Deadlock Crew «Look Down On Me» (2021)
Deadlock Crew
Titolo:
Look Down On Me
Nazione:
Italia
Formazione:
Lorenzo Neppi :: vox, guitars
Lorenzo Iustulin :: guitars
Daniele Neppi :: bass
Giuliano Taccardi :: drums
Genere:
Alternative Metal
Durata:
44' 9"
Formato:
CD
Recensione
Genio e sregolatezza, questo è il debut album (credo) dei rockers Deadlock Crew da Trieste: “Look down on me” è un album che si dimostra combattivo e con l’argento vivo addosso, probabilmente il frutto di una band che vuole far suonare i propri strumenti, divertirsi e rompere confini. E bisogna dire che l’obiettivo è centrato perlopiù, nonostante qualche episodio in cui, per così dire, la band s’allarga un po’ troppo.
Come accennato, è infatti un certo entusiasmo a garantire il successo dei brani dei DC, con la prima “Comfort zone” canonica quanto si vuole, ma comunque ispirata e potente, e le premesse sono confermate nella più radiofonica e forse da singolo “8 Khz”, e nella coppia successiva di brani “No more”, più arrogante, e “Among us”, più aspra, ma comunque entrambi i brani si fanno notare per un gran bel lavoro di chitarra, che si dimostra fantasiosa nei riffs, ma anche nella solista, fino ad essere la protagonista del disco, e “Through hate” è la conclusione rockeggiante e conclusiva del brano, il tutto su di una qualità sonora non male e una produzione ben fatta. Al limite, come detto prima, la band a volte sembra volersi prendere troppa confidenza e sposta troppo il suo sound, andando a suonare brani un po’ sconnessi, a volte, o comunque con scelte discutibili. Un esempio è dato dalla strana scelta di mettere la più sperimentale e meno immediata “They’re coming” troppo presto in scaletta, stoppando l’adrenalina che fluisce, mentre “Waza ari” tenta la carta del metal, ma la voce (qui come in un altro paio di occasioni) finisce solo per essere un clone abbastanza generico di James Hetfield, per passare alla altrettanto strana “Close to the end”, dove i DC tentano la carta del cantato rappato su stile nu metal risultando abbastanza grossolani, e la cosa ancora più strana è che la seconda parte del brano è rock e spacca molto di più. Certo, c’è un bel trasporto, ma perché non rimanere più omogenei come sound?
“Look down on me” dei Deadlock Crew è dunque un album a volte spigoloso e forse acerbo, ma gli episodi positivi ci sono e promettono molto bene, e li perdoniamo come Esuberanza iniziale. Se cercate un buon disco rock n roll frizzante e chitarroso l’acquisto di quest’album potrebbe fare al caso vostro.
Track by Track
- Comfort zone 70
- They're coming 65
- 8 Khz 75
- No more 75
- Among us 75
- Look down on me 75
- Waza ari 65
- Close to the end 60
- Through hate 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl » pubblicata il 19.11.2021. Articolo letto 1154 volte.
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