Operation Genocide + Athanor + Wicked Dreams
24.04.2008
Band:
Operation Genocide
Athanor
Wicked Dreams
Luogo dell'Evento:
Bogotà Pub
Città:
Petacciato (CB)
Autore:
Snarl»
Visualizzazioni:
2686
Live Report
La serata live che mi accingo a descrivere si è svolta in un pub che si è deciso da poco a fare concerti metal, e questa sera c’è un bel concerto di tre bands, tutte power trio curiosamente, delle quali due black metal, e i Wicked Dreams ad aprire che propongono un heavy/death melodico.
Prima di iniziare il live Report mi sento obbligato a fare una precisazione: i più informati di voi sapranno forse che il bassista degli Athanor è anche il mio batterista, per cui i più maligni potrebbero pensare a un fastidioso favoritismo verso gli Athanor e ad elogi gratuiti verso di loro. Bene, chi mi conosce sa benissimo che io odio fortemente queste parzialità: corrisponde al vero che gli Athanor sono miei amici, ma l’amicizia è un conto, la musica che fanno è un altro, e soprattutto prendo il mio lavoro di recensore come una cosa serissima, non come una robetta per supportare gli amici. È anche vero che gli Athanor mi piacciono particolarmente, ma è così sin da prima che li conoscessi. Vi ho convinto? No? Fa nulla, io ho la coscienza pulita. Chiedo scusa per questo excursus, ma era importante precisarlo.
Iniziano dunque i Wicked Dreams. Per descrivere la loro musica non ci vuole molto: prendete dei riff semplici ma abbastanza incisivi, in stile Metallica, aggiungeteci una voce urlata, e una batteria tipicamente in stile rock, e i pezzi sono fatti. Una musica dunque semplice, forse anche un po’ canonica volendo, perché i tempi di batteria sono più o meno sempre gli stessi, tuttavia i Wicked Dreams da live risaltano: sarà per la musica semplice, sarà perché comunque sono bravi, ma la loro musica da live funziona, si lascia sentire bene e fluisce senza troppe lodi ma anche senza infamie. Mi pare che abbiano portato circa sette brani in quella sera, e il tutto è dunque riuscito ad intrattenere quanto basta per riscaldare il pubblico per le due bands successive. È proprio questo ciò che una band d’apertura deve fare, e i WD ci sono riusciti! Chiaramente non sono ancora il massimo dell’originalità musicalmente, ma per ora può anche bastare così. Classici e anche un po’ scontati, ma godibili.
Salgono ora sul palco gli Athanor. Rimasti in tre dopo la fuoriuscita di Marthym, questi tre ragazzi si sono ormai abituati al fatto di avere una sola chitarra, e ci hanno presentato un live set fondamentalmente più riuscito del primo concerto a tre, con la band più compatta e che non soffre più il fatto di stare senza una chitarra. La scaletta è più o meno la medesima, solo che ora i pezzi li conosciamo meglio visto che finalmente la prima produzione degli Athanor è uscita. E la band passa in rassegna così tutti i brani della ultima loro autoproduzione, dalla breve e veloce “Hail Satan!” passando per “Shadow of death”, “Under the sign of the Horned King”, “Necrolegion of Shaytan” (bellissima e molto probabilmente l’highlight del concerto), “Cold Pleasure” e la conclusiva “Monumental Prophecy”, mentre dei demo è stata ripresa soltanto la pur grande “Mysterious night” ignorando purtroppo la grandiosa “Into the forest”. C’è tempo per una cover, cioè “Chainsaw Gutsfuck” dei Mayhem, prima di chiudere un concerto che è stato fortunatamente apprezzato da una quantità di pubblico abbastanza cospicua nonostante l’orario da metronotte.
Purtroppo quando gli Operation Genocide salgono sul palco sono addirittura le 2.12, e il concerto si svolge davanti a 15 massimo 20 persone. Non malaccio dunque, peccato solo che il concerto è iniziato tardi. La band capitanata da Maeror (noto in precedenza come Nuriel, ex cantante dei Vidharr) parte dunque con un sound un po’ strano (poi migliorato sin dal secondo brano) e snocciola circa otto brani di un black metal che mi ha colpito positivamente in quanto discretamente personale, molto agile a livello di batteria, e ben arrangiato. È incredibile come questa band suoni così diversa dai soliti stereotipi norvegesi o svedesi, e che invece sembra rifarsi ai Ragnarok (anche se alcuni ci sentono più che altro i primi Immortal). Musicalmente preferisco non dire di più in quanto le impressioni sulla musica degli OG sono puramente personali in quanto la band non ha ancora prodotto nulla a livello di discografia (è in arrivo un promo che però sarà destinato solo alle labels, mi pare), pertanto non voglio inoltrarmi ancora. Volendo potrei fare un appunto alla presenza scenica di questa band, con i membri e soprattutto Maeror un po’ fermi (anche se giustamente con l’orario che si era fatto, è già tanto se non siamo crollati di sonno). In definitiva anche per gli OG si può parlare di un bel concerto, migliore dell’ultimo visto a Tivoli di supporto agli Ars Macabra, dove l’inesperienza live era ancora troppo tangibile.
Tirando le somme: grande concerto! I concerti black underground sono sempre interessanti, ma quando è anche la musica ad essere grande, beh, allora ecco che la serata diventa uno di quei concerti da ricordare. I concerti e la musica Black Metal si apprezzano meglio in ambienti underground come questi, è questo il loro ambiente, altroché!
Immagini della Serata
Recensione di Snarl Articolo letto 2686 volte.
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