Astarte Syriaca «Astarte Syriaca» (2004)

Astarte Syriaca «Astarte Syriaca» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Scolopendra »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3284

 

Band:
Astarte Syriaca
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Titolo:
Astarte Syriaca

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele Corsi(voce)
Alessandro Accardi(basso)
Alessio Contorni(tastiere)
Andrea Neri(chitarra)
Gabriele Valerio(batteria)

 

Genere:

 

Durata:
27' 10"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ben curato e sopratutto molto tecnico il disco della
prog-metal band romana formata da: Daniele Corsi(voce), Alessandro Accardi (basso) Alessio Contorni (tastiere), Andrea Neri (chitarra) e Gabriele Valerio (batteria).
I ragazzi mostrano padronanza dei loro strumenti, variano da soluzioni easy&hard listening in maniera progressiva e non fine a se stessa. Questo gli fa onore in quanto possono far arrivare all'ascoltatore più perfezionista, varie sensazioni date dalla musica in un discorso che è prettamente relativo ad una conoscenza di sinestesia sonogena...
In questo promo sono presenti moltissimi cambi di tempo operati da quello che è anche il batterista dei Theatres des Vampires, in perfetta simbiosi con la chitarra il basso e le tastiere che creano delle magie musicali con dei soli che raramente si possono udire se non da gruppi come Aurion ed Underworld dreams sempre facenti parte del panorama prog romano. La voce si accompagna perfettamente a tutto il disco, sa essere melodica ma allo stesso tempo aggressiva, dolce, malinconica...
Sono doti che pochi hanno e ancora di meno sanno sfruttare. Vedo il meglio per questo gruppo,hanno studiato e musicalmente sono inattaccabili. La creatività c'è, talvolta accompagnata da soluzioni colorite e cariche di energia.
Parlando delle singole tracks,partiamo da Winged horses che si propone con un'intro nordica molto rilassata, accompagnata dalla presenza della voce che ci introduce in crescendo verso atmosfere più calde e melodie ritmicamente cadenzate e sostenute quel tanto che basta.
Northwind, la seconda traccia parte con un'intro glaciale che influenza il flusso dell'atmosfera musicale in maniera spettacolare, dando modo agli strumenti di esprimersi anche attingendo da soluzioni jazzistiche di classe.
In Silence, la terza traccia è molto "morbida" e si avvale di assoli di chitarra molto belli ed incisivi,puliti anche nel distorto e testimoni di un'ottima tecnica.
Ultima opera del disco è Earth spirit, modulata aggressivamente, chiude in bellezza questo cd ricco di emozioni.

Track by Track
  1. Winged horses 76
  2. Northwind 85
  3. In silence 72
  4. Earth spirit 82
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 82
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
81

 

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