Mortuary Drape + Adversor + Zene + Karmian

Data dell'Evento:
04.03.2023

 

Band:
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Zene
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Luogo dell'Evento:
The Factory

 

Città:
Verona (VR)

 

Promoter:
Apocalypse Extreme Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Apocalypse Extreme Agency

 

Autore:
Varoots 72»

 

Visualizzazioni:
934

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Mortuary Drape Il The Factory è un ottimo locale, comodissimo all'uscita autostradale di Verona-est, vicinissimo al centro commerciale per chi vuole rifocillarsi prima di un bel concerto, bello come quello di sabato sera 4 marzo 2023, che ha visto come headliner la storica band Mortuary Drape, fiancheggiata da due band venete, rispettivamente gli Adversor e gli Zene, e dalla band emiliana Karmian.
L'evento è stato molto coinvolgente e qualitativamente alto, 4 band assolutamente in forma. Nota amara della serata, purtroppo, il poco afflusso del pubblico, infatti la crew che gestisce il locale si è letteralmente detta "esterrefatta", circa un centinaio di persone o poco più, quando solitamente, con headliner di questo calibro, si raggiunge la capienza massima.
Ha vinto anche stavolta il divano o è colpa della pesante crisi economica che sta vivendo il nostro paese? Eppure nell'arco di parecchi chilometri non c'era un evento della stessa portata... davvero peccato soprattutto per coloro che non c'erano !
I KARMIAN, prima band della serata, calcano il palco puntualissimi alle 21 e, seppur si contassero a malapena una ventina di persone, i cinque elementi non si fanno intimorire e ingranano la marcia con un death metal influenzato sia dallo stile americano, ma anche dal sound svedese, con spunti epici che in alcuni passaggi ricordano i primissimi Amon Amarth. La band, che ha autoprodotto il primo album "Surgere et Cadere" e sta lavorando ad un secondo album, esegue sette pezzi, riuscendo a coinvolgere i pochi presenti con song come la potentissima "Total War" o la travolgente "See no Evil" tratta dal primo EP "Ways of Death", per me rivelazione della serata.
A ruota, dopo il veloce cambio palco, è il turno degli Zene, band padovan-vicentina con un sound metal-punk molto influenzato dai Motorhead, il cantante si muove bene sul palco, sparano veloci i loro pezzi senza tanti fronzoli, semplici e diretti anche loro riescono a carpire una buona attenzione e, avendo pubblicato due album, si vede che hanno familiarità a stare on stage e sfornano un'ottima prestazione.
Comincia ad affluire un po' di gente e salgono sul palco, agguerriti più che mai, gli ADVERSOR, questi giovani thrashers promuovono il loro terzo lavoro in studio, dato alle stampe pochi mesi fa, "Portrait of a Wasteland", e il pubblico li accoglie con fervore e curiosità.
La track list attinge subito dal nuovo disco con "Purifing Hate", song d'impatto, per proseguire con "Psychotropic Nightmare" e "Rise to survive" tratte rispettivamente dal secondo e primo album, si scalda la platea e piazzano il nuovo singolo "Outcast", col refrain cantato da più di qualcuno dei presenti.
Dado, voce-chitarra, è scenico e ricorda molto il primo Mille Petrozza, e comunque si vede la loro lunga esperienza live da come "tengono il palco", Ja, alla batteria, sembra avere raddoppiato le braccia!
In tutto suonano 10 pezzi attingendo soprattutto dai due lavori più recenti e nel finale eseguono le carichissime "The Fall of the Empire" e "The end of Mankind", un tripudio di applausi per un'energica performance di metallo lucente.
Si avvicina la mezzanotte e i preparativi per la scena del Drappo Mortuario hanno inizio...e con un po' di odor d'incenso, i lumini rossi accesi e il tipico altare coperto dal drappo si comincia a respirare la giusta atmosfera funerea per accogliere nel modo migliore una band che ha fatto la storia del thrash-black.
Compaiono sul palco tutti incappucciati dalla nera toga, il vate dell'occulto Walter Maini, unico membro originale rimasto, entra in scena tra le tetre note dell'intro e si parte a bomba con l'ultimo singolo della band (2022) "All in One night", seguito subito da un tris d'Assi come "Zombie", "Inquisition" e "Mother", quest'ultima veramente da brividi, e il pubblico si infiamma.
Precisi e freddi esecutori come un boia al patibolo i Mortuary Drape sviscerano i loro 15 pezzi migliori senza tregua, da "Tregenda" a "Vengeance From Beyond", che viene cantata da tutti o quasi, dall' oscura "Obsessed by Necromancy" alla micidiale "Necromaniac", fino al finale con le tanto attese "Primordial" e "Abott".
Qualcuno spera nel bis, ma purtroppo la serata termina così e si sente nei commenti dei presenti tutto l'entusiasmo per una band che continua a mietere vittime al suo passaggio, immortali!

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Varoots 72 Articolo letto 934 volte.

 

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