Deathfucker «Devil's Fist» (2019)

Deathfucker «Devil's Fist» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
22.04.2019

 

Visualizzazioni:
976

 

Band:
Deathfucker
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Titolo:
Devil's Fist

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
J.K. :: Drums
Insulter :: Guitars, Vocals
Pëst :: Bass, Backing Vocals

 

Genere:
Death / Thrash MEtal

 

Durata:
20' 53"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2019

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Zineaholic Promotions
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Recensione

Con un tale nome, logo e nome dell’album non ti puoi sbagliare: lo sai già che ti stai per imbattere in qualcosa di old school. Death/Thrash old school per la precisione, da Mantova e Reggio Emilia, e con il batterista dei Raw Power in formazione. Tutti insieme formano i Deathfucker, e ti aspetti un Ep sullo stile di bands con borchie lunghissime, cartucciere, occhiali scuri pure di notte e blasfemia a profusione. E le promesse in questo “Devil’s fist” sono rispettate? In poche parole, non ancora.
È evidente che i Deathfucker sono convinti e credono in quello che fanno, ma forse per immaturità il loro colpo picchia ma non è mortale a causa di certa violenza sonora ancora un po’ intimidita e castigata e che non è ancora scevra da luoghi comuni, con una opener “An eye for an eye” che va bene a grandi linee, ma che finisce per essere i Bestial Mockery in versione un po’ light e anche un po’ troppo lunga, e si prosegue con “Hell’s vengeance” dopo un inizio potente va a rifugiarsi in un brano influenzato dallo Speed Metal invero un po’ generico, così come un po’ generica è “Devil’s fist”, che comincia bene, ma si va perdendo. Solo la maggiore compattezza di “Total Devotion” riesce a farsi notare per la sua furia indiavolata e a brillare di luce propria, invitandoti senza troppe gentilezze a romperti l’osso del collo a furia di headbanging.
Insomma: “Devil’s fist” dei Deathfucker è un inizio discreto, è la tipica band che se vedi dal vivo ti fa divertire, ma su disco lo senti che non è certo ancora al top della forma, anche se siamo solo all’Ep e la verità dovrà essere detta col full length. Per il momento, “Devil’s fist” è una premessa interessante ma comunque che non sbanca tutto. Ciò non toglie che i fans del metal old school potrebbero apprezzarlo, per cui è a loro che l’acquisto dell’Ep è consigliato, ma per ora per me i Deathfucker devono ancora convincermi che non sono degli epigoni dei Baphomet’s Blood.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Eye for an eye 65
  3. Hell's vengeance 65
  4. Devil's fist 65
  5. Total devotion 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 22.04.2019. Articolo letto 976 volte.

 

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