Ihresgleichen «II» (2011)

Ihresgleichen «Ii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
warrior747 »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1530

 

Band:
Ihresgleichen
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Titolo:
II

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Bobbes - vocals
Davor - guitars
Raimund - bass, guitars
Axel - drums

 

Genere:

 

Durata:
50' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Abbiamo tra le mani una seria band tedesca con liriche cantate in madrelingua, che presenta il secondo album, "II", successore del debutto "Meister Der Illusion", risalente al 2008.
Ad aprire le danze, dopo la prima traccia di intro strumentale, troviamo "Deutscher Stahl", l'Acciaio Tedesco, che ripropone ritmiche serrate e massicce rappresentanti il marchio di fabbrica della band, un lontano mix tra il sound chitarristico dei Pantera e quello dei Saxon di "Into The Labyrinth". Il disco procede con "Nimmerland", brano a mio parere piuttosto stancante per via delle liriche ripetitive, ma avente come interludio una gradevole linea di chitarra acustica solista che equilibra il pezzo. Sinceramente, pur non capendo una parola di ciò che dicono, il fatto che i testi siano cantati in lingua teutonica non fanno pesare particolarmente l’ascolto. Con "Der Untergang" lo stile si fa più intricato, con numerosi cambi di tempo, assoli tecnici e continui cambi di voce da parte di Bobbes, che personalmente spiazzano un poco e rendono il complesso gradevole a tratti alterni. Molto orecchiabili le melodie più aperte e solari, che caratterizzeranno anche la successiva "Goetter", costituita da un ritornello molto soave alternato con un ottimo riff completamente opposto di genere, concepito con ritmiche sempre molto serrate e ad alta regolazione di gain per rendere il sound più incisivo, interrotte unicamente da un assolo in perfetto rock 'n roll style prima del finale. Arriviamo adesso ad uno dei brani che mi hanno entusiasmato maggiormente: "Schattenwelt Der Qualen". Intro che potrebbe figurare su un qualunque power metal album, con tanto di cori femminili, proseguimento nello stile martellante che caratterizza la band alternato nuovamente alle timbriche rosee di donna che compongono buona parte del sottofondo vocale, oltre al duetto nella parte melodica del brano. Da osservare l'eccelsa qualità della registrazione, effettuata da Achim Kohler (Primal Fear, Amon Amarth, Brainstorm) e la buona preparazione tecnica dei quattro membri della band. Una delle pecche che ho riscontrato sin dal primo ascolto, è la lieve monotonia ritmica in alcuni brani, a livello strutturale intendo, ovvero un continuo alternare di riff massicci con altri estremamente melodici per tutta la durata del full-lenght in maniera sistematica.
Proseguendo per la track-list incontriamo "Das Bose Ist In Dir", che prevede come unica differenza strutturale rispetto al brano precedente un breve intermezzo in stile doom che fa ritornare il brano al movimento dopo un momento di quiete; con il pezzo successivo, invece, viene eliminata quasi del tutto la parte melodica, mantenendo soltanto i cori femminili durante un ritornello molto potente con una batteria che mantiene alti i ritmi. Al posto numero nove, abbiamo "Schmerz", iniziante con voce ovattata che poco dopo si ritrasforma in quella pulita di prima, sempre con qualche momento di timbrica più sporca e selvaggia accompagnata da effetti sonori di buona resa nel contesto. La successiva "Meister" rappresenta, invece, influenze più power con nel ritornello cori con voci più aggressive ed oscure accostate come risposta a quelle pulite e più melodiche che tengono il tempo con una velocità sostenuta e costante interrotta brevemente da due assoli, uno in stile rock 'n roll con suono molto più tagliente e l'altro con elegante tecnica e velocità. Gradevole il piccolo stacco in cui si ripete il titolo della canzone con un’atmosfera più rilassata che prevede voce e sinth, prima del gran finale accompagnato in sottofondo dal proseguimento dell'assolo rock.
Ed eccoci qua, dopo poco più di 50 minuti di ascolto, siamo giunti all’ultimo brano di questo album numero II, consistente in un bellissimo brano acustico ricco di cori e che ricongiungendosi con l’intro iniziale serra il full-lenght. Dopo vari ascolti, devo sinceramente dire di essere confuso sul dare un vero e proprio giudizio preciso su questo lavoro. Per molti aspetti lo trovo orecchiabile e melodico, mentre per altri ripetitivo ed in alcuni cambi continui di ritmica irritante; senza dubbio un buon disco, di pregevole fattura, che vanta musicisti di livello elevato. L’unica critica che mi sento di fare e che personalmente sarebbe l’unica modifica che apporterei, se fossi al posto loro, sarebbe quella di rendere più varie le strutture ritmiche, concentrandomi particolarmente su quelle pesanti che sono quelle più ripetitive e sul mantenimento di un solo stile vocale, ma ripeto questo è un mio parere personale.
In conclusione, un lavoro che merita senz’altro l’ascolto, contenente brani splendidi come la finale "Regenbogen" o "Schattenwelt Der Qualen", affiancati a frangenti più estremi che attribuiscono agli Ihresgleichen un buona dose di parziale originalità.

Track by Track
  1. In Chalybis Veritas 70
  2. Deutscher Stahl 80
  3. Nimmerland 70
  4. Der Untergang 75
  5. Götter 80
  6. Schattenwelt Der Qualen 90
  7. Das Böse Ist In Dir 90
  8. Engel Der Nacht 75
  9. Schmerz 80
  10. Meister 90
  11. Regenbogen 95
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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