Archangel «The Story Of My Immor(t)al Life» (2010)

Archangel «The Story Of My Immor(t)al Life» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1373

 

Band:
Archangel
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Titolo:
The Story Of My Immor(t)al Life

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Archangel :: Vocals, Synth, All Instruments on track 11 and 12
Blackie :: Lead Guitars, Keyboards on track 9
Shyn :: Guitar
Rage :: Bass
Wewo :: Drums

Guest:
Luna :: Female Vocals on track 11

 

Genere:

 

Durata:
53' 43"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“L'intonazione è una delle caratteristiche fondamentali del suono. Essa esprime la differenza tra la frequenza di un suono ed un suono di riferimento: è giusta se il suono emesso ha pari frequenza; è falsa, ossia stonata, quando il suono emesso ha frequenza leggermente più bassa (calante), o più alta (crescente) di quella scelta come riferimento.”
Sono partito con un piccolo preambolo preso in prestito al mio libro di Acustica per presentare l'ultima fatica degli italianissimi Archangel, band nata come “one-man band” negli anni 90 e presto diventato un gruppo vero e proprio gruppo dalla proposta musicale atipica per la scena metal generando materiale eticheccato come Symphonic Techno Thrash.
La stranezza (o la genialità..chi può dirlo?) di The Story Of My Immor(t)al Life è che rappresenta il primo disco della storia della musica (a quanto dicono gli Archangel) ad essere interamente registrato con l'intonazione a 432 Hz invece che con gli usuali 440 Hz..
Questa scelta nasce dopo due lunghi anni di studi di musica antica e diverse intonazioni che antichi compositori utilizzavano e l'influenza delle frequenze sonore nei processi cerebrali compresi quelli emotivi e percettivi. Roba folle se pensiamo che questo è il 2010...oppure una grande messinscena patetica per uscire dal fango della mediocrità musicale in questi ultimi anni?
Ai posteri l'ardua sentenza. Io so soltanto che, avendo abituato l'orecchio con 440 Hz da 25 anni, ho faticato molto ad ascoltare questo album e ritengo che gli Archangel abbiano osato molto, con coraggio e ora bisogna aspettare a vedere cosa ne penserà la gente -probabilmente la maggior parte non noterà nemmeno la differenza, e me ne rammarico-.
Il disco è strano, con momenti particolareggiati e ricchi di “metal” ma sempre e comunque fondati su componenti estremamente elettroniche che rimandano al vecchio Marilyn Manson di “Antichrist Superstar” e “The Dawnward Spiral” di Nine Inch Nails. Richiamano molto l'Industrial Rock con moltissimi aloni di Dark Metal e Gothic.
A tratti un po' troppo finto a tratti estremamente vero, non fa per me ma ho apprezzato molto l'idea coraggiosa.

Track by Track
  1. Karmic Loops Of Space And Time 70
  2. Into Your Mysteria 70
  3. Erase Me 60
  4. Absinth 60
  5. Sweet Harmony (The Beloved Cover) 65
  6. Life After Death 60
  7. Noir Love 70
  8. My Erotic Ergotine 50
  9. Never Say Goodbye 65
  10. Emoteque 65
  11. Underworld 70
  12. My Name Is L. 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
67

 

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