Daedalus «Leading far from a mistake » (2003)

Daedalus «Leading Far From A Mistake» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Riccardone »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3081

 

Band:
Daedalus
[MetalWave] Invia una email a Daedalus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Daedalus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Daedalus [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Daedalus

 

Titolo:
Leading far from a mistake

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessaio Brunetti : Voice
Luca d'Angelo : Voice
Giuseppe Spanò : Keyboards
Andrea Rinaldi : Guitars
Fabio Gremo : Bass
Davide La Rosa : Drums

 

Genere:

 

Durata:
52' 33"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2003

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per me una bella sorpresa questa: non conoscevo i Daedalus, anche se la loro storia è targata 2000. La formazione infatti nasce nei meandri di Genova nel lontano 2000, ma il contratto con la New LM Records avviene soltanto nel recente 2003, stesso anno dell'album d'esordio "Leading far from a mistake". Vediamo di cosa si tratta ...
L'album si apre con "Darkness", la traccia strumentale dalla quale emergono subito le chiare note di un buon Progressive Metal, non chè le buone doti tecniche di tutto il gruppo. La seconda traccia è "Masquerade", un intro possente, d'effetto, ai limiti del Thrash, in cui trova spazio anche una voce naturale, priva d'effetti. Tutt'altro stile per "Time", la terza traccia. Intro di chitarra pulita arpeggiata che poi ci mette di fronte ad un Classic metal con sfumature Power. "Rem 8" ci riporta sulle onde del Progressive con sfumature melodiche "neoclassiche" di elevata qualità, in questa traccia se ne sentono davvero delle belle! La quinta traccia è la title track "Leading far from a mistake", che oserei dire "La Traccia", la colonna portante del disco. 10'41" di tutti i generi che potete immaginare: partendo da atmosfere New Age, si toccano sonorità Fusion, per vibrare ancora su Rock, Pop, Metal e concludere col classico Prog. Una traccia esemplare direi che si colloca proprio a meta del disco. Progressive Dark è un genere conierei per classificare "New 64", la sesta traccia, molto lineare direi. Tutt'altra storia per la settima traccia "Raining", Progressive Metal alla Dream Theater senza ombra di dubbio. L'ultima traccia "Flower on Icarus' tomb" è un sorta di notturno eseguito col piano elettrico. Arriviamo quindi alle Bonus track: "Masquerade" e "Time", in cu stavolta a cantare è il degno sostituto Luca d'Angelo. In entrambi i casi comunque non ho notato un riarrangiamento dei pezzi, tranne nel fatto che nei pezzi originali il finale era in "fade out", mentre in questo caso è netto. Credo quindi che il cantante si sia limitato a esprimere le proprie doti sulla base già preregistrata.
Che dire nel complesso ? Beh, un disco di debutto sicuramente riuscito. I Daedalus ci hanno sicuramente impressionato sul piano tecnico, in particolare il chitarrista (chi scrive è un chitarrista fallito). Gli arrangiamenti sono fantasiosi e mai ripetitivi, ma il suono mi è sembrato un po' troppo freddo. La linea portante è sicuramente Progressive, ma ci sono sfumature interessanti anche su altri generi, il che ci può far concludere che i ragazzi di Genova hanno anche una cultura musicale variegata. Il bilancio è dunque positivo e concluderei quindi con un "Bravi ragazzi!", continuate così ...

Track by Track
  1. Darkness 75
  2. Masquerade 80
  3. Time 75
  4. Rem 8 85
  5. Leading far from a mistake 85
  6. New 64 70
  7. Raining 85
  8. Flowers on Icarus' tomb 75
  9. Masquerade (Bonus) 80
  10. Time (Bonus) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Riccardone » pubblicata il --. Articolo letto 3081 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti