a nessuno per gioco ha canticchiato il ritornello registrandolo...beh, alla fine ci è piaciuto e necessariamente abbiamo dovuto trovare una voce maschile che potesse registrarlo. Andrea è prima di tutto un amico e poi il cantante dei Graal, altra band di Michele (basso), quindi la scelta migliore. Inoltre ci piace tantissimo il timbro di Andrea....è stato divertente.
Riguardo ad Henkka, siamo sempre in contatto con lui, questa volta per una serie di concomitanze, ci siamo dovuti momentaneamente “separare” in quanto il periodo di produzione del disco è combaciato con il suo trasloco, quindi una situazione piuttosto ingarbugliata per venirne fuori. Inoltre come avrai sentito eccetto “The Endless” tutto il disco è molto più orientato su suoni elettronici.

Ho trovato in Alone uno dei brani migliori di The 7 Endless: si riescono a percepire chiaramente diversi stati emotivi contrastanti. Come è nata?

Devo dire che Alone è il brano alla quale sono più legata, stavo scrivendo il concept e Alone doveva essere il brano di volta. Si nasce (Birth), si sogna nell’adolescenza (Dream), ci si innamora (Desire) ma se poi si è costretti a veder soffrire il proprio amore e a vederlo morire, si rimane soli (Alone)..ma cosa si prova? Probabilmente rabbia contro un’ingiustizia, disperazione, rassegnazione, odio. Ho cercato di immaginare tutto questo ed è nata Alone.

Hidden into a dream e Desperation rappresentano lo stile dei Secret Rule in pieno, anche con la vostra continua evoluzione. Secondo voi, qual’è il vostro “marchio di fabbrica” che vi rende diversi?

Credo tu abbia colto perfettamente l’idea del nostro sound. Effettivamente quelle due canzoni le potremmo definire molto Secret Rule....dove c’è un pò di tutto dai cantati più rock e melodici, con ritornelli estremamente orecchiabili, riff portanti molto heavy, linee di tastiera molto melodiche e una secchiata di innesti elettronici..Ma potrei aggiungere che su questo disco l’evoluzione più grande è sicuramente da attribuire alle parti ritmiche, dove abbiam fatto un lavoro molto certosino, grazie all’apporto di Nicola e Michele.

The awakening è un pezzo molto particolare, apparentemente sembra discostarsi dal resto dell’album viste le sonorità che quasi ammiccano al folk. Spiegateci questa scelta.

Si, è nuovo come sonorità per i Secret Rule, ma francamente non per me ed Andy. Considera che un bel pò di anni fa ci siamo conosciuti facendo parte entrambi di un progetto molto folk...con parti celtiche, medievaleggianti. Inoltre la precedente band di Andy era molto epica, ed utilizzava per la maggior parte arpeggi di chitarre classiche ed acustiche, quindi per noi nulla di nuovo, solo un riscoprire un sapore antico in un nuovo progetto. E’ stato molto suggestivo.
Soprattutto perchè il pezzo è nato da una mia linea melodica canticchiata in macchina, che Andy ha voluto forzatamente lavorare ed arrangiare, per farne il pezzo di chiusura dell’album in uno stile appunto molto epico.

Come sono le prime impressioni sul vostro nuovo lavoro? Avete già suonato in anteprima qualcosa?

Non ancora, cominceremo con l’anno prossimo a suonare live i nuovi brani, chissà forse nelle date inglesi qualcosa proveremo, ma non ne sono certa. Senza dubbio come ogni nuovo nato, ci sono sempre aspettative molto alte, ed una grande emozione che accompagna il lancio. Siamo pienamente soddisfatti del lavoro, e non vediamo l’ora di poterlo suonare dal vivo...ci saranno molte date ad accompagnarne la promozione.

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Intervista di Reira Articolo letto 1836 volte.

 


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