Frozen Caress «Souvenirs» (2010)

Frozen Caress «Souvenirs» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1239

 

Band:
Frozen Caress
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Titolo:
Souvenirs

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Erika Martin :: Female Vocals
Davide Serra :: Piano, Keys, Male Vocals
Marco Squillino :: Bass
Antonio Leggieri :: Guitar, Drums Programming

 

Genere:

 

Durata:
21' 24"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La musica dei Frozen Caress è permeata dall’assoluta malinconia e dolcezza, elementi che in questo caso si sposano egregiamente con i vocalizzi da mezzo-soprano di Erika Martin, singer del progetto.
Souvenirs rappresenta il terzo capitolo discografico di questo quartetto Gothic Metal nel quale vengono proposte sonorità che richiamano il Doom ma anche (e soprattutto) l’Ambient e in taluni casi anche la Dark Ambient.
Tolte le voci di Erika e di Davide Serra resta indubbiamente un grande interprete dall’importante ruolo di quello che sembra essere la colonna portante dell’intero disco: il pianoforte. Quest’ultimo detta legge, sempre, quasi implacabile nel susseguirsi delle leggiadre note che compongono i singoli brani.
Batteria campionata, chitarra e basso sono presenti e anch’essi fondamentali ma vengono inseriti nel contesto in minima parte e soprattutto con garbo e tatto, senza rendere il tutto omologato a ciò che va di moda in tempi come questi.
L’originalità si fa sentire fin da subito ed è con estremo piacere che mi sono accostato a canzoni come “A Souvenir Fro Ye Darkness” ed alla buona “...And She Fadeth, Silently”, breve ma intenso momento che chiude l’EP nel suo insieme.
Pecche? Poche e risolvibilissime. Innanzitutto la qualità sonora: discretamente piacevole, vissuta, da buono studio casalingo, per il resto ho apprezzato l’effettistica applicata sulle voci le quali aprono per bene le atmosfere con riverberi e delay dosati tutto sommato bene e la voce di Erika viene valorizzata ed assume delle caratteristiche quasi da cattedrale.
Leggere imperfezioni qua e là con le voci sono migliorabili senza alcun problema e magari qualche effetto “atmosferico” in più su chitarra e ritmi non sarebbe guastato, più che altro per evitare la resa troppo secca che si viene a creare inevitabilmente all’impatto iniziale.
Lo dico senza problemi, con una produzione adeguata e con leggeri miglioramenti qua e là i nostri faranno davvero scintille poiché tutti i presupposti ci sono. Esiste cuore, passione e sperimentazione nella musica dei Frozen Caress ed io auguro tutto il meglio! Naturalmente sono curioso di ascoltare del nuovo materiale futuro,
nel frattempo potete seguirli accedendo al loro myspace.

Track by Track
  1. The Rightway Machine 65
  2. Ye'll Ne'er Cry For Me 65
  3. A Souvenir Fro Ye Darkness 70
  4. Uneléanor 70
  5. ...And She Fadeth, Silently 70
  6. Hidden Track 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

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