Bright Horizon «Oniric Reality» (2005)

Bright Horizon «Oniric Reality» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BurdeN »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1550

 

Band:
Bright Horizon
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Titolo:
Oniric Reality

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gabriele Taormina : Piano, Synth, Organo
Mimmo Garofalo : Chitarra elettrica/acustica
Gabriele Toralbo : Voce, Chitarra ritmica elettrica/acustica.

 

Genere:

 

Durata:
42' 57"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che bello.
La prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando questo “Oniric Reality”, primo disco autoprodotto dei Siciliani Bright Horizon, una band che ha fatto del collage musicale una vera e propria caratteristica artistica, un misto di generi e movenze musicali che spaziano fra l’hard rock settantiano di bands come Deep Purple, “Burnig Hope”, fino a raggiungere il progressive rock/metal contemporaneo di band come i Dream Theater, mi riferisco in particolare a “Daybreak”, una canzone che ricorda molto da vicino le sonorità e le atmosfere di “Scenes From a Memory” fino a giungere a brani come “Les Mysteres du Chateau Hantàc”, da forte tono operistico, ma non finisce di certo qui, “Illusion Meets Reality” ne è un piccolo esempio, fatto di eleganza pop e raffinatezza, per non parlare di “Abitta Funky”, fra movenza jazzy e funky, insomma avrete già capito meglio di me che ci troviamo di fronte ad un bel minestrone che però si rivela ben congeniato e funzionante, non si avverte quella fastidiosa sensazione di eterogeneo (nel senso più negativo della parola), alla base c’è indubbiamente una coesione d’insieme che rende le canzoni davvero personali e originali.
Più che un disco sembra una sorta di tributo alle influenze musicali che hanno portato questi ragazzi ad avvicinarsi alla musica, quello che sto scrivendo non va preso in modo negativo, anzi, è un complimento alla versatilità di questi musicisti che hanno imparato la lezione e non cadono nell’errore di molti alti gruppi che sembrano cover bands senza personalità.
Proprio a voler essere maligni credo si poteva fare qualcosa di più nella chitarra ritmica, nelle prime tracce dove è più esposta soffre un’poco, si fa quasi fatica a recepirla, ma come poco alla resa dei conti.
Per concludervi vi invito ad ascoltare una traccia dal nome “Discophobia”, ulteriore testimonianza di grande stile. Ottimi.

Track by Track
  1. Libertango 70
  2. Burning Hope 75
  3. Daybreak 80
  4. The Shade of the Hell 75
  5. Les Mysteres du Chateau Hanta 75
  6. Illusion Meets Reality 75
  7. Abitta Funky 80
  8. Discophobia 70
  9. Opposite Symmetry 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

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