Ingrimm «Live» (2011)

Ingrimm «Live» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
carnival creation »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Ingrimm

Titolo:
Live

Nazione:
Germania

Formazione:
Fenris - vocals
Hardy - hurdy gurdy, hornpipe
Ales - guitar
Mugl - bass
Klaus - drums

Genere:

Durata:
59' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2011

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Ufficialmente questa era la mia ultima “occasione” che davo ai teutonici Ingrimm. Dopo aver ascoltato “Boses Blut” (2010), ma anche “Todgeweiht”(2008) e “Ihr Sollt Brennen” (2007) e aver provato piacere solo nell'ascolto di quest'ultimo era giunta l'ora di tentare la via “dal vivo”. Quale migliore occasione di sentire un po' come se la cavano gli Ingrimm versione live che con la loro ultima release dal titolo “suggestivo” di ..Live? Diciamo che i nostri non si sono mai distinti per buone copertine e quindi, come da tradizione, nemmeno stavolta hanno fatto un lavoro degno di nota avendo confezionato qualcosa di stereotipato al massimo. Cliché per cliché ormai la frittata è stata fatta per cui tanto valeva buttarsi a capofitto nell'ascolto e sperare che almeno in sede live gli Ingrimm mi avrebbero convinto.
Niente da fare, è stato peggio del previsto. Se con “ Boses Blut” avevo avuto il sentore che la band in fondo si fosse persa per strada scegliendo la via più anonima possibile, ora con questo concerto di un'ora al Celtic Rock Open Air a Greifenstein ho capito ormai che, oltre a non fare assolutamente per me, vanno sconsigliati a chiunque cerchi del folk-medieval metal originale, in quanto quest'ultimo aggettivo si trova anni luce dalla musica proposta dagli Ingrimm. Appaiono chiare lunghe presentazioni dei brani chiaramente in lingua madre di fronte ad un pubblico che sembra essere sia numeroso (in fondo era un festival) che preso dalla musica degli Ingrimm. Ad ognuno il suo, insomma, ma ciò che veramente non ho sopportato è stato il fatto che i nostri, in fondo, tutta questa precisione mentre suonano non la conoscono o non la vogliono conoscere. Seguono melodie ripetitive che con il folk hanno poco e niente e con il medieval hanno praticamente nulla a che fare. C'è del metal moderno che arriva addirittura a poter essere accostato con il melodic death di stampo scandinavo più spicciolo e con il metalcore più banale. Certamente tra gli strumenti compaiono anche una bombarda e una cornamusa...e quindi? Quasi sarebbe stato meglio fare come i Finntroll ed utilizzare tastiere per ampliare il sound, ma sopperire alla mancanza di tastiere con strumenti tipici suonati anche in modo mediocre vorrei proprio sapere cosa centra con il medioevo.
Qualcosa si salva come ad esempio la danza “Skudrinka”, presentata dal singer con grande entusiasmo e forse la consapevolezza di trattarsi del brano più riuscito del concerto, segue un'altra traccia passabile come “Diaboli”, anche questa presentata con estremo gaudio ed il pubblico sembra apprezzare. Tutto il resto dei brani proprio non va, non funziona niente anche per il fatto che gli Ingrimm forse peccheranno di ubris ma attualmente non posseggono la personalità né l'originalità adatte per far parlare di loro in modo più positivo. Personalmente, prima di rilasciare un live, avrei optato per prendere un paio d'anni di pausa e dare un bello scossone rigenerante sia alle sonorità che alla stesura dei pezzi, completamente anonimi.