Cidodici «End of Tales» (2007)

Cidodici «End Of Tales» | MetalWave.it Recensioni Autore:
EMPEROROFTHESUN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2463

 

Band:
Cidodici
[MetalWave] Invia una email a Cidodici [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Cidodici [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Cidodici

 

Titolo:
End of Tales

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mario Monzani - Voce
Dario De Carlo - Chitarra
Manuel Merigo - Chitarra
Manuel Maffi - Basso
Paolo Pirola - Batteria

 

Genere:

 

Durata:
43' 40"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2007

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo full lenght per i Cidodici, band attiva dal 1997, nata dalle ceneri degli A.B.Normal. La band è molto presente sul palco di mezza Italia, suonando in contesti importanti come il Gods of Metal del 2000, e facendo da spalla a band con cui condividono alcune influenze, come Extrema e Linea 77. ‘Once Upon a Time’ ha il compito di traghettarci dentro il mondo dei Cidodici, ed è una breve intro che sfiora il minuto, a preparare il terreno per la seconda traccia, che richiama la nostra attenzione con l’ottima prestazione vocale di Mario, e con le chitarre, pesanti nello scandire riffoni che lasciano anche spazio ad aperture melodiche. La band possiede un suono maturo, con molte influenze che attingono dal Crossower, dal Nu Metal e da certe ritmiche che strizzano l’occhio agli Extrema. Il terzo pezzo procede sulle stesse coordinate, mentre maggiormente aggressiva suona ‘Lords of the Tricks’, che è più metallica rispetto alle precedenti, ed è arricchita da spoken vocals che si possono udire in sottofondo. La quinta traccia inizia all’insegna di un basso che guida la canzone, quindi le ritmiche risultano abbastanza americanizzate, nonostante la buona sezione ritmica, il brano non convince molto. Con ‘Boogeymen’ si risollevano, il singer si esalta con una buona prestazione, che in molti momenti sembra ispirato da Jonathan Davis dei Korn, e sebbene la traccia è tra le meno aggressive, è abbastanza convincente. A sorpresa troviamo anche una cover inusuale, ovvero ‘Save a Prayer’ dei Duran Duran, qui ripresa dalla band e interpretata alla propria maniera. Sebbene sia da apprezzare il coraggio della band in questa scelta, il brano non suona convincente, appare troppo forzato, così è meglio ritornare a brani loro, che seguono le orme tracciate in precedenza, anche se qui i brani sono molto più Nu Metal dei precedenti, e in un pezzo come ‘Cinderella State’ aleggia il fantasma dei Rage Against The Machine. Da segnalare il brano ‘Effimerafata’, unico pezzo cantato in italiano, il cui risultato è sorprendente e molto convincente. Forse per la band potrebbe essere una via da seguire, considerando anche il loro primo Mini Cd era interamente cantato in italiano.

Track by Track
  1. Once Upon a Time 70
  2. Alice is Fallin' 75
  3. All the Children Grow Up 74
  4. Lords of the Tricks 75
  5. A Wolf at my Door 68
  6. Boogeymen 74
  7. Save a Prayer 60
  8. Cinderella State 68
  9. Effimerafata 77
  10. From Wonderland to neverland 70
  11. End of Tales 69
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 69
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di EMPEROROFTHESUN » pubblicata il --. Articolo letto 2463 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti