Hyban Draco «Frozen Whispers (demons Battle)» (2010)

Hyban Draco «Frozen Whispers (demons Battle)» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Hyban Draco

Titolo:
Frozen Whispers (demons Battle)

Nazione:
Spagna

Formazione:
Hyban Sparda :: Vocals, Guitar
Cristoval :: Guitar
Oby Mictian :: Bass
Mike :: Drums

Genere:

Durata:
44' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2010

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Gli Hyban Draco sono una band spagnola -più precisamente di Alcanar- che ha iniziato nel 2004, ancora alle prime armi, a suonare Black e hanno sfornato tra il 2007 e il 2008 due demo che abbi modo di ascoltare all'epoca: francamente niente di eccezionale.
Passano gli anni (ma due sono lunghi...direbbe Celentano) e questi ragazzi ne han fatta di strada, sì, per andare a registrare in studio però poiché per quanto riguarda il prodotto che ne è uscito ancora il quartetto spagnolo ne ha da lavorare, hai voglia quanto!
L'unico elemento praticamente perfetto sono le ritmiche, in particolar modo il drumming, suonato benissimo e con una resa professionale. Per tutto il resto posso dire che ancora la band si trova su una posizione in cui la strada da percorrere è in salita, è faticosa e dovranno migliorare moltissimo per trovare anche un barlume di originalità, sebbene personalmente nel Black saranno dieci anni che non ne vedo nemmeno l'ombra, tranne sporadiche eccezioni valide (e per puro caso italiane, poi!).
Sembra proprio che “Frozen Whispers” sia un'accozzaglia di influenze, materiale vario non meglio identificato che col Black centra poco e niente, tranne pochi episodi in cui bene o male i nostri ci si avvicinano..alquanto timidamente e in modo non troppo convincente.
Dopo un intro mediocre il primo brano (A Prophecy Of Insane) si appresta fin da subito ad annoiare ed a risultare fuori luogo, già da “Storm Of Red Blood” il discorso cambia perchè mi è parsa una traccia valida..ma subito dopo si ripiomba nell'abisso compositivo e così via fino alla fine.
Assurdo ma vero, l'unica traccia che mi ha veramente trasmesso qualcosa è stata l'outro “The Requiem”, in cui un pianoforte -seppur minimale- è accompagnato da un pad e il tutto si risolve con un finale in pieno stile Dark-Ambient, incredibile.
Io non so cos'hanno in mente gli Hyban Draco ma consiglio loro -e vivamente anche- di riguardare per bene la proposta perchè così proprio non va.