Dragonia «Resurrection» (2005)

Dragonia «Resurrection» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ryosaku »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1455

 

Band:
Dragonia
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Titolo:
Resurrection

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Menichetti Massimo :: Voce e Chitarra
Menichetti Marco :: Basso
Ferrucci Filippo :: Batteria
Cellerini Lorenzo :: Tastiera

 

Genere:

 

Durata:
17' 33"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Dragonia sono una band fiorentina nata recentemente, ma i 3 brani che compongono questa demo sono stati creati e inizialmente registrati già una decina di anni fa quando il gruppo si chiamava “Evil Zone”. Col tempo gli Evil Zone si sono sciolti, gli anni sono passati e solo di recente alcuni dei componenti originali son tornati a suonare insieme, affiancati da nuovi musicisti e dando cosi vita agli attuali Dragonia.
Ed è proprio a causa di questo cambiamento, che dopo le peripezie del passato i Dragonia presentano il loro lavoro intitolato, non a caso, “Resurrection”. Sembra appunto voler rappresentare la resurrezione simbolica di un gruppo che sembrava dover cessare di esistere e che invece è riuscito a trovare la forza, le motivazioni per rialzarsi, tra l’altro ottenendo buoni risultati.
Le canzoni proposte dal gruppo pur essendo solo 3 sono state una sorpresa entusiasmante.
La band fa musica epic-metal classico che non si discosta dai Manowar del bellissimo "Into Glory Ride".
La demo inizia con la canzone autocelebrativa intitolata appunto “Dragonia”. E’ aperta dal pianoforte a cui fanno seguito dei suoni di chitarre di difficile catalogazione perchè a seconda dei vari passaggi vanno dal riff dell’heavy metal e del rock più classico, ad un power di stampo italiano.
E’ così come per le molteplici sonorità manifestate dal riff delle chitarre, anche tutto il resto del repertorio dei Dragonia sembra muoversi su un sottile filo di influenze diverse. Dallo stacco centrale della musica d’apertura, ai riff della seguente canzone “Survive”, probabilmente il brano più aggressivo tra i tre.
Il tutto però è ben assecondato con momenti di heavy classico e passaggi legati ad un power sinfonico di scuola italiana, in particolare grazie ad arpeggi delle chitarre, così come al sound creato dalle tastiere.
Se il brano iniziale, “Dragonia”, vuole essere una sorta di biglietto da visita della band che racchiude in sè un po’ tutto il loro repertorio, la seconda “Survive” si presenta appunto come brano d’impatto, veloce e aggressivo, mentre la terza traccia “Heart Glory” è la canzone più melodica delle tre, esprime il lato piu’ romantico, che con i suoi quasi 6 minuti di durata e i vari cambi di ritmo, trovano posto anche diversi attimi più pesanti e potenti.
La qualità che balza più evidente all’ascolto di questi brani è la dinamicità, accompagnata però da un grande potere evocativo, a cui segue un uso sapiente dei cori, delle tastiere, e dalla voce che si adatta perfettamente di Massimo Menichetti, nato come chitarrista del gruppo e successivamente reinventato come cantante, con risultati più che positivi.
Sulla registrazione ce poco da dire, considerando che è una produzione fatta in “casa”. I tre brani del cd si sentono bene ma anche il mix della voce e dei vari strumenti, sono stati realizzati in maniera buona.
Insomma il giudizio da parte mia e’ positivo. Ho potuto apprezzare un genere che non mi convinceva appieno, ma che coi Dragonia ha potuto ritrovare lustro. Per chi ama il metal suonato con la melodia del cuore, questo è sicuramente un prodotto da non perdere.

Track by Track
  1. Dragonia 75
  2. Survive 70
  3. Heart Glory 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

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