Bible Of The Devil «For The Love Of Thugs And Fools» (2012)

Bible Of The Devil «For The Love Of Thugs And Fools» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Vincent »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Bible Of The Devil

Titolo:
For The Love Of Thugs And Fools

Nazione:
Usa

Formazione:
Mark Hoffmann – Vocals, Guitars
Nathan Perry – Guitars, Vocals
Darren Amaya – Bass
Greg Spalding – Drums

Genere:

Durata:
46' 8"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

A quanto vedo dalla biografia i Bible Of The Devil, provenienti da Chicago, sono dei veterani dell’heavy metal: hanno ben 13 anni di carriera alle spalle, questo è il loro sesto album ed a quanto pare viaggiano parecchio attraverso il vecchio e nuovo continente portando il loro sound heavy-rock. Notevole. Inoltre si sono affidati alla Cruz Del Sur Music per la promozione di “For the Love of Thugs and Fools”, agenzia della nostra capitale. Questi quattro ragazzi americani non nascondono assolutamente e la loro maturità ed esperienza la mettono in luce, si sente già dalle prime battute che il gruppo è maturo. Il sound è molto americano, colonna sonora di un tipico viaggio sulle lunghissime strade rettilinee degli States, magari se in moto sulla Route 66. L’inizio con “Sexual Overture” è molto cauto e calmo per poi crescere improvvisamente e farti entrare subito nel loro sound. “Out of Blood” perde a mio avviso un po’, sembra un po’ una di quelle tracce che lasciano il tempo che trovano, ma all’interno di un disco con ben 9 tracce ci sta. La band si riprende poi con “Raw and Order” e soprattutto con “The Parcher” per poi arrivare alla quinta traccia dove tutto ad un tratto fa il suo ingresso un sassofono. Bellissimo. L’idea di far entrare uno strumento del genere all’interno della canzone la trovo una cosa fantastica, la fusione tra i vari strumenti apparentemente distanti per il genere in questione mi piace molto. “Anytime” mi lascia un po’ perplesso perché comunque mi dà l’idea di qualcosa di già sentito anche se devo dire che l’esecuzione di queste canzoni è sempre perfetta, c’è un buon mix tra la ritmica della chitarra heavy ed una voce molto rock. Gli assoli sono molto coinvolgenti soprattutto quello con un tapping eseguito in maniera perfetta in “Can’t Turn Off The Sun”. Il finale con “Yer Boy” non mi ha entusiasmato tanto, ma per fortuna mancava ancora una traccia a farmi tornare la carica: in “Night Strett” la band dà il meglio di sé, sia per quanto riguarda la performance degli strumenti, sia per la voce che si fa più sporca e “cattiva”. L’album suona bene, è molto ben eseguito e rende! Veramente complimenti ai Bible Of The Devil (dal nome forse vi sareste aspettati un gruppo più black satanico? forse…), credo proprio che a Roma abbiano fatto un buon acquisto.